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Milano Marittima… differenziata

Sui giornali la notizia che la raccolta differenziata ha portato un miglioramento dello stato e del decoro del luogo. Ma è davvero così?

Francamente non volevo scriverne, la faccenda mi turba, ma siamo alle solite, sempre le solite. Da quando hanno iniziato a dire che Milano Marittima è sempre più verde, è iniziata la cementificazione selvaggia, tuttora trionfante, e l’eliminazione di troppo verde urbano caratteristico.

Da quando hanno iniziato a pompare con la storia della Milano Marittima vip-fashion esclusiva, in realtà è iniziato il ribaltamento del turismo escludendo, questo si, il turismo medio alto se non altissimo, in favore di quello assolutamente proletario, stile family e ragazzaglia a 12 euro a notte.

DIFFERENZIATA = CITTÀ PIÙ PULITA?

Adesso viene fuori che Milano Marittima grazie alla differenziata avrebbe anche fatto un bel passo avanti sul decoro e la pulizia! Francamente, mai vista una Milano Marittima tanto sporca, invece! E mi fa un male al cuore, oltre che agli occhi, che molti di voi non potranno mai capire, perché è casa mia, è il mio paese, è parte di me, fa parte della mia famiglia dal 1951, e scusate se è poco.

Ma dico subito che io appartengo ad un altra Milano Marittima, dove noi residenti spazzavamo regolarmente davanti a casa nostra ma anche davanti a case chiuse o alberghi chiusi altrui, magari per tutta una traversa, senza aspettare i netturbini comunali. Dove noi negozianti facevamo lo stesso davanti ai nostri negozi facendo una mucchia con scopa e paletta e buttavamo tutto in un sacco o in uno scatolone per non lasciare roba in giro. Adesso, case o negozi, buttano tutto sul marciapiede di competenza comunale o nella strada, e chi si è visto si è visto.

Forse non si sa che la prima regola sarebbe non sporcare, poi tanto meglio se si può contare su un eccellente servizio raccolta rifiuti… In questi mesi troppe volte ho sorpreso, e anche rimproverato, gente che usciva bellamente dai propri appartamenti per buttare il proprio pattume dove capitava, magari addosso ai bidoni della differenziata della Hera di proprietà di noi residenti veri e fissi. Perché stare ad impazzire, tanto ci facciamo un weekend, una settimana, un mese, poi amen. E se Hera fa la multa la farà al titolare del bussolotto, a noi non ci becca nessuno. Facile e veloce. Perdere tempo a fare la fila per farsi dare i bidoni… Queste cose vanno dette.

Poi i turisti. I tedeschi erano rispettosissimi e anche gli italiani, perlomeno quando il target italico era ben altro rispetto oggi. Magari sono seduti a bere o mangiare su una panchina, poi lasciano tutto lì sotto o lì sopra, bottiglie vuote, fazzoletti, cartoni ecc, nonostante il cestino sia a portata di mano… Viale Matteotti o l’Anello del Pino sono tutti così da mesi.

Basti il capitolo cani, quest’anno è pieno di cani ed è pieno di sterco dappertutto, specie nei marciapiedi, perché nove proprietari su dieci non raccolgono gli escrementi dei loro pupilli e qui non è certo colpa dei netturbini.

E poi il grosso, il nuovo sistema della differenziata che viene esaltato come salvifico sulla carta, ma smentito ogni giorno girando per le strade. Altro che difficoltà iniziali superate. Difficoltà incancrenite! Se a ridosso del mare, specie lato viale 2 Giugno, si esalta l’eliminazione dei cassonetti, la situazione è lo stesso drammatica tanto nelle aree debite, che indebite, basti vedere le foto che ho fatto per giorni e giorni dietro casa mia, proprio davanti ad un hotel meta di incessante pellegrinaggio perché proprietà di un vip del calcio, e nella traversa più stellata di Milano Marittima da sempre, uno spettacolo ogni volta da far piangere.

LE FOTO DEL CONTE

(L’articolo continua dopo le foto)

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Tutto questo presso le uscite di hotel notissimi e sempre sul passeggio o in aree verso il mare in zona seconda traversa, considerata già centro di Milano Marittima. Il nuovo proclama parla di effetto percepito di un miglioramento generale dello stato e decoro a partire dalle zone di maggiore afflusso turistico. Io mi domando in che città vive chi ha scritto sta roba, ma soprattutto chi è per parlare a nome di chi, come chi scrive, che non “percepisce” ma “vede” il troiaio diffuso che è diventato questo posto che era un paradiso!

