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Cosa fare e vedere a Milano Marittima

Chi meglio di chi ci vive può consigliarvi cosa fare e vedere a Milano a Marittima in inverno e in estate.

Cosa fare e vedere a Milano Marittima è una delle domande che più ci sentiamo rivolgere nei nostri social Facebook e Instagram. A proposito, non mancate di seguirli per rimanere aggiornati su tutte le novità e i fatti che accadono nelle nostre località di mare.

State programmando di venire in vacanza a Milano Marittima o già ci siete? Ci passerete un giorno, un weekend oppure un’intera settimana?

Allora ecco subito pronto qualche consiglio su cosa fare e vedere a Milano Marittima. Ce n’è per tutti i gusti, mare, sport, camminate e relax, dovete solo scegliere ciò che fa per voi.

COSA FARE E VEDERE A MILANO MARITTIMA

1. Bunker Tour: visitare i luoghi della Seconda Guerra Mondiale

Cosa fare e vedere a Milano Marittima

Partecipare al Bunker Tour è una delle esperienze più affascinanti che potrete fare nella nostra località. Le partenze sono sempre garantite anche in caso di pioggia, a patto che non si tratti di un diluvio.

Nei Bunker Tour vedrete 9 bunker tedeschi e barriere antisbarco ancora presenti a Cervia e andrete sulle tracce dell’aeroporto che gli Alleati allestirono nella pineta di Milano Marittima (reperti ritrovati in visione).

I Bunker Tour vengono svolti tutto l’anno, con cadenza settimanale in estate e mensile nel periodo invernale. Vi consigliamo di seguire i link sottostanti per conoscere le date. Occhio alle imitazioni, quelli originali e attivi dal 2014 hanno il logo rosso e bianco!

INFO E PRENOTAZIONI

BUNKER TOUR (BUNKER TEDESCHI)

BUNKER TOUR (AEROPORTO)

Visita il sito ufficiale www.bunkertour.it

2. Scoprire la pineta di Cervia e Milano Marittima

Milano Marittima è nata dalla pineta e la pineta è il suo simbolo. Vastissima e rigogliosa, è talmente fitta da potervici perdere. Numerosi sono i percorsi che potrete percorrere sia a piedi che in bicicletta e le apposite piazzole con attrezzature fitness uniranno il piacere della passeggiata a quello dell’allenamento.

Gli ingressi principali si trovano in Via Jelenia Gora e da una qualsiasi delle traverse di Milano Marittima (cercate ad esempio “IV Traversa Cervia” su GoogleMaps). Potrete entrare anche dal grande parcheggio dello stadio Germano Todoli.

Cosa fare e vedere a Milano Marittima

La pineta di Milano Marittima

3. Passeggiata sul lungomare di Milano Marittima

Inaugurato nel Luglio del 2018, il lungomare di Milano Marittima offre passeggiate lunghe e rilassanti anche di sera, quando vogliamo respirare aria buona e camminare ad un passo dal mare. Provare per credere!

Cosa fare e vedere a Milano Marittima

Lungomare di Milano Marittima

4. In kayak lungo il canale della pineta

Se immergervi nella natura è una delle vostre attività preferite, non potete perdere l’occasione di noleggiare una canoa al Club Canoa-Kayak che si trova in Via Jelenia Gora davanti alla Casa delle Farfalle.

Il gestore, Angelo Modanesi, è davvero un professionista e grazie alla sua accoglienza romagnola saprà mettervi a proprio agio anche se non siete esperti.

Cosa fare e vedere a Milano Marittima

Club Canoa-Kayak Milano Marittima

5. Passeggiata serale nel Vialetto degli artisti

Tutte le sere a partire dalle 19, da Giugno a Settembre, decine di artisti, designer e creativi provenienti da tutta Italia espongono le proprie opere di loro produzione.

Il Vialetto degli Artisti si trova sull’argine del Canale del Pino e collega il Viale Matteotti al Viale 2 Giugno tramite una passeggiata espositiva degli artisti.

Il Vialetto degli Artisti

6. Visita alla Casa delle Farfalle

Da non perdere, soprattutto se si hanno dei bambini, è la visita alla Casa delle Farfalle, una serra di 500mq che ricrea il vero clima tropicale per la sopravvivenza di migliaia di enormi e coloratissime farfalle.

La Casa delle Farfalle si trova in Via Jelenia Gora e vi consigliamo di visitare il loro sito per gli orari di apertura che sono variabili in base alla stagione.

Cosa fare a Cervia

Casa delle Farfalle

Come potete vedere, Milano Marittima non è solo mare, spiaggia e locali in cui divertirsi la sera: basta scegliere le giuste attività per godersi appieno la nostra località.

