Lo Stork è stato un dancing, night club e strip club molto in voga fino alla fine degli anni ’90.
Lo Stork si trovava a Lido di Savio al confine con Milano Marittima e fu costruito nel 1972 da un’idea di Lorenzo Di Pietro in società con l’industriale lombardo Felice Carrera e la collaborazione di Piero Baldisserri.

Pubblicità dello Stork del 1977
Ci mise lo zampino anche il famoso pittore ravennate Roberto Montanari accademico d’Italia e soprannominato “El pintor de los toros”. Il nome di Di Pietro è legato anche ad altre note attività come il ristorante Al Caminetto, il Club99 e l’agenzia “Lorenzo” in Viale Gramsci. Di Pietro aveva aperto un primo Stork a Pinzolo, nel 1970, e per quello a Lido di Savio comprò i terreni della famiglia Travaglini-Diotallevi che già nel 1944 erano stati usati dagli Alleati per i baraccamenti dell’aeroporto militare di Milano Marittima e negli anni successivi per la costruzione del Cimitero Militare Tedesco.
Il locale fu inaugurato da Cocciante, Venditti e De Gregori, cui seguirono Piergiorgio Farina, Fred Bongusto e altri personaggi del mondo dello spettacolo. L’arredamento era molto curato, in stile Piper di Roma, con la pista di vetro trasparente e tra le tante persone di servizio non si può non ricordare il bravissimo Peppino Manzi.
LA NUOVA VITA DELLO STORK
Nel 1990 fu rilevato dal noto imprenditore e playboy Paolo Pazzaglia che attuò una lenta trasformazione fino a renderlo, verso la fine degli anni ’90, sempre più compatibile ad uno strip club.
Fra i nomi che ebbe vi furono Storkino e Denny Rose. Attualmente è stato riaperto con il nome Blue Club.
Thomas Venturi e il Conte Ausiello Mazzi