Basta fare la ciclabile del Matteotti, i cassonetti esalano un tale puzzo che ci sarebbe da tenere la mascherina a prescindere dal Covid. Inizi davanti alla Colonia Varese che sai di Chanel numero 5 e arrivi al Canalino che sei pregno di tanfo di mondezza. Se non sei asfissiato per le esalazioni. Un percorso di sopravvivenza. Il bello è che i camion iniziano a passare almeno dalle 4.30 del mattino con scadenza di un ora per molte ore, dovremmo avere una città che brilla, invece…

LE FOTO INVIATECI DAI RESIDENTI

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Ripeto per i non abbonati, io abito qua tutto l’anno dal 1974, i miei dal 1968, la mia famiglia è legata a Milano Marittima dal 1951… Una situazione così assurda mai la abbiamo vista prima neanche in minima parte. La mia Milano Marittima era differente, oggi è differenziata…

Il Conte Ottavio Ausiello Mazzi

Sulle tracce dei bidoni

La raccolta dei bidoni porta a porta è un modo efficiente per riciclare, ma a Milano Marittima potrebbe rivelarsi un disastro annunciato. Ecco perché.

Nella mia vecchia Milano Marittima, un appuntamento sociale e simpatico era la caccia al tesoro che coinvolgeva parecchia gente. Nella nuova Milano Marittima ci sarà un’altra caccia, quella volta a ritrovare i bidoni della raccolta porta a porta, e già mi chiedo chi dovrà cercare, se noi utenti o il personale Hera…

Ieri mattina, Sabato 24 Aprile 2021, (contestualmente mi ha detto che alla Rotonda Primo Maggio c’era una distribuzione di kit alla popolazione) gli addetti Hera, due ragazzi molto gentili e disponibili, hanno bussato al nostro condominio per darci i piccoli contenitori che nei giorni stabiliti dovremo esporre fuori casa la sera per la mattina, quando verranno a svuotarli. Ci hanno lasciato anche tre dépliant, dove siamo invitati ad esporre i bidoncini in aree ben visibili e di facile accesso per gli operatori ecologici. In teoria tutto facile.

raccolta porta a porta bidoni

LA PREVISIONE DEL CONTE SUI BIDONI

Ho fatto presente che con la stagione turistica, visto l’andazzo che ormai da tanti, troppi, esiste a Milano Marittima, questi bidoni saranno oggetto di immancabili ed innumerevoli vandalismi da parte della ragazzaglia alcolizzata. Sappiamo per esperienza che tutto viale Matteotti e le traverse, specialmente fra le 3 e le 7 di mattina, sono terra di nessuno, un grande corridoio di rientro dalle bevute del centro, con centinaia di ragazzi molesti, urlanti, bestemmianti, orinanti, defecanti, che si danno ad atti vandalici, tipo spostare i cassonetti in mezzo alla strada o addirittura rovesciarli.

sulle tracce dei bidoni porta a porta

 

E lasciamo da parte pali della segnaletica divelti, specchietti e vetri auto fracassati, sedie di locali buttate nei giardini e tante altre amenità che non si vogliono vedere. Adesso coi bidoncini in plastica leggera l’occasione è ghiotta. Uno dei dépliant scrive, “attenzione, la raccolta differenziata è un obbligo previsto dalla legge e dai regolamenti delle autorità, non abbandonare mai i rifiuti per strada”. Ma se noi la sera esporremo i nostri bidoncini e la mattina essi saranno presi a calci dai teppisti della movida, chi ne farà le spese? Saremo noi cittadini ancora una volta a dover pagare ogni volta nuovi contenitori? O sempre noi cittadini saremo magari accusati di non fare il nostro dovere e di non essere collaborativi allorché gli addetti non troveranno i bidoncini o li troveranno buttati per strada?

SENZA CONTROLLI SARÀ UN DISASTRO

Più che altro, ci saranno finalmente dei controlli notturni negli orari più sensibili della movida che sono le ore del rientro nei bivacchi fra le 3 e le 7 di mattina? O dovremo fare dei video per testimoniare che siamo stati ogni volta vittime e non autori del mancato funzionamento corretto del servizio? Da anni fate tutti finta di non vedere, la censura anti democratica ed ipocrita va per la maggiore, ma la realtà di Milano marittima in estate è questa, da oltre 20 anni non abbiamo più quel turismo, specialmente tedesco, non solo educato ma sensibile a questi temi ecologici e di rispetto di politiche avanzate per il comune benessere. La mia qualità della vita e di altri come me è sempre più scadente, altro che propaganda. Quando si prendono decisioni bisogna poi vedere quanto esse siano praticabili, caso per caso, e Milano Marittima non è il quartiere di città che volete venderci, è una realtà a parte, e purtroppo ha suoi problemi specifici.

Il Conte Ottavio Ausiello-Mazzi