julian fashion Archivi - Il blog di Cervia e Milano Marittima

Milano Marittima 2023

Come sarà Milano Marittima nel 2023? Fra progetti, cantieri, novità e promesse cerchiamo di farci un’idea di quello che ci aspetta.

Pochi giorni e saremo nel 2023, anno 111 di Milano Marittima e sono anche 72 anni che la mia famiglia ha a che fare con questo paese, casa mia. C’è tanto da aspettarsi dal nuovo anno? Mah, non credo, perlomeno a sentire le voci di paese e i discorsi da bar, verrà completato il lungomare col nuovo tratto dalla Nona Traversa verso le colonie. Così saranno tutti contenti, gli stessi, magari, a cui non frega un fico secco che il viale principale di Milano Marittima, che era testimone di fior di passeggiate e fior di shopping, sia ridotto a mero viale di servizio e di transito, un viale che insuperbiva per la maestosità dei suoi pini, ed ora olezza non di resina ma di ben altro ridotto a viale dei cassonetti.

IL PONTE SUL CANALINO DI MILANO MARITTIMA

Finalmente dovrebbe essere pronto il ponte sul fiume Kwai, pardon sul Canalino, l’unico Canalino, finitela di chiamare Canalino il Canale Porto di Cervia, quello accessoriato di baretti.

ponte canalino milano marittima

I lavori al ponte sul Canalino

Per fare pochi metri ci stanno lavorando più che per il ponte di Brooklyn, ma anche qui l’attesa è grande, e chi se ne frega se attendiamo da decenni opere più urgenti come riassetto delle strade, marciapiedi, fogne, illuminazione. Speriamo che col 2023 alla Madonnina del Mare tolgano la targa dove invece di ricordare il Cardinale Tonini hanno scritto Tonni, che forse per qualcuno meglio si intonava alla vocazione peschereccia del luogo.

targa madonna del mare milano marittima

IL PARCO URBANO GIUSEPPE PALANTI

Sarà l’anno del propagandato Parco Urbano intitolato a Palanti (qui il progetto), che è un controsenso, ma ormai la gente non pensa più, non pensa che per esempio il parco urbano ormai ce l’hanno tutti dappertutto, mentre un urbe nel parco, o meglio, una città ricavata dentro un pineto, era una cosa che avevamo solo noi… mah.

parco urbano giuseppe palanti

Rendering del Parco Urbano Giuseppe Palanti

Quanto alle annunciate potature, specialmente alle traverse, speriamo che si vada di mano leggera, visto che negli ultimi tempi si è dato fin troppo olio alle seghe.

CEMENTIFICAZIONE ED EDILIZIA SELVAGGIA

Lato cementificazione, si andrà avanti eccome, neanche la super potenza dell’associazione albergatori riuscì, fra il 2008 e 2009, a metterci un freno perlomeno in estate, visto che i cantieri disturbavamo e facevano scappare i turisti, figurati se cambiano le cose.

Dov’erano le suore di Verona, le voci di paese parlano chi di nuovi negozi, chi di appartamenti, chi di una scuola alberghiera ovviamente di lusso, vedremo. Dal Centro Climatico Marino dei Camilliani idem, voci tante, dal mega condominio al grande resort (qui il progetto). Di certo c’è che restano fermi non pochi cessi inguardabili sparsi per Milano Marittima, anche in centro, basti il vecchio Hotel Terminus, un vero mistero il perché nessuno intervenga, dato che si vuole edificare dappertutto con una fame che era arrivata anche al sagrato della Stella Maris. Nel 2023 torneranno alla carica?

