Ibrahimovic Archivi - Il blog di Cervia e Milano Marittima

Suonare Ibrahimovic (Seconda parte)

Quando c’è da ricavare appartamenti i pini si possono abbattere, quando c’è da vendere appartamenti, quei due pini rimasti diventano sacri così da poter scrivere “Ville immerse nella pineta secolare”.

Continua da: Suonare Ibrahimovic (Prima parte)

Se villa Ibrahimovic non se la fila nessuno, Villa Pliniana sul lago di Como la volevano tutti. Ma che vicissitudini per la proprietà del petroliere ravennate Guido Ottolenghi, rimbalzate dalla cronaca nazionale a quella locale (La Stampa 9.10.15 e Voce 10.10.15).

Ibrahimovic

Villa Pliniana, Como

Già bramata da Rodolfo Squinzi (padre del Giorgio habitué di Milano Marittima insieme alla moglie forlivese), poi comprata da Emilio Ottolenghi dai decaduti conti Valperga di Masino “per ricavare appartamenti”. Gabriella, l’ultima contessa morta nel 2013, affittava da giovane difronte a casa mia e del resto sua zia Maria Valperga Visetti era anche zia di Ernesta Ausiello, una mia parente. Quante volte ho sentito dire che si poteva abbattere la storica Villa Perelli (oggi Touring) di Milano Marittima “per ricavare appartamenti”.

Se i vecchi comaschi hanno convinto Ottolenghi a far restare la Pliniana una casa privata, da noi si pensa solo a fare appartamenti. Mons. Ravasi, amico di fondatori di Milano Marittima, ha detto “La via della bellezza è sempre una lingua della religione: la bruttezza estetica genera bruttura etica” (Il Giornale 12.10.15).

Una recente indagine pone Milano Marittima nella Top 20 fra le località più care del mercato immobiliare (Voce 30.9.15). Si pagano 6.700 a metro quadro contro i 4.200 di Cervia o i 3.100 di Lido di Savio (che alcuni si ostinano a chiamare Milano Marittima Nord). I già citati Nomisma per Milano Marittima davano la cifra stellare di 7.300. Direte voi, anche una volta Milano Marittima faceva differenza. Nel 1968 il Bagno Rina (oggi Bagno Sauro) alla Quinta Traversa fu proposto a mia madre per 40 milioni di Lire; a Pinarella (mi dicono) il Bagno La Villa si vendeva per uno! Un conto è avere un bagno vicino ai grandi alberghi come Gallia, Imperiale e Michelangelo o ville dell’élite, un altro è averlo fra colonie proletarie e campi di patate.

Nel 1989 la villa Cadorna si svendeva per soli 330 milioni di lire. Oggi si possono leggere annunci di garage condonati ad uso abitativo per 85.000 euro. Ma dov’è più questa disparità sociale da giustificare queste cifre?

Più interessante è il confronto con Milano, la Madrepatria! Ad inizi Settembre 2015, in Corso Venezia, troviamo in vendita due splendidi appartamenti in palazzi storici stile Liberty (come quello di Palanti per intenderci) protetti dai Beni Culturali (www.sarpiimmobiliare.it), uno di 160mq a 910.000€; l’altro 100mq a 550.000€. Zona centralissima, donna Letizia direbbe vip e fashion, presso Piazza San Babila con le vie dello shopping firmato Montenapoleone e della Spiga praticamente traverse del corso.

Facendo i calcoli, se l’appartamento di 160mq fosse a Milano Marittima costerebbe fra 1.072.000€ e 1.168.000€. Vogliamo dire che a Milano, capitale economica d’Italia, dove i conti dovrebbero saperli fare, nell’immobiliare hanno conti da fessi e svendono?

Ma il vero valore a Milano Marittima dovrebbero essere i pini,  non i metri quadri! Quando c’è da ricavare appartamenti, ecco che i pini si possono abbattere anche in massa, tanto o sono zappini (non pregiati) o sono tutti malati. Poi però quando devono vendere le case, quei due pini rimasti tanto per fare, ecco che servono per scrivere “Ville immerse nella pineta secolare”, cioè ridiventando pregiati e in salute, nessuno a quel punto parla più di abbatterli. Continua…

Il Conte Ottavio Ausiello-Mazzi

Suonare Ibrahimovic (Prima parte)

Ibrahimovic nel 2015 non riusciva a vendere la sua mega villa a 3 milioni di euro, prezzo medio per un villino a Milano Marittima.

