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Lo Zouk Santana cambia rotta

lo zouk santana cambia rotta E’ ormai una notizia ufficiale che lo Zouk Santana intende effettuare un radicale cambio di rotta lasciandosi alle spalle il divertimento dedito allo sballo e agli eccessi che hanno segnato, e purtroppo segnano ancora, Milano Marittima negli ultimi vent’anni. Di seguito riportiamo il comunicato ufficiale dello Zouk Santana dove vengono spiegati i motivi e come avverrà il cambio di rotta.

“Il turismo a Milano Marittima è cambiato e gli imprenditori locali ne sono consapevoli.

Nota in tutta Italia come meta per il divertimento, la località romagnola sta tentando di riavvicinarsi a un turismo più qualitativo e tranquillo, cercando di abbandonare gli eccessi che negli ultimi anni l’hanno caratterizzata. Prendendo atto della metamorfosi, anche lo Zouk Santana, storico locale della zona e primo nel proporre la formula dello street bar, ha negli ultimi tempi deciso di cambiare veste.

lo zouk santana cambia rotta

Il progetto, strutturale e culturale, in parte già in corso è quello di trasformarsi in un lounge bar, con servizio al tavolo, concerti live, spettacoli e cabaret, aperitivi caratteristici preparati da chef qualificati e un programma di eventi che permetta di distinguere il locale da tutto ciò che ha sempre caratterizzato Milano Marittima: il volume alto.

Quindi un servizio più qualificato, con barman preparati e, di conseguenza, prezzi leggermente più alti per scremare l’abuso di alcolici e proporre un’esperienza turistica più raffinata e tranquilla.

Questo, in condivisione totale con l’appello del sindaco Massimo Medri, che ha chiesto un divertimento sano, coscienzioso e rispettoso delle regole. Rispondendo quindi alla richiesta del Primo Cittadino di migliorare la qualità complessiva della città, di creare occasioni nuove per il divertimento sano di tutti, lo Zouk Santana ha iniziato il suo cambiamento per andare verso una proposta turistica più adatta anche alle famiglie. Di fatti, già ora la fascia oraria in cui il locale concentra il proprio lavoro è quella che va dall’aperitivo al momento in cui i ragazzi si spostano negli altri bar che permettono di ballare con volumi ben più alti.

Il progetto strutturale che permetterà di incorniciare il cambiamento, però, già posto all’attenzione del Comune nella scorsa stagione, rimane in attesa di revisione. Per gli stessi motivi, il locale si dissocia dall’accusa rivolta nell’articolo di RavennaToday del 17 agosto che riporta l’appello di Progetto Cervia – Italia in Comune, dove viale Milano viene descritto come uno dei focus locali per “alcol, droga e notti da sballo”.

Anche lo Zouk Santana, quindi, dice sì al divertimento e no allo sballo, ribadendo il suo pieno sostegno alla giunta comunale”.

IL VIDEO APPELLO DEL SINDACO MEDRI

Questa è sicuramente una buona notizia e non ci resta che attendere e vedere i risultati finali sperando che tutti gli operatori possano presto orientarsi verso questa scelta. Noi del blog vogliamo essere ottimisti, e voi?

Il Parco Naturale dopo il tornado

Questa mattina siamo andati a fare un giro al Parco Naturale di Cervia per vedere com’era la situazione ad un mese e mezzo dal passaggio del tornado che ha devastato Milano Marittima.

Appena entrati ci è sembrato che tutto fosse come prima, ma poco dopo la voliera con i pappagalli, sulla destra è possibile vedere uno spiazzo che prima non era presente, segno che qualche albero qui è caduto ed è già stato smaltito. Proseguendo con la camminata si arriva all’area del laghetto vicino al bar sul canale, ed è qui che i segni del tornado sono talmente riscontrabili da rimanere a bocca aperta: dove adesso vedete terra, prima c’era una ricca vegetazione.

La pinetina a sinistra del laghetto non c’è più e così buona parte della recinzione. L’area più colpita è infatti quella che dal laghetto arriva al Bar del parco, qui, adesso, si è aperta una radura dalla quale è possibile vedere persino il grattacielo Marinella.

il parco naturale un mese dopo il tornado

Il grattacielo Marinella sulla sinistra

La piccola area dove c’erano galli, tacchini e volatili in generale, è in buona parte crollata e attualmente inagibile.

il parco naturale un mese dopo il tornado

Per quanto riguarda l’area a pagamento non abbiamo visto nulla di cambiato e dobbiamo rassicurarvi sul fatto che nonostante lo slargo formatosi nella zona sopracitata, per il resto il parco non ha subito cambiamenti ed è completamente funzionante.

il parco naturale un mese dopo il tornado

Ci hanno inoltre rassicurato che nessuno degli animali del Parco Naturale di Cervia è deceduto in seguito al passaggio del tornado.

