lega Archivi - Il blog di Cervia e Milano Marittima

Bunker Tour: interpellanza della Lega

I Bunker Tour gestiti da Cervia Turismo nella bufera dopo l’interpellanza della Lega che critica le visite guidate.

Devo ammettere, se non fosse stato per un mio caro amico, io ieri quel piccolo articoletto a lato del Corriere di Romagna non lo avrei mai letto. Mi fa piacere, però, al di là che l’interpellanza venga da destra o da sinistra, dall’alto o dal basso, che ci sia qualcuno che si sia accorto che chi ha inventato e iniziato a fare i Bunker Tour nel lontano 2014, sia poi stato messo da parte per motivi inspiegabili.

Bunker Tour: interpellanza della Lega

Corriere di Romagna 8/7/2021.

Ma non si sono accontentati solo di questo, come se non bastasse, sono stato addirittura oggetto di accuse diffamanti riguardo la presunta mancata professionalità in quanto non sono un archeologo, ma archeologo non è neanche chi ha firmato le accuse nonostante, invece, spesso si professi tale.

Nell’articolo riportato sopra ci sono però un paio di errori commessi da chi non è a conoscenza delle persone che stanno dietro a questo blog. Non siamo un’associazione e non ci sono archeologi o guide turistiche, non ne abbiamo bisogno, perché il nostro valore aggiunto è che le ricerche le mandiamo avanti in autonomia con le nostre teste e le nostre mani scavando direttamente nel terreno, quando serve. Non ci serviamo di persone che vengono da Ravenna o Cesenatico per raccontare Cervia e Milano Marittima, perché non c’è nessuno forestiero che vi possa esporre la storia meglio di noi che qui ci siamo nati, cresciuti, con famiglie che appartengono a questa terra da generazioni.

Fra l’altro, addirittura, mi accusano di intascarmi dei soldi perché conduco i miei tour parlando per due ore ad offerta libera… ripeto, offerta libera, le persone alla fine del tour sono libere di non lasciarmi niente!

Evidentemente questi attacchi gratuiti devono avere non solo stupito i lettori (in tanti mi avete scritto messaggi di appoggio) ma anche insospettito e quindi, sicuramente, è da questo che è nata l’interpellanza della Lega fatta a mezzo stampa e che mi ha colto davvero di sorpresa.

Qualcosa di analogo successe proprio in quel 2014 che menzionavo all’inizio, quando pur avendo portato a Milano Marittima RAI Storia per ben due giorni di riprese, nessuno del Comune si era interessato a pubblicizzare l’evento come invece fa sempre per altre situazioni anche molto meno rilevanti.

Un’altra occasione fu la storia del Vialetto degli Artisti, scritta dal Conte (Ottavio Ausiello Mazzi) su questo blog e affissa all’ingresso del Vialetto come informazione per i turisti ma senza citare la fonte.

Thomas Venturi

Bagnini e vaccini, cosa succede?

Campagna vaccini in azienda, la Cooperativa Bagnini di Cervia mette a disposizione uffici e personale per vaccinare gli operatori balneari.

Bagnini e vaccini, cosa succede?

La Cooperativa Bagnini di Cervia ha avanzato la proposta di realizzare un hub dedicato ai vaccini nei propri spazi aziendali ma la cosa non è andata giù alla Lega. La proposta nasce a seguito della possibilità data dal Governo di prevedere la vaccinazione nei luoghi di lavoro per velocizzare la campagna vaccinale in atto (Qui maggiori dettagli).

LA PROPOSTA DEI BAGNINI PER I VACCINI

La Cooperativa bagnini di Cervia ha colto al volo questa opportunità rispondendo positivamente alla chiamata e mettendo a disposizione gli uffici e il personale per procedere con la vaccinazione dei propri dipendenti, dei soci, oltre che delle loro famiglie e dei dipendenti degli stabilimenti balneari e dei marinai di salvataggio, per un totale stimato di circa 1000 persone. Con le proprie risorse l’azienda ha previsto di poter vaccinare fino a 30 persone al giorno.

