papeete Archivi - Il blog di Cervia e Milano Marittima

Milano Marittima strabica

milano marittima strabica

La Venere di Botticelli

Mi ha sempre appassionato la collazione, il confronto delle fonti per avere finalmente un riscontro perlomeno verosimile. Per Milano Marittima è dura, perché alle fonti primarie, come me, si vorrebbe mettere il bavaglio, altri non si capisce in base a quale elezione possono dire tutto ed il contrario di tutto, nessuno fiata.

A proposito di elezioni, politica, Salvini, sulla Stampa del 26 Agosto 2019 c’era un reportage dall’invio a Milano Marittima, meglio dire al Papeete, dal titolo “Facciamo salire sul palco Renzo e Grillo, il Papeete ha già dimenticato Salvini”. E giù un intervista al direttore artistico del lido, mi dicono sia