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La Darsena del Sale chiede aiuto

La Darsena del Sale lamenta difficoltà per il caro bollette e chiede aiuto al Comune per continuare a svolgere la normale attività.

Ebbene si, la notizia che la Darsena del Sale ha chiesto aiuto è uscita come un fulmine a ciel sereno e non immaginate quanto ci dispiaccia quando vediamo che le nostre indiscrezioni finiscono col trovare conferme.

LE PREVISIONI DEL CONTE

La Darsena del Sale

Il 7 settembre 2022 il Conte, nell’articolo che potete leggere qui, aveva riportato in anteprima (non facendo nomi ai tempi per ovvie ragioni) che la Darsena del Sale si trovava in difficoltà. Nell’articolo viene citato anche un altro noto locale… staremo a vedere.

PROGETTO CERVIA SULLA DARSENA DEL SALE

È il Corriere Romagna a riportare la notizia che la lista civica Progetto Cervia ha sollevato la questione sul fatto che I gestori del Magazzeno Darsena lamentano difficoltà in merito ai costi esorbitanti raggiunti dall’energia e chiedono aiuto per far fronte alle bollette. Per quanto la difficoltà sia conclamata e condivisibile, visto che la situazione tocca tutte le attività economiche, ciò che lascia perplessi è il fatto che la richiesta provenga proprio dal Darsena, il quale, di fatto, ha messo da parte il suo essere “cosa pubblica” – il Sindaco aveva promesso di destinare il primo piano della struttura e l’area darsena a progetti culturali – per divenire a tutti gli effetti un ristorante-discoteca in pieno centro storico.”

darsena del sale

Progetto Cervia continua “Non dimentichiamo infatti che Comune e Regione avevano speso 6 milioni di euro per ristrutturare il bene pubblico, attribuendolo poi con bando, ad un privato che doveva effettuare opere di qualificazione esterna per circa un milione di euro. Da ciò, oltre a non far divenire il Magazzeno Darsena punto d’interesse culturale – sarebbe bastato mantenere la promessa fatta dal Sindaco – non si è dato neppure di riqualificare l’area vicina al Convento e alla Chiesa di Sant’Antonio, trasformando altresì quell’area in un parcheggio privato per il ristorante. Durante l’estate poi, non dimentichiamo, i favori dell’Amministrazione si sono estesi dilatando persino gli orari ed i volumi della musica ad appannaggio delle serate del Darsena, per la gioia – ironizziamo – degli abitanti del centro. E oggi la richiesta di supporto anche economico ad un non ben identificato Ministero e l’invito al Comune a prestare aiuto ai gestori, “pena” la chiusura dei locali del Magazzeno Darsena qualche sera la settimana. Laddove l’Amministrazione decida di supportare ancora una volta questa struttura – conclude Progetto Cervia – chiediamo di sapere quale giustificazione possa addurre e se tale giustificazione possa valere anche per le altre attività economiche del territorio. In fin dei conti, anche quelle sono imprese che soffrono il caro energia.”

Il tema è scottante e vi chiediamo se secondo voi è giusto che il Comune aiuti La Darsena del Sale, in quanto divenuto uno dei più grandi progetti della città Cervia, oppure dovrà cavarsela da sola come tutte le altre attività del territorio? Dite la vostra nei commenti.

Cervia protesta contro il caro bollette

Il Comune di Cervia protesta contro il caro bollette aderendo all’iniziativa di Giovedì 10 Febbraio dove piazze e monumenti resteranno al buio. 

Dal palazzo del Comune di Cervia fanno sapere che è stata presa la decisione di aderire alla protesta contro il caro bollette che sta mettendo in ginocchio l’Italia. Numerosi comuni dell’Emilia-Romagna hanno aderito alla decisione, promossa dal Comune di Cento (FE), di spegnere le luci di piazze e monumenti alle ore 20,00 per sensibilizzare il Governo al tema del caro energia e delle materie prime.

Giovedì 10 Febbraio, quindi, a Cervia rimarrà spenta la Piazza Garibaldi dalle ore 20,00 alle 20,30.

Il Sindaco Massimo Medri ha dichiarato: “La situazione è particolarmente critica, perché sta mettendo in ginocchio le amministrazioni, le imprese e le famiglie, che provengono già da una situazione di particolare difficoltà dovuta all’emergenza sanitaria. Occorre trovare al più presto soluzioni perché l’incremento dei costi dell’energia elettrica e del gas rischia di portare all’interruzione di servizi pubblici, di arrestare il mondo del lavoro e di mettere in forte difficoltà le famiglie, pregiudicando la ripresa dell’economia”.

LA PROTESTA CONTRO IL CARO BOLLETTE DELLA PISCINA DI CERVIA

A protestare contro il caro bollette è già stata la piscina di Cervia che Domenica 6 Febbraio è rimasta chiusa scrivendo su Facebook: “Il 6 febbraio l’impianto Nuova Sportiva di Cervia rimarrà chiuso. Chiuderemo per l’intera domenica, aderendo all’iniziativa del Coordinamento Nazionale dei Gestori di Impianti Natatori, perché non c’è alternativa.”

Cervia protesta contro il caro bollette

Il post su Facebook continua: “Serve un segnale forte per dare voce ad un settore pesantemente colpito dal Covid, messo in ginocchio dal caro bollette e a rischio colpo di grazia per via dell’indifferenza delle istituzioni. Nuova Sportiva è una società solida e supererà con slancio anche questa ennesima situazione difficile. Ma nel mondo natatorio sono tante le realtà che rischiano la chiusura non per colpa di incapacità imprenditoriali, ma perché dimenticate dai vari livelli di governo. Verso di loro, verso i tanti appassionati di nuoto, verso le decine di migliaia di lavoratori che rischiano di perdere il posto di lavoro, ci sentiamo di esprimere la massima solidarietà: facendoci, anche per loro, portavoce del grido di dolore di un settore sempre più in ginocchio. Un settore che è – e deve continuare ad essere – sinonimo di benessere, salute e crescita.”

Anche la piscina di Ravenna non se la passa meglio, arrivando a paragonare su Facebook le bollette che gli sono arrivate ad un anno esatto di distanza.

Cervia protesta contro il caro bollette

Il problema del caro bollette è sotto gli occhi di tutti e sono già diversi i ristoranti che si sono trovati a dover ridurre gli orari e i giorni di lavoro per far fronte alle spese di luce e gas, balzati letteralmente alle stelle. Per il momento sembra che dovremo aspettare almeno Marzo per iniziare a vedere una riduzione di prezzo sulle utenze. Nel frattempo non ci resta che… pagare!