La Lega avrebbe detto di essere contraria in quanto, secondo loro, “questa opportunità deve essere data a tutti”.

IL COMUNICATO A SEGUITO DELLA RISPOSTA DELLA LEGA

“Sono migliaia le aziende che hanno aderito alla proposta del Governo per la vaccinazione in azienda, 300 le Cooperative romagnole, ma per il partito della Lega Salvini a Cervia la Cooperativa bagnini dovrebbe rimanere fuori da questa opportunità.

Il gruppo consiliare in capo al partito della Lega non è d’accordo con l’azione della Cooperativa bagnini di Cervia, che ha messo a disposizione lo spazio aziendale per allestire un hub vaccinale per la campagna di vaccinazione dei dipendenti e loro familiari. Lamenta che questa opportunità debba essere data a tutti dimostrando di ignorare completamente che la candidatura potevano e possono farla tutte le aziende italiane, come è stato riportato in questi giorni su tutti i media.

Informiamo il gruppo consiliare della Lega Salvini cervese che la “vaccinazione in azienda” è una proposta del Governo Draghi (di cui il partito della Lega fa parte) attraverso i Ministri del lavoro e della salute che, nei giorni scorsi, hanno annunciato di voler coinvolgere le aziende e le aree produttive come siti da utilizzare per rendere più capillari ed estese le vaccinazioni. Il Governo ha così lanciato l’appello a tutte le Regioni per indagare la disponibilità delle stesse aziende. Appello che è stato recepito da tutte le associazioni di categoria.

La Cooperativa bagnini è stata, infatti, invitata da Legacoop Romagna, che ha avviato un censimento delle disponibilità delle imprese associate, per capire quanto interesse ci sia a partecipare alla campagna vaccinale, fornendo spazi appositi o allestendo direttamente punti vaccinali nelle imprese. Apprendiamo dai giornali che sono decine di migliaia le aziende che si sono rese disponibili in Italia, tra industria, media e piccola impresa, con il consenso dei sindacati. Nel Veneto del presidente Zaia è stata istituita una cabina di regia per dare indicazione alle imprese. 300 sono le cooperative che hanno risposto positivamente in Romagna, tra cui le cooperative bagnini della costa, Cesenatico, Rimini Sud e Cattolica, ma per il partito della Lega Cervia la Cooperativa bagnini avrebbe dovuto rimanere fuori da questa opportunità, chissà perché.

Specifichiamo che la Cooperativa ha dato disponibilità dei suoi uffici per l’allestimento dell’hub, e del personale d’ufficio per le pratiche, ma non decide chi vaccinare né si può sostituire al personale sanitario.

La Cooperativa aveva il dovere morale di dare una risposta positiva a un’opportunità del genere per agevolare la vaccinazione dei propri 100 dipendenti, tra cui i marinai di salvataggio, più i famigliari dei dipendenti, come previsto dalla proposta del Governo, investendo in una azione che, tra l’altro, rende la spiaggia sicura per i turisti e rientra nel programma dell’amministrazione che vuole promuovere Cervia come città sicura. La Cooperativa ha, quindi, risposto positivamente a un’operazione nazionale, inserita nel piano generale che sarà predisposto dalla Regione e che prevede la vaccinazione di tutte le persone a prescindere dal loro stato sociale e dalla loro condizione lavorativa e organizzato in modo tale che non si verifichino casi di disomogeneità di trattamento tra soggetti portatori dei medesimi diritti.

Il partito della Lega Salvini Cervia, impegnato nella sua campagna elettorale, dovrebbe trovare argomenti di dibattito più utili al confronto politico e, per evitare simili cantonate, essere più attento alle notizie riportate sui giornali, anche nazionali, e alle iniziative che partono dal Governo di cui, tra l’altro, fa parte.”

Insomma, alla fine, chi ha ragione? Se il governo Draghi ha dato tale possibilità alle aziende, per quale motivo i nostri bagnini di Cervia non dovrebbero approfittarne? Dite la vostra!

