Milano Marittima Archivi - Il blog di Cervia e Milano Marittima

Divieto di balneazione in Romagna?

Come sta l’acqua del nostro mare? C’è davvero un divieto di balneazione in Romagna? Proviamo a rispondere a queste domande con dei dati oggettivi.

In questi ultimi giorni le notizie sull’alluvione si stanno concentrando sulla qualità delle acque in generale, sia quelle dell’entroterra che quelle del mare, e alcune di queste voci dicono che ci sia il divieto di balneazione in Romagna. Sarà vero? abbiamo provato a capirci qualcosa.

IL CAOS CON I NOSTRI POST

Ieri, venerdì 26 maggio, abbiamo pubblicato la foto che sta facendo il giro dei social e che ritrae il mare davanti a Marina Romea.

Divieto di balneazione in Romagna?

Marina Romea, le acque fangose del fiume in contrasto con quelle del mare. Foto: Vincenzo Langella

Si vede chiaramente come le acque fangose del fiume creino una divisione netta da quelle del mare e… Apriti cielo! Siamo stati invasi di messaggi che ce ne dicevano di tutti i colori perché, pubblicando la foto, stavamo dicendo ai turisti “Ehi non venite qua perché il mare pare si stia mescolando al fango”. Bene, visto il dissenso abbiamo deciso di togliere la foto.

Oggi siamo stati sul sito dell’ARPAE, l’agenzia che realizza le misurazioni sulla qualità dell’acqua del mare tra Lido di Volano e Cattolica. Nella mappa riportata (guardala qui) non viene espresso nessun divieto di balneazione in Romagna e, sulla base di questo (d’altronde se non lo sanno loro), abbiamo pubblicato un post dove dicevamo che non c’era nessun problema di balneazione nelle nostre acque e… Apriti cielo! Questa volta il pubblico si è spaccato tra chi difendeva le vacanze in Romagna, con l’opzione piscina, e chi invece diceva che era meglio non fare il bagno e che stavamo dando una falsa informazione. Insomma, alla fine non c’abbiamo preso in entrambi i casi. Ma allora, com’è realmente la situazione delle acque davanti alla nostra Romagna?

DIVIETO DI BALNEAZIONE IN ROMAGNA SI O NO?

Gli unici dati ufficiali sui quali possiamo basarci sono quelli del sito dell’ARPAE perché, come già detto, sono loro ad occuparsi dei rilevamenti del nostro mare. Effettivamente, oggi 27 maggio 2023, la loro mappa afferma che non c’è “Nessun divieto temporaneo in corso”.

Peccato però che, guardando più attentamente nel sito, ci sia scritto anche “La Delibera di Giunta Regionale n. 757 del 15/05/2023 stabilisce che la stagione balneareintesa come il periodo di tempo in cui vengono effettuati i controlli a tutela della salute dei bagnanti, è compresa tra il 27 maggio e il 30 settembre 2023.” Da qui si evince che la mappa non sia aggiornata perché i controlli non sono ancora partiti.

Ci sembrava comunque impossibile che, vista l’emergenza alluvione e i primi turisti nelle nostre spiagge, non vi fosse un controllo delle acque a tutela delle persone. E infatti il controllo delle acque c’è anche nel periodo antecedente l’inizio della stagione balneare. Sono infatti effettuati in ogni punto dei prelievi di campioni pre-stagione per verificare le condizioni igienico-sanitarie a garanzia della tutela del bagnante sin dall’inizio dell’attività balneare (ricordiamo spostata per alluvione al 2 giugno anziché 27 maggio).

IL RESPONSO DELL’ARPAE

Divieto di balneazione in Romagna

Il bollettino ARPAE N°7 del 22,23 e 24 maggio 2023 (scaricalo qui) riporta che “L’area marina antistante la costa dell’Emilia Romagna è interessata da un esteso processo di eutrofizzazione (…) La fioritura microalgale che sottende tale condizione raggiunge livelli di biomassa in alcune stazioni pari a 2-3 volte il limite eutrofico e si estende su tutta la costa investendo anche le aree al largo”.

