Il blog di Cervia e Milano Marittima

Werther Morigi e Nello Candoli
Fine anni ’70, Werther Morigi ritrae il Canalino di Milano Marittima

Il 2015 segna i cento anni dalla nascita, ad Ospedaletto di Forlì, del pittore Werther Morigi (1915 – 1990), legatissimo a Milano Marittima che definiva “Il posto più bello del mondo”. Le prime pitture sulla località risalgono agli anni 1934-1947 e dal 1950 vi apre uno studio alla Quarta Traversa dove abitano anche famiglie di fondatori di Milano Marittima, come i Bianchi ed i Palanti, nonché De Maria proprietario del celebre Woodpecker. Nel 1951 Renato Guttuso comprò un quadro intitolato “Lo Sposalizio del Mare ignudo”. Spesso, nei primi anni, le sue mostre furono ospitate negli hotel “Viola” e “Vela”. Nel 1958 realizzò gli acquerelli “Se Milano avesse il mare sarebbe Marittima” una dicitura che oggi è stata ripresa per il gemellaggio con l’Expo! Morigi amava moltissimo la natura di Milano Marittima. Compose, tra l’altro, un “Ricettario dei Licòri di Stella Maris” sul dove e come raccogliere elementi della natura nostrana da trasformare in colori per dipingere: anzi, almeno una volta pare abbia usato il suo stesso sangue per un quadro sul tramonto al Tiro a Volo di Milano Marittima! Molte volte ho citato Giacomo Onestini, qualche volta Ivan Candoli, ma il di lui fratello Nello Candoli è un artista praticamente sconosciuto ai più! Il giornalista di Cotignola Domenico Tampieri gli ha dedicato un bellissimo articolo biografico sul periodico “La Voce del Senio” del 20.9.2013, cosa che la stampa cervese purtroppo non ha mai fatto. Nello Candoli ebbe per maestro il proprio omonimo zio, Nello Ceccarelli, dopo essere venuto a Milano Marittima nel 1954, chiunque sia un residente storico non può non ricordarsi il negozio di biciclette in Viale Milano difronte a Baldani! Tornando a Morigi, il suo amore per Milano Marittima trasuda dalle sue opere. Era un vero “personaggio” sui-generis, gli aneddoti potrebbero essere tanti. Ricordo che diceva che bisognava andare in spiaggia senza occhiali, cappelli, creme solari, perché il benefico sole andava preso tutto! In linea coi vecchi bagnini come il mio, Dino Comandini, che mi diceva sempre di non farmi subito la doccia dopo la nuotata, per permettere al sale sulla pelle di interagire beneficamente sotto il sole come in una sorta di trattamento termale.

Il Conte che non conta

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