Milano Marittima strabica

milano marittima strabica

La Venere di Botticelli

Mi ha sempre appassionato la collazione, il confronto delle fonti per avere finalmente un riscontro perlomeno verosimile. Per Milano Marittima è dura, perché alle fonti primarie, come me, si vorrebbe mettere il bavaglio, altri non si capisce in base a quale elezione possono dire tutto ed il contrario di tutto, nessuno fiata.

A proposito di elezioni, politica, Salvini, sulla Stampa del 26 Agosto 2019 c’era un reportage dall’invio a Milano Marittima, meglio dire al Papeete, dal titolo “Facciamo salire sul palco Renzo e Grillo, il Papeete ha già dimenticato Salvini”. E giù un intervista al direttore artistico del lido, mi dicono sia piacentino, che dichiara forte e netto “Questa non è una spiaggia schierata politicamente”. E dire che pochi giorni fa proprio il padrone del Papeete, Massimo Casanova, in una mega intervista a La Repubblica del 13 Agosto ripeteva frasi tipo “Nel mio lido vip e operai, per questo il Papeete è la Lega” per ripetere più avanti “Non è un caso, la Lega è il Papeete ed il Papeete è la Lega, è un posto democratico, il Papeete è il posto leghista per eccellenza”. Vabe’, decidetevi…

Sul Corriere del 23 Agosto 2019 ecco che a bacchettare Milano Marittima sono i turisti, gli aficionados, capitanati da tale signor Scalabrino, che fa la lista ad uso e consumo del Sindaco, e se la prende con le multe, le biciclette, le auto, addirittura con le troppe fontanelle chiuse. Per carità, tutto condivisibile, però ad alimentare la faccenda siete voialtri, che non vi comportate con la stessa educazione, e in tanti casi decenza dei nostri turisti di un tempo, e quanto alle fontanelle, vada Scalabrino a quelle tuttora aperte come quella davanti ai Carabinieri alla Diciannovesima Traversa, dove gentaglia arrogante e sprezzante apre il rubinetto a tutta randa con spreco criminale di acqua potabile, e se ti permetti di eccepire com’è successo anche ieri a me, rischi le botte oltre una valanga di offese, ed i peggiori sono i campagnoli in trasferta, che il valore della acqua dovrebbero saperlo, massimamente cafoni e cattivi i ciclisti alla Pantani, che si distinguono per violenza verbale.

La riprova che qui a Milano Marittima tutti possono parlare, anche chi non c’entra nulla, anzi soprattutto quelli. E’ stato palese nello stupefacente articolo del Carlino del 23 Agosto 2019 dove c’erano alcune interviste riguardo il tornado del 10 Luglio ecc. La logica avrebbe voluto che a parlare fossero stato chiamati quelli che dal tifone hanno avuto danni o sono con casa o attività nel centro del dramma, cioè piazzale Genova e le traverse dalla Quinta alla Decima. Invece no! Ti trovi alcuni noti commercianti di viale Gramsci, a ridosso della Rotonda Don Minzoni, che tirano addirittura fuori che loro sono pure residenti e frasi tipo “Ci siamo sollevati ma il governo ci deve aiutare”… Aiutare chi? Da che cosa vi sareste sollevati voi? Quel maledetto giorno non eravate mica voialtri a piangere sulla devastazione, a rimboccarsi le maniche per iniziare a rimettersi in sesto prima ancora del arrivo di pompieri ed operai comunali o privati? Siamo al punto che non solo certe persone si arrogano la prerogativa di parlare a nome di Milano Marittima, ma addirittura di parlare dei cavoli amari di gente che a Milano Marittima ha pianto lacrime di sangue miste a sudore, tipo chi in mezza giornata ha impregnato, come un mocio Vileda, quattro paia di pantaloni…

La decenza per favore, finché si tratta di cazzate, ok, ma poi si deve avere un limite, perché qua passa sempre la favola che noi di Milano Marittima viviamo nel lusso, nel privilegio, poi non solo non siamo ascoltati nelle nostre esigenze, ma addirittura altre persone fanno loro, oltre che la nostra storia, pure il nostro dolore, e questo mi fa girare le palle. E non sono quelle dello stemma.

Il Conte