COS’È L’EUTROFIZZAZIONE

Si legge sul sito dell’ARPAE che “L’eutrofizzazione è un processo degenerativo delle acque indotto da eccessivi apporti di sostanze ad effetto fertilizzante (azoto, fosforo ed altre sostanze fitostimolanti) trasportate a mare dai fiumi e dagli insediamenti costieri (L’alluvione ha senz’altro aiutato ndr). Il fenomeno si manifesta con alterazione del colore e della trasparenza delle acque per le alte concentrazione di microalghe (il cosiddetto fitoplancton) in sospensione“.
È bene specificare che l‘eutrofizzazione del nostro mare non è una novità dell’alluvione ma interessa le acque costiere emiliano-romagnole da almeno la metà degli anni ’60. Si manifesta in molti altri mari nel mondo (Chesapeake Bay – USA, Mare del Nord e Mar Baltico, Baia di Tokio, ed altre aree). La condizione che accomuna questi casi è legata da un lato alla forte antropizzazione del territorio conseguente ad un rilevante sviluppo economico e sociale, dall’altro al fatto che i bacini idrografici che attraversano queste aree scaricano le loro acque in mari semichiusi. É in sostanza un fenomeno che noi ben conosciamo in Adriatico e che è totalmente attribuibile alla pesante presenza dell’uomo sul territorio.

CONCLUSIONI

Quindi, in conclusione, le nostre acque sono balneabili oppure no? Noi questo non lo sappiamo, perché la mappa dice una cosa e il bollettino riporta un dato che non sembra proprio quello di piena salute delle nostre acque. Io, personalmente, verrei in vacanza in Romagna perché abbiamo tante altre belle cose da fare e da vedere oltre al mare, ma prima di farmi un bagno aspetterei una comunicazione ufficiale da parte dell’ARPAE che, verosimilmente, dovrebbe arrivare attorno al 2 giugno con l’inizio della stagione balneare.

Nel frattempo, se qualcuno che lavora in ARPAE ci volesse contattare per dei chiarimenti noi siamo qua per dargli voce.

Thomas Venturi

Emergenza alluvione a Cervia e Milano Marittima

Gli aggiornamenti in tempo reale sull’emergenza alluvione a Cervia e Milano Marittima.

alluvione a cervia e milano marittima

In queste ore Cervia e Milano Marittima sono separate dall’entroterra da un lago d’acqua. Foto: Mattias Foschi

L’emergenza alluvione a Cervia riguarda ormai soltanto il quartiere Malva Nord che per via della sua morfologia ha ancora alcune vie allagate. Ricordiamo che La rottura dell’argine del fiume Savio a Castiglione di Cervia ha riversato un’enorme flusso d’acqua nelle campagne che nei giorni scorsi ha raggiunto e allagato Savio di Cervia, la Malva Nord e il sottopasso di Tagliata.

Venerdì gli operai sono riusciti a fermare la falla realizzando un argine temporaneo in attesa dell’intervento definitivo che andrà eseguito quando ci saranno le condizioni per la ricostruzione dell’argine, operazione che richiederà diverse settimane per la sua realizzazione.

Emergenza alluvione a Cervia e Milano Marittima

Lavori di ripristino alla falla del Savio

SALINE E INGRESSO A CERVIA

Le Saline risultato ancora inagibili in seguito all’allagamento che nei giorni scorso ha completamente sommerso le Saline di Cervia lasciando visibile solo la parte superiore dello stabilimento di lavorazione del sale (stabile giallo a sinistra della foto).

Emergenza alluvione a Cervia e Milano Marittima

MALVA NORD

Una delle zone di Cervia maggiormente colpite è la Malva Nord che ancora oggi, lunedì 22 maggio, ha diverse vie allagate.

SAVIO DI CERVIA

A Savio di Cervia la situazione è in miglioramento in quanto cittadini e volontari stanno piano piano togliendo l’acqua dall’abitato.

allagamento savio di cervia

Savio di Cervia

VOLONTARI PER L’EMERGENZA ALLUVIONE A CERVIA E MILANO MARITTIMA

Il comune di Cervia ha attivato un numero dedicato a chi vuole mettersi a disposizione come volontario per dare una mano durante l’emergenza. Telefonare al numero 3425211536 dalle ore 9.00 alle 18.30 (Sportello Cittadini Attivi). Vista la forte adesione e le linee spesso occupate vi invitiamo a compilare il modulo di adesione al link https://forms.gle/n4hC6ErBRJ9Z9r5U9

Alluvione in Emilia Romagna

L’alluvione in Emilia Romagna sta generando un disastro dietro all’altro. Facciamo il punto della situazione.

Da ieri, martedì 16 maggio 2023, stiamo assistendo ad un’alluvione in Emilia Romagna che non ha precedenti. Emilia Romagna Meteo ha affermato che “Questo che stiamo vivendo è il disastro più grave di sempre in Romagna. Azzardiamo a dire che come popolazione coinvolta e numero di fiumi esondati è uno dei disastri più gravi in Italia.

alluvione emilia romagna forlì

Forlì

I NUMERI DELL’ALLUVIONE IN EMILIA ROMAGNA

8 morti, 50.000 utenti rimasti senza energia elettrica, 13.000 le persone evacuate (dato in crescita) alle ore 13.30 di oggi, mercoledì 17 maggio, a seguito del fatto che tutti i fiumi della Romagna sono esondati o hanno rotto gli argini per via delle piogge che di media hanno raggiunto i 200 millimetri in 36 ore, ma in alcune zone sono arrivate ai 500 millimetri.