Sulla Voce del 13 Marzo 2015 si leggeva che Ibrahimovic non riusciva a vendere la sua mega villa castello perché troppo cara, cioè 3 milioni di euro, prezzo medio a Milano Marittima per uno dei microscopici villini o similare. Oltre il rapporto qualità-prezzo, lascia interdetti quello quantità-prezzo e basta la vicenda della casa di Fini a Montecarlo per vedere che le quotazioni al metro quadro a Milano Marittima sono doppie rispetto a Montecarlo!

suonare ibrahimovic (prima parte)

La villa di Ibrahimovic

Villa, un riflesso condizionato mi riporta a mia nonna, quando mi raccontava che spesso la sua famiglia, quella del marchese Salvatore Cangiano, ospitava re Carlo III di Borbone (1716-1788) sia nel casino dell’Infrascata (Napoli Vomero) sia al mare, ed al re tanto era piaciuto il sito che vi volle anche lui casa, la Villa Reale di Portici.

Dopodiché, i cortigiani si fecero altre ville e nacque il “Miglio d’Oro”. Così fu per Milano Marittima dopo che il posto fu “scoperto” da Palanti, che vi chiamò gli amici della borghesia meneghina a costruirci ville e nacque la Costa Verde. Altri ricordi mi portano ai racconti delle feste a Villa Pisani (a Strà) o alla Villa Cuccurullo dello zio di mio nonno (a Torre Annunziata) il cui grande ingresso mi richiamava quello della nostra Colonia Montecatini!

Oggi farà sorridere chiamare queste magioni “ville”, ma fa piangere chiamare ville le casine a schiera costruite ultimamente a Milano Marittima, dei pollai venduti a peso d’oro!

Sulla Voce del 13 Marzo 2015 si leggeva che Ibrahimovic non riusciva a vendere la sua mega villa castello perché troppo cara, cioè 3 milioni di euro, prezzo medio a Milano Marittima per uno dei microscopici villini o similare. Oltre il rapporto qualità-prezzo, lascia interdetti quello quantità-prezzo e basta la vicenda della casa di Fini a Montecarlo per vedere che le quotazioni al metro quadro a Milano Marittima sono doppie rispetto a Montecarlo!

Batani ha detto di aver comprato “al prezzo di 2 appartamenti” (cfr. La Stampa 7.7.2015) due fra i migliori hotel di Milano Marittima (Aurelia e Gallia). A fine anni ’90 a Cesena fu venduto, per un milione e mezzo di euro, il palazzo di una famiglia nobiliare molto legata a Milano Marittima, poi suddiviso in 27 abitazioni. Con quella stessa cifra nella nostra città compri al massimo un appartamento alle traverse. Le cifre assurde, fra l’altro, hanno azzerato la possibilità per molti giovani 30/40enni del posto di continuare ad abitare nel proprio paese, se non già “dotati” d’una casa di famiglia.

In Viale Leopardi é stata venduta per 9 milioni di euro una villa che nel 1976 affittavano per 6 milioni di lire per tutta l’Estate, oggi vogliono 30 mila euro al mese. Vicino al Canalino hanno venduto un’altra villa per circa 6 milioni di euro, pagata 60 milioni di lire 50 anni fa. Un grande attico in Viale Dante è stato venduto per 3 milioni di euro.

Secondo Nomisma (Carlino 14.7.2012) il costo al metro quadro a Milano Marittima varia vicino al mare da €5,900/7.300 e zona interna €3.500/5.500, non male no? Nel 1968 alle traverse compravi un bagno in spiaggia con 40 milioni, un negozio per 7 e un appartamento con poco più di 4. Nel 1971 compravi una villa vicino al Canalino con 100 milioni; nel 1981 ne compravi una alla Nona Traversa per 180 ed un appartamento con grande terrazza per 80. Pochi anni dopo compravi una delle ville Barbanti per 500 milioni ed un hotel per 350. Oggi alla Terza ed alla Quinta Traversa ci sono case da 4,5 milioni di euro: a questo punto meglio contattare Ibrahimovic! Continua…

P.S. Tutte le cifre citate hanno riscontro reale ma non ho fatto nomi per ovvi motivi di privacy.

Il Conte Ottavio Ausiello-Mazzi