Prende a bastonate un trigone vicino a riva

Un trigone preso a bastonate come “momento ludico” di un turista. Lo schifoso video ha fatto il giro del web.

IL FATTO: LA STORIA DEL TRIGONE SOLE

E’ un atto di grave violenza verso gli animali quello avvenuto ieri 26 Agosto 2019 nella vicina Casalborsetti. Un uomo è stato filmato subito dopo aver preso a bastonate un trigone femmina che aveva appena partorito vicino a riva.

Lo riportiamo anche noi, nonostante non sia successo nella nostra località, perchè è un atto vile che va denunciato sempre.

Fortunatamente l’uomo, un modenese denunciato a piede libero, è stato identificato grazie all’aiuto dei bagnanti intervenuti subito.

Sui trigoni spesso vengono condivise notizie fuorvianti: proviamo a fare un po’ di chiarezza.

E’ vero che hanno un aculeo velenoso posizionato a metà della coda che possono utilizzare quando si sentono minacciati o in pericolo. Per questo alcuni incontri ravvicinati tra l’uomo e le razze hanno portato a conseguenze tragiche.

In generale, però, come detto dagli esperti del Cestha di Marina di Ravenna, il trigone non è un animale pericoloso per l’uomo.

Questo episodio ha scosso tutta la comunità della Riviera perchè denota una mancanza totale di conoscenza, sensibilità e rispetto verso gli animali.

Un gesto vile compiuto nei confronti di un animali che non poteva difendersi. Fortunatamente le persone testimoni di questo scempio sono prontamente intervenute e hanno permesso un epilogo positivo: uomo fermato e denunciato e animale salvato.

SOLE COME STA?

La buona notizia è che l’animale, chiamato Sole, è stato portato in salvo dalla Cestha di Marina di Ravenna, riportando però lesioni al cranio e la perdita di un occhio in seguito alle bastonate.

Dopo quattro mesi di cure intense, Sole è tornata in liberà a gennaio 2020. Purtroppo la funzionalità dell’occhio destro non è mai stata recuperata.

Questo articolo ci offre lo spunto per segnalarvi il messaggio dell’ENPA di Ravenna sulla presenza dei granchi nelle nostre spiagge:

Genitori, non fate giocare i bambini con i granchi in spiaggia

Il Conero si vede da Cervia?

Il Conero si vede da Cervia? In questo articolo proviamo a rispondere a una delle domande più in voga nel periodo estivo.

Tutti almeno una volta nella vita vi sarete chiesti cosa sia l’ultimo promontorio che dalla spiaggia di Cervia si vede a sinistra in mezzo al mare. Partiamo subito col dire che la risposta è più complessa di quanto si possa pensare ma oggi voglio provare a trovare il bandolo della matassa.

La prima domanda da porsi è: in linea d’aria il Conero si vede da Cervia? Per capirlo ho utilizzato Google Earth che è uno strumento molto attendibile in quanto offre reali immagini satellitari con le giuste proporzioni. E’ così possibile constatare come il Conero in linea d’aria rimanga dietro ad Ancona se guardiamo da Cervia.

Il Conero si vede da Cervia?

A questo punto entra in ballo la curvatura terrestre e bisogna tenere conto che proseguendo con lo sguardo in linea retta verso l’orizzonte, la superficie terrestre tende a scomparire, e lo fa in maniera esponenziale in questo modo: a 360 metri la superficie terrestre andrà sotto di 1cm, a 2,5km di 50cm, a 8Km di 5 metri, fino ad arrivare a 50km che sarà sotto di 200 metri.

50/55Km sono in linea d’aria la distanza di Monte San Bartolo da Cervia, che è alto poco più di 200 metri, questo vuol dire che da Cervia non sarebbe visibile nemmeno quel monte o almeno non in maniera così distinta. Tenendo conto che il Conero dista 130km in linea d’aria da Cervia, scopriamo che quel monte per essere visto dovrebbe essere alto 1400 metri, (il calcolo potete farlo anche voi qui) quando invece è solo 572 (e non complichiamo le cose andando a calcolare anche lo scarto dello schiacciamento della terra ai poli).

Ma allora, se quei due monti che vediamo ad occhio nudo, in realtà non dovremmo vederli, come si spiega il fatto che li vediamo?

Il Conero si vede da Cervia?