Cesena, Forlì e Faenza le città più colpite. Faenza in particolare è attraversata fino al centro città dalle acque del fiume Marzeno e Lamone.

LA SITUAZIONE A CERVIA E MILANO MARITTIMA

Per quanto riguarda Cervia e Milano Marittima il canale di Cervia è in piena e in alcuni tratti è fuoriuscita l’acqua ma rimane comunque nei limiti di quanto siamo normalmente abituati a vedere.

Scuole G. Mazzini

Alcuni pini sono caduti per via del vento, in particolare segnaliamo almeno un paio di pini caduti nelle scuole elementari G. Mazzini di Milano Marittima. La mareggiata è tutto sommato nella norma e l’acqua è arrivata alle prime file degli ombrelloni.

alluvione emilia romagna porto canale di cervia

ULTIMA ORA: A causa della rottura del Savio e dell’innalzamento dei canali dell’entroterra è necessaria l’evacuazione anche delle zone di Milano Marittima a nord del Canalino immissario in tutti i piani terra delle abitazioni.

LA SITUAZIONE A SAVIO DI CERVIA

A seguito della rottura del Savio nella notte a Castiglione di Cervia, la situazione che attualmente desta preoccupazione è quella di Savio di Cervia che dalle prime ore di questa mattina sta vedendo le prime acque inoltrarsi nelle prime case del paese.

alluvione emilia romagna acqua savio di cervia

Savio di Cervia

Un contatto presente sul posto ci ha riferito che l’acqua sta entrando nelle case da sotto e che i Carabinieri gli hanno intimato di abbandonare l’area perché dovrebbe arrivare una piena.

Milano Marittima, la popolare

Il turismo popolare incentivato a Milano Marittima ha accorciato la stagione, ridotto le attività di alto livello e relativi incassi.

Primi giorni di Maggio 2023. Milano Marittima deserta, nessun turista “normale” solo qualche pullman di ragazzi delle gite, e vederli negli hotel sedicenti 4 stelle o più, già fa capire come siamo messi, o meglio come ci hanno ridotto. Non so se a Capri e Montecarlo trovi gite scolastiche negli hotel blasonati. Si vedono solo muratori ed operai, una città cantiere più che una città giardino. Fra l’altro lavorano 7 giorni su 7, festivi compresi, e quanto agli orari… lasciamo perdere.

LA STAGIONE È SEMPRE PIÚ CORTA E POPOLARE

Ai primi di maggio avevamo già un mese di stagione alle spalle perché avevamo il turismo giusto, quello coi soldi, e quando ci sono i soldi c’è sempre il sole e voglia di spenderli. Soprattutto avevamo il turismo tedesco, non vincolato da feste e triccheballacche del weekend. I tedeschi migliori, quelli che aprivano e poi venivano a chiudere la stagione a settembre/ottobre.

Adesso ad aprire e chiudere, e anche fare la stagione a Milano Marittima, lo vediamo chi viene, fra l’altro gente che fino a pochi anni fa manco sapeva dove fosse Milano Marittima sulla cartina. Incrementare questo turismo non solo è stato deleterio per tante attività a livello commerciale, ma ha anche dimezzato la stagionalità per tutti. Da marzo ad ottobre siamo passati da metà giugno a ferragosto e non è colpa di questa gente se hanno i tempi limitati fra la chiusura e la riapertura di uffici, fabbriche e scuole, inutile quindi rompere le palle con la solfa del voler allungare la stagione. Hanno fatto di tutto e continuano a far di tutto per accorciarla e renderla un casinificio con tutti gli annessi e connessi.

Sappiamo benissimo che i ragazzotti alcolici vengono solo i 2 giorni del weekend e così anche quelli che hanno preso le seconde case ed è quindi impossibile avere continuità e stabilità lavorativa. Fa davvero pena sentire alcuni operatori del turismo che in tante sparate giornalistiche pretendono di dare lezione all’Europa col nostro “modello”, restano dei contadini dell’800 che guardano il cielo e le previsioni pregando che non piova. E pensare che quando Milano Marittima funzionava con la gente giusta le giornate di pioggia erano le migliori perché i turisti facevano ancor più shopping che nei giorni di sole.