Hanno ucciso Matteotti

Il Conte ci parla della nuova pista ciclabile che sorgerà in Viale Matteotti e si lascia andare ad alcune previsioni.

Da viale principale, il più importante, a viale secondario. Da viale di boutiques, passeggio elegante e arteria viva anche in inverno per i tanti residenti annuali, a mero viale di servizio del prossimo parco in pineta da una parte e della spiaggia dall’altra. Con il Viale 2 Giugno che diventerà la vera strada principale, con gli hotel in parallelo questa volta non più col Matteotti ma col nuovo Lungomare, che dovrebbe arrivare fino alle colonie e i campeggi.

Un totale stravolgimento, che da il colpo finale ad un asse che è stato per decenni la spina dorsale della parte più importante di Milano Marittima dopo la chiusura di, praticamente, tutti i vecchi negozi. Negozi di tutti i tipi, dai bazar alle pescherie, dalle parrucchiere ai macellai, ai negozi di abbigliamento di lusso come La Tartana o la boutique Maria che avevano un’offerta di qualità superiore a tanti negozi del cosiddetto Centro, sia di allora che di oggi. A quel tempo nessuno si sognava di dire che se non hai un negozio dentro al cerchio di Viale Romagna non hai un negozio come si deve…

LA STORIA DEL VIALE MATTEOTTI

Il Viale Matteotti (Qui la sua storia completa) parte nel 1936 e viene inaugurato l’estate successiva col nome “Arnaldo”, fratello del Duce. Era già nel progetto di Palanti col nome di Viale Milano Marittima. Questo dimostra quanto allora fosse importante.

Hanno ucciso Matteotti

Viale Arnaldo Mussolini, attuale Viale Matteotti

Addirittura sulla Voce del 26 Gennaio 2011 si faceva notare come per Google Maps il Viale Matteotti facesse rima con Romagna. Infatti, digitando sul motore di ricerca la parola “Romagna” l’unica città menzionata era Milano Marittima e se per New York il punto di identificazione cadeva su Glendale, per noi era viale Matteotti.

Il suo parallelo sussidiario, il Viale 2 Giugno, era già presente con Palanti come Viale Lungomare. Esisteva solo un tratto che veniva da Cervia fino al Canalino e si chiamava Viale Dante. Nel 1940 fu fatto il ponte davanti all’Idrovora e pian piano continuato il viale che prese il nome di Viale 23 Marzo, ma non ebbe mai vocazione commerciale a differenza del Matteotti.

LE CONSEGUENZE DELLA PISTA CICLABILE

Che col nuovo assetto di viale a senso unico, con parcheggi a pagamento e pista ciclabile che non userà nessuno, come nessuno usa con rispetto tutte le altre ciclabili cervesi (figuriamoci poi da parte dei risciò e dei soci di Pantani abituati a sfiombare indisturbati e padroni) diventerà, come dicevo, da viale di negozi e passeggio a mero viale di passaggio, una vera retrovia (scusate il non voluto gioco di parole) per lo spostamento verso altro, il parco pinetale, il centro, la spiaggia, insomma un corridoio, non più una bellissima strada, parte integrante a sé della offerta cittadina.

Il Viale 2 Giugno verrà rivalutato soprattutto in funzione del nuovo Lungomare che, pare, prossimamente potrebbe ospitare anche nuove strutture commerciali diffuse per renderlo più attraente. Così gira voce. Restando, così, viali commerciali proprio il nuovo Lungomare e la zona del Centro, tutto il resto dormitorio, come da anni è Lido di Savio. Vista la massiccia presenza di parecchi negozi etnici, una buona decina almeno, qualcuno ha ribattezzato il Matteotti viale Pakistan… E qualcuno dice pure “per fortuna che ci sono loro”.

Io mi limito a ricordare 2 fattori incontestabili.

  1. Quando bombardi la gente del posto, turisti e possibili investitori esterni, che i negozi di Milano Marittima degni di essere considerati sono solo quelli del centro, è logico che col tempo gli altri del Matteotti (e non solo) sono condannati a morire.
  2. Quando gli togli anche il passeggio, mettendo un trenino che carica la gente nel 2 Giugno davanti agli hotel e li scarica direttamente in centro saltando tutte le vetrine del viale, è logico che ai negozi del viale tagli le gambe e le possibilità di occasioni di shopping. Ecco perché i negozi del Matteotti hanno chiuso e sono stati sostituiti da altre attività che certamente non hanno né mantenuto né alzato il suo livello.

Il Conte Ottavio Ausiello-Mazzi