“Forlì celebra Werther Morigi” titolava un articolo della “Voce” del 25 Aprile 2016 riguardo la mostra dei 30 quadri esposti all’Oratorio di San Sebastiano. Come già ho scritto tante volte a partire da “Onore al Merito?“, molti di coloro che, a vario titolo, hanno “fatto” Milano Marittima dal Dopoguerra, venivano dall’attuale provincia di Forlì-Cesena, e Morigi stesso era nativo di Ospedaletto. Aveva iniziato a portare Milano Marittima sulle sue tele negli 1934-1947 aprendo poi uno studio nel 1950. Tanti hanno scritto di Morigi e mi lascia perplesso leggere che nel 1958 Bruno Grossetti l’avrebbe definito “delfino cromatico di Palanti”. Parlai di questa cosa anche con la nipote di Palanti. A mio avviso il collegamento è molto più evidente con l’artista francese Jacques Henri Lartigue! Basta visionare alcuni quadri e alcune foto, per vedere chiaramente quanto Morigi abbia preso da lui, foto personali comprese. Dalla foto di Morigi in mutandoni che dipinge in pineta, alle foto dei quadri di Morigi fra i papaveri e natura varia. Una filiazione decisamente innegabile.
Il Conte che non conta