MILANO MARITTIMA, UN PROGETTO ABORTITO PER SCELTA

touring milano marittima

Il Touring negli anni ’40/’50 con camerieri in giacca bianca

Come ho scritto in “Tradire Milano Marittima felici e contenti“, sono riusciti a fare quello che volevano fare fin dal principio: abortire una località di pregio per gente di livello. Quello che è stata Milano Marittima fino agli anni ’90 finché avevamo imprenditori di livello che hanno difeso la posizione. Quelli che scherzavano (ma fino ad un certo punto) quando dicevano che sarebbe stato meglio diventare un comune autonomo da Cervia per tutelarsi.

Quando su tutta la stampa nazionale si parla di Milano Marittima come di “lido popolare” (Il Giornale 31.7.2018), “capoluogo nazional popolare del divertimentificio di massa del peggiore proletariato vacanziero” (il Giornale 1.8.2019), “piccola frazione balneare” (Repubblica 1.8.2019) dove impera la “panza proletaria” (Libero 6.2.2019) “accessibile sotto tutti i profili” (Vanity Fair 6.9.2017) mi viene in mente che appunto fin dal principio volevano abortirla la bella Milano Marittima dei signori.

Quando il senatore Alessandro Schiavi, un socialista che aveva in mano le case popolari italiane, insisteva con Palanti perché facesse una città giardino proletaria a prezzi a buon mercato, per fortuna Palanti andò dritto per la sua strada. Ma forse è vero che la vita, anche quella di una città, è un cerchio, ed eccoci arrivati alla “Milano Marittima Village” di certe insegne…

Il Conte Ottavio Ausiello Mazzi

Sposalizio del Mare 2023

Presentato a Cortina d’Ampezzo, la città ospite del 2023, il programma dello Sposalizio del Mare.

Il programma dello Sposalizio del Mare 2023 è stato presentato ieri, mercoledì 3 maggio, nel palazzo comunale di Cortina D’Ampezzo alla presenza del sindaco di Cervia Massimo Medri, dall’assessore alla Cultura Cesare Zavatta, della vice sindaca di Cortina Roberta Alverà e di diversi giornalisti locali e nazionali.

lo sposalizio del mare a cervia

Sposalizio del Mare. Foto: Thomas Venturi

L’edizione 2023 dello Sposalizio del Mare si terra domenica 21 maggio sotto la guida di Andrea Masoni regista ed organizzatore di grandi eventi, spot, filmati e cortometraggi, e vede la nascita di un logo dedicato alla manifestazione.

Lo scambio di doni fra le città e la benedizione dell’anello da parte del Vescovo Ghizzoni avverranno all’aperto in Piazza Garibaldi, poi si formerà il corteo che accompagnerà l’anello fino al porto dove verrà imbarcato per la cerimonia in mare a cui seguirà il tradizionale lancio che vedrà decine di partecipanti lottare per recuperarlo dalle acque.

lo sposalizio del mare a cervia

Il tradizionale corteo

Dama dell’anello di questa edizione sarà Maria Pia Timo, attrice, comica e cabarettista molto conosciuta insieme a Vito comico, cabarettista attore e conduttore televisivo che vestirà i panni del Podestà, altra figura importante del corteo storico. Saranno inoltre posizionati in città due maxi-schermi che diffonderanno le immagini in diretta della cerimonia in mare. Oltre a quello sul lungomare si aggiungerà quello montato in piazza Garibaldi

IL PREMIO ALLO SPOSALIZIO DEL MARE

L’antica manifestazione cervese riceverà il prestigioso premio internazionale Leonardo “The Immortal Light”, un premio nato in occasione delle celebrazioni del 500° anniversario dalla morte di Leonardo Da Vinci. Cervia sarà premiata per l’evento rievocativo fra i più longevi d’Italia. Fra nomi più importanti premiati negli anni scorsi a livello nazionale e internazionale troviamo: Scuderia Ferrari, Monument Men Foundation, Nicola Piovani, Salvatore Ferragamo, Aboca, Bruno Cuccinelli e le Forze dell’Ordine nazionali.

IN RICORDO DI ALBERTO LUNARDINI

L’edizione 2023 dello Sposalizio del Mare vuole ricordare anche Alberto Lunardini, il cervese recentemente scomparso che pescò l’anello lanciato in mare da Papa Giovanni Paolo II nel 1986, anno in cui proprio il Santo Padre celebrò la cerimonia dello Sposalizio del Mare di Cervia. I pescatori dell’anello (gruppo del quale Alberto ha sempre fatto parte) sfileranno in corteo con il lutto al braccio e ad Alberto sarà intitolato il premio della cuccagna sull’acqua.