Coronavirus Archivi - Il blog di Cervia e Milano Marittima

L’Emilia Romagna è in zona gialla

È ufficiale, l’Emilia Romagna è in zona gialla. Ecco cosa cambia nella nostra regione da Lunedì 10 Gennaio 2022.

Da Lunedì 10 Gennaio 2022 l’Emilia-Romagna è in zona gialla. Lo stabilisce l’ordinanza del ministro della Salute, Roberto Speranza.

emilia romagna è in zona gialla

E’ in vigore il nuovo decreto legge del 30 Dicembre 2021 sulle Misure urgenti per il contenimento della diffusione dell’epidemia da COVID-19 e le disposizioni in materia di sorveglianza sanitaria. Il testo completo è pubblicato sul sito del ministero della Salute.

Il 29 dicembre il Consiglio dei Ministri ha approvato un decreto-legge che estende l’uso del green pass rinforzato dal 10 Gennaio 2022 a: alberghi e strutture ricettive; feste conseguenti alle cerimonie civili o religiose; sagre e fiere; centri congressi; servizi di ristorazione all’apertoimpianti di risalita con finalità turistico-commerciale anche se ubicati in comprensori sciistici; piscine, centri natatori, sport di squadra e centri benessere anche all’aperto; centri culturalisociali e ricreativi per le attività all’aperto, accesso e utilizzo dei mezzi di trasporto compreso il trasporto pubblico locale o regionale.

L’EMILIA ROMAGNA È IN ZONA GIALLA, ECCO COSA CAMBIA

Il Decreto legge, cosiddetto “Festività”, ha introdotto ulteriori misure di protezione per il contrasto del contagio. Ecco le principali novità:

Mascherina

Scatta l’obbligo di indossare la mascherina anche all’aperto, in tutta Italia. Sarà richiesto l’uso di mascherina FFP2 sui mezzi di trasporto a lunga percorrenza, sui mezzi del trasporto pubblico locale, in cinemateatrimuseieventi sportivi al chiuso e negli stadi. In questi luoghi sarà anche vietato consumare cibi e bevande.

Green pass

Dal 1° Febbraio la durata del green pass scende a 6 mesi. L’orientamento delle autorità sanitarie è quello di effettuare il richiamo (booster) già dopo 4 mesi e non gli attuali 5. Un provvedimento in tal senso verrà definito già nelle prossime ore.

Il green pass rafforzato sarà necessario anche per accedere a musei, mostre, parchi tematici e di divertimento, centri sociali, sale gioco, sale scommesse, sale bingo; ristorazione al chiuso anche al banco.

Il green pass base sarà necessario per accedere ai corsi di formazione privati in presenza.

Eventi

Fino al 31 gennaio 2022 saranno vietati feste ed eventi in piazza e resteranno chiusi i locali da ballo e le discoteche.

Stato di emergenza

Lo stato di emergenza, dichiarato con deliberazione del Consiglio dei ministri del 31 gennaio 2020, è ulteriormente prorogato fino al 31 marzo 2022.

RSA

L’accesso sarà consentito solo alle persone che abbiano completato il ciclo vaccinale con terza dose, oppure che abbiano effettuato 1 o 2 dosi e siano risultate negative a tampone.

A Cervia sono annullate le iniziative all’aperto

A Cervia sono stati annullati diversi eventi a seguito delle indicazioni del Decreto Ministeriale del 23 dicembre 2021.

Quello che si temeva è in parte successo, infatti, a seguito delle indicazioni del Decreto Ministeriale del 23 dicembre 2021, anche a Cervia sono annullate le iniziative all’aperto per Capodanno ed Epifania.

A Cervia sono annullate le iniziative all'aperto

In particolare non si terranno la tombola del 24 dicembre in piazza Garibaldi e il concerto dei Moka Club del 31 dicembre sempre in piazza Garibaldi.

ANNULLATE LE INIZIATIVE ALL’APERTO PER L’EPIFANIA

In rispetto delle disposizioni emanate nel decreto legge del 23 dicembre 2021 “Ulteriori misure urgenti per il contenimento dell’epidemia da COVID-19 e per lo svolgimento in sicurezza delle attività economiche e sociali”, sono stati annullati anche gli eventi dell’Epifania.
Pertanto non si svolgeranno i fuochi d’artificio del 5 gennaio, le Pasquelle e il Tuffo della Befana del 6 gennaio.

Si ricorda che, tra le altre prescrizioni contenute nel decreto, occorre rispettare l’obbligo di mascherine all’aperto ovunque, anche in zona bianca.