Qui entra in gioco la “rifrazione”, e più in particolare un fenomeno chiamato miraggio superiore (si proprio come quelli del deserto). In pratica è possibile vedere oasi che in realtà si trovano oltre l’orizzonte, così come navi in lontananza oppure… i monti! In questo caso gli strati d’aria a contatto col suolo devono essere molto più freddi di quelli al di sopra degli occhi dell’osservatore. Se ciò si verifica si ha una riflessione totale dovuta alla rifrazione dei raggi degli oggetti distanti che, passando da un mezzo di trasmissione freddo (maggiore indice di rifrazione) a uno più caldo (minore indice di rifrazione) possono soddisfare la condizione di riflessione totale. L’osservatore a questo punto può vedere riflessi nel cielo oggetti molto lontani o addirittura al di là della linea dell’orizzonte.

Ed è quello che accade se da Cervia guardiamo verso il Conero, ovvero in linea d’aria non lo vediamo, ma se riusciamo a farlo è grazie alla rifrazione della luce. Ancona è 16 metri sul livello del mare e quindi più bassa del Conero (572m) che vi è subito dietro, quindi quella che vediamo è un’immagine riflessa e appiattita di Ancona e del Monte Conero insieme.

Il Conero si vede da Cervia?

Notare come il territorio del Monte Conero (frecce rosse) risulti staccato dal mare. Questo effetto è dato dalla rifrazione che ci proietta l’immagine del monte tra il mare e il cielo.

In conclusione, il Conero si vede da Cervia? Per mio modesto parere si e no, ovvero, non in maniera diretta ma indiretta e solo con le giuste condizioni atmosferiche.

Thomas Venturi

Dove sono finite le buone maniere?

Dove sono finite le buone maniere?Ho aspettato veramente tanto tempo prima di scrivere questo articolo perché ero speranzoso che fossero solo situazioni di passaggio, ma di passaggio non sono.

Chi frequenta Facebook in questi anni avrà notato come una certa parte di popolazione nei commenti abbia un atteggiamento aggressivo, irrispettoso e poco costruttivo verso il prossimo, con una cattiveria che è davvero preoccupante. Purtroppo a questa piaga non è esente il mio blog e si nota maggiormente ora che mi trovo a parlare ogni mese a oltre mezzo milione di persone. Questo lo dico non per piaggeria, ma perché con questi grandi numeri sento la responsabilità di offrire una comunicazione pulita ed educata a chi ha scelto di seguirmi.

Potrei fare centinaia di esempi pubblicando gli screenshot di certi commenti, ma non lo farò per non far fare brutta figura ai leoni da tastiera e perché fondamentalmente  non capirebbero, anzi, sarebbe nuova legna da ardere nei loro deliri. Fra gli ultimi scempi letti c’è quello di una persona che mi ha addirittura scritto che mi devo sparare in bocca (si commenta da solo) e un altro che afferma che non sono degno di parlare di questa città: non so da dove vengano queste persone e non mi interessa, ma io a Milano Marittima sono nato e cresciuto e il mio bisnonno era qui già prima della sua fondazione. Quindi un certo pedigree ce l’ho per parlare con giusta causa di questa località.

È giunto il momento di intervenire, non tanto per gli attacchi alla mia persona, ma più che altro per tutelare voi lettori, perché vedo sempre più spesso insulti e commenti fuori luogo a persone che semplicemente espongono il loro parere in maniera civile. Certi atteggiamenti non verranno più tollerati e chiunque avrà un comportamento incivile verrà bannato.

Questo blog nasce con l’intento di divulgare le miei ricerche storiche e quelle dei miei collaboratori, cercando anche di dare un ulteriore servizio con informazioni in tempo reale attraverso il nostro punto di vista che vi dovete sentire liberi di controbattere ma senza esprimersi come selvaggi.

Mi sembra anche doveroso specificare una cosa riguardo il leitmotiv di queste settimane su alcune pubblicazioni che, a detta di qualcuno, inneggiavano ad un mio pensiero politico. Fare politica non mi interessa, dare informazioni su tutto quello che succede nella mia città si. Se in questo scorgete un schieramento politico, mi spiace ma siete fuori strada: ho abbandonato la mia tessera elettorale e non vado a votare da decenni tanto mi interesso di politica.

La cosa davvero allarmante è che molte delle persone che scrivono certi commenti non sono ragazzini ma hanno un’età superiore ai 30 anni. A loro voglio passare un messaggio: Facebook è un opportunità per stare insieme e condividere esperienze e informazioni di ogni genere, non buttatela via perché è un bene prezioso, cercate di lasciare un segno positivo nella comunità e non fatevi riconoscere con un commento scritto di petto senza collegare il cervello alle dita. Cercate di essere propositivi e portate un minimo di rispetto a tutte quelle persone che in buona fede e nel tempo libero tra famiglia e lavoro fanno l’una di notte per rendere internet un posto migliore, dove si possa anche imparare qualcosa, come stare in silenzio e rischiare di passare da idiota piuttosto che parlare e fugare ogni dubbio.

Thomas Venturi