Le vecchie ville di Milano Marittima

Il fatiscente Hotel Terminus

LE NOVITÀ IN ARRIVO A MILANO MARITTIMA

Anche il cosiddetto centro dovrebbe cambiare volto col nuovo edificio che pare ospiterà una famosa boutique, e prego perché con già due colossi di cemento alti parecchi piani a pochi metri, non sia questo il terzo casermone, magari nero in stile bunker come va di moda adesso.

cinema arena mare julian fashion milano marittima

Il progetto al posto del Cinema Arena Mare

Finalmente riavremo il Woodpecker (qui il progetto), il famoso dancing inaugurato nel 1968, fra l’altro dall’orchestra di mio padre, e vedremo se tutti quelli che oggi non vedono l’ora che riapra poi saranno altrettanti affezionati clienti.

Dancing Woodpecker

Il Woodpecker negli anni ’70

Certamente neanche in questo 2023 riavremo la tanto attesa ripresa o come dicono loro “rilancio di Milano Marittima”, perché se Certamente Lido di Savio non è Milano Marittima Nord, ci siamo accorti da 20 anni che è ormai buona parte di Milano marittima ad essere stata ridotta a Lido di Savio Sud, che è la verità fattuale al di là degli isterismi snobistici di alcuni e delle pataccate su giornaletti pseudo glamour di chi fa propaganda pro domo sua, nel vero senso della parola.

Il Conte Ottavio Ausiello Mazzi

Addio al Cinema Arena Mare

Milano Marittima dice addio allo storico Cinema Arena Mare, per quasi un secolo fu un punto di riferimento per turisti e residenti.

Era dal 2021 che aleggiava a Milano Marittima la manovra di acquisto del Cinema Arena Mare da parte della nota boutique Julian ma, prima di svelare qualsiasi indiscrezione, aspettavamo fossero i diretti interessati a uscire allo scoperto con un indizio. Indizio esplicito che è comparso il mese scorso sotto forma di logo della boutique all’ingresso del cinema.

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Passato, presente e ora il futuro

I lavori sono attesi nel 2024 e vedranno il trasloco di 3 negozi affacciati sul Viale Matteotti. Per quanto ne sappiamo verrà creata una sorta di piazza con affaccio delle vetrine della boutique, ma prendete questa notizia con le molle. Di sicuro c’è che Milano Marittima ha perso uno dei suoi luoghi più romantici, vittima della concorrenza dei multisala, Netflix, Amazon Prime, Disney+ e, in ultimo, della mazzata economica della pandemia.

QUASI UN SECOLO DI STORIA

L’Arena Mare di Milano Marittima, la cui data di inaugurazione si attesta attorno al 1935, sembra sia stato progettato dal celebre architetto Focaccia e in origine l’ingresso si trovava sul Viale Matteotti. La prima gestione fu una società composta dal nobiluomo cervese Cattaneo Mazzolani e da “Balilla” Battistini. Con i suoi 1500 posti a sedere era il cinema più capiente del comune di Cervia, sorpassando i 1200 dell’Astra e i 700 dell’Arena Pineta.

la vera storia dei nostri cinema

Il vecchio ingresso sul Viale Matteotti

Il figlio di Cattaneo, Eros (scomparso nel 2020), ci racconta che l’Arena Mare faceva una proiezione e “mezza”, cioè ripeteva solo il 1° tempo per permettere una visione completa a chi fosse entrato in ritardo. Noi ricordiamo anche due proiezioni serali e che ci fu una convenzione dedicata ai turisti tedeschi che aveva stabilito che ogni settimana si proiettassero almeno due film nella loro lingua.

L’ULTIMO SALUTO AL CINEMA ARENA MARE DI MILANO MARITTIMA

Si chiude così un’epoca fatta di cose semplici, come andare la sera a vedere un film con gli amici o con la propria fidanzata o fidanzato, accompagnati dal garrire delle rondini che volteggiavano sopra a quelle verdi sedie tanto scomode da dover cambiare spesso posizione, ma solo Dio sa quanto ci staremmo seduti ancora volentieri.
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Le foto provengono dall’account Instagram ass_ciapa_tot

Ecco come ce lo vogliamo ricordare

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