Oasi e movida a Milano Marittima

Dopo il lockdown il Conte ragiona sulla movida a Milano Marittima e si chiede se, effettivamente, qualcosa è sfuggito di mano…

Oasi Milano Marittima

La mattina di domenica 31 Maggio dopo una notte insonne perché fra le 2,30 e le 4,30 era tutto uno schiamazzare di ubriachi che tornavano dagli street bar, mi sono fatto una bella risata leggendo della pesante multa inflitta in Spagna al principe Gioacchino d’Asburgo, il cui padre appartiene alla famosa dinastia che governava mezza Europa e la madre è sorella del re dei Belgi. È pure cugino di Emanuele Filiberto di Savoia, ormai ospite fisso al Vip Master nostrano. Multato, lui e amici, perché tenevano una festa privata in casa ed erano una ventina, quando la legge impone un massimo di 15 persone. Povero pirla, si è anche scusato dappertutto come un delinquente, bastava che lui e amichetti ricchi e blasonati fossero venuti nello stesso week end a fare la movida a Milano Marittima come fanno da anni i figli del proletariato italico (anche l’anno scorso lo hanno notato parecchi giornalisti nazionali), e non succedeva nulla. Figurati le multe, le scuse, e ci mancherebbe.

MA COSA SI INTENDE PER MOVIDA A MILANO MARITTIMA?

Altre risate quando sono circolate foto e video sempre sulla movida del primo importante week end, leggendo i commenti. In primis, il bello era come ormai è prassi, che a discutere di Milano Marittima fossero persone che non sono del posto, e poi certe sparate tipo “se non vi sta bene così, state a casa”. Io non entro in merito, faccio solo notare che prima di essere località turistica, Milano Marittima è comunque una città di residenti. Sempre meno, ma ci siamo. La mia famiglia per esempio da 52 anni, e abbiamo diritto alla nostra salute. Magari non abbiamo più diritto a dormire, o a parlare di casa nostra sui social, ma penso che abbiamo diritto a non essere messi in pericolo. E che frasi tipo “se non vi sta bene state a casa” al massimo possiamo dirle noi, noi che a casa nostra già vi siamo, non gente di Forlì, di Modena, di Bologna ecc, perché ripeto, se Milano Marittima è anche una località turistica, in ogni caso è una località appunto turistica non il vostro parco giochi dove venite a fare il vostro comodo, anche se ormai da un pezzo siete praticamente sicuri della immunità e avete in testa questa nuova vision della mia città… Mi piace leggere quando scrivono io amo Milano Marittima. Bravi, amare significa rispettare, si deve rispettare chi si ama, e non è possibile amare davvero chi non si rispetta. Mi pare una verità lampante.

L’EDUCAZIONE E IL RISPETTO

Negli ultimi giorni della clausura, quando davvero Milano Marittima era un’oasi che però noi per primi non potevamo goderci, sono mancate varie persone, dalla vecchia élite come la marchesa Paola Travaglini Diotallevi, come Lello Gardini, come la storica negoziante Vilma Motta, e il mio pensiero personale non poteva non ricordare anni in cui eravamo una località assolutamente normale. In totale, armonico equilibrio ed interconnessione in tutte le sue parti, in tutte le realtà. Quello che stonava era proprio la ronda serale che imponeva la chiusura di tutte le attività fra le 23.30 e le 24.00, e fioccavano le multe, allora. Altro che chiusure alle 3,30 di mattina… Qualcuno facendo sempre finta di non voler capire dirà che erano altri tempi. No, non erano altri tempi, era una questione di semplice educazione. Che si ha o non si ha.

Il Conte Ottavio Ausiello-Mazzi

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Un tranquillo weekend di paura

Un tranquillo weekend di paura

Milano Marittima (foto di repertorio)

Ieri, Lunedì 25 Maggio, Milano Marittima era il deserto. Eppure, nonostante un’aria più frizzante rispetto al weekend appena concluso, specialmente in spiaggia si sta benissimo. Tutti quelli, e vi assicuro erano tanti tanti, che nei giorni di clausura non vedevano l’ora di poter venire a Milano Marittima anche solo per godere dell’aria buona, dell’odore dei pini e del sole anche solo sul balcone o nel giardinetto della seconda casa, sono andati via tutti, assolutamente tutti, segno che erano tutte balle quei piagnistei e nostalgie.

Quelli che magari, e anche qui non sono stati pochi, nei giorni in cui non ci si poteva muovere che nel proprio comune, sono comunque venuti a Milano Marittima, per la serie me ne fotto, la va o la spacca, da Forlì, da Ravenna, da Bagnacavallo ecc, e si sono fatti anche una o più notti brave alla faccia di noi residenti storici che invece ci siamo attenuti alle regole. Adesso non hanno più queste esigenze così impellenti, nonostante posso assicurare che nella maggior parte si tratta di persone senza nessun vincolo lavorativo. Quelli che venivano a Milano Marittima di notte e finalmente per la prima volta usavano i loro parcheggi sotterranei per nascondere le automobili alla vista degli incessanti controlli dei nostri solerti Carabinieri, ed oggi sono tornati a parcheggiarle per strada, magari anche più di una per famiglia, per poi lamentarsi che non ci sono abbastanza parcheggi… Quindi, volevano solo fare il comodo loro, come sempre, nonostante il virus, altro che pini, mare e balconi.

Alcuni locali hanno chiuso di nuovo, alcuni hanno tenuto aperto togliendo, ovviamente, i tanti tavoli da sei dove hanno ammassato i clienti nel week end, e hanno messo tavolini da due… Bastava passare all’ora di pranzo per vedere gli avventori non certamente distribuiti sulla superficie dei locali per i motivi che sappiamo, ma tutti posizionati nei tavoli esterni e al sole, unendo utile e dilettevole, far cioè contenti i clienti e far vedere che ne si aveva parecchi. Cervianotizie, sempre di ieri 25 Maggio, ha postato un articolo intitolato “Ecco com’è andato il primo weekend cervese“. Leggiamo testualmente che Cervia e Milano Marittima non sono state prese d’assalto come si poteva pensare, che a Milano Marittima la maggior parte ha preferito la passeggiata centrale di negozi, bar e gelaterie. Tutto verissimo. Appunto. Altro che pini e mare. Domenica mattina erano le 10.30 passate e, nonostante un grande caldo, ho fatto tutto il nuovo lungomare fra via Spalato e Mare Pineta, tutto da solo in bicicletta e non credevo ai miei occhi. Nella spiaggia libera, ex Colonia Mantovana, solo una coppia a parlare con lo Stuart, evidentemente messo lì giustamente dalla Cooperativa Bagnini, suppongo, per controllare che non ci fosse assembramento. Come nei primi giorni di libertà, mai visti tanti ciclisti, quelli professionali intendo, pareva il Giro d’Italia. Ovviamente sempre in gruppo, sempre ad alta velocità, sempre strafottenti e padroni della strada e della pineta. E guai a dire bao.

Molta gente a spasso nel cosiddetto “centro”, addirittura nella ore di chiusura dei negozi, per fortuna qualche busta si è vista. Secondo Cervianotizie molti sarebbero stati scoraggiati a venire a causa delle previsioni meteo incerte e pochi in spiaggia a causa della presenza della duna protettiva. Francamente non mi pareva proprio ci fossero previsioni poco invitanti, anzi. Quanto alla duna, posso assicurare che a Milano Marittima già Giovedì 21 in quasi tutta la parte delle traverse era stata spianata, resistendo solo davanti alla Colonia Varese, quindi… Quanto alla movida notturna, dico solo che ovviamente i ragazzotti non sono mancati, né hanno mancato di farsi sentire con gli schiamazzi di rito alle 2 e 30 di notte anche sotto casa mia, quindi… Quindi niente paura, è tutto ripreso veramente come prima. Anche a Milano Marittima.

Il Conte Ottavio Ausiello-Mazzi

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Sposalizio del Mare 2020

Domenica 24 Maggio sarà il giorno dell’Ascensione che Cervia, come di consueto, celebra con lo Sposalizio del Mare 2020.

E’ stato deciso che anche quest’anno il rito storico cervese si farà, ma con qualche importante cambiamento in linea con i decreti della Fase 2 per contrastare la diffusione del Coronavirus.

sposalizio del mare 2020

Sposalizio del Mare. Foto: Thomas Venturi

Lo Sposalizio del Mare 2020, infatti, sarà a porte chiuse, con le sole autorità religiose e civili presenti. Ci sarà la benedizione delle acque e a seguire il famoso lancio dell’anello, che quest’anno non vedrà il solito nutrito gruppo di persone a contenderselo, ma verrà lasciato in dono al mare. Chiunque volesse, Domenica 24 Maggio potrà seguire sulla pagina Facebook del Comune di Cervia i momenti dedicati allo Sposalizio del Mare 2020.

sposalizio del mare 2020

Papa Giovanni Paolo a Cervia. Foto: Sandra e Urbano fotografi

Inoltre, quest’anno cadono i 100 anni dalla nascita di Papa Giovanni Paolo II, e per l’occasione saranno distribuite delle cartoline commemorative dello Sposalizio del Mare da lui celebrato nel 1986.

Lo sposalizio del Mare è una tradizione che ormai tutti i cervesi e non aspettano ogni anno: è molto sentita e partecipata. L’atmosfera che si respira è davvero bellissima: rappresenta il ritrovo di una comunità che si riunisce per festeggiare una tradizione importantissima.

Per una città di mare come la nostra celebrare il matrimonio con uno dei suoi elementi fondanti è qualcosa di solenne e sacro.

Un vero peccato che quest’anno si debba celebrare a porte chiuse, senza le tradizionali feste e momenti conviviali che rendono unico questo momento: dal palo della Cuccagna alla sfilata con gli abiti d’epoca fino alla Messa Solenne e al rito del lancio dell’anello e successivo ritrovo (o non ritrovo).

Se sei incuriosito da questa nostra tradizione e vuoi conoscere la sua storia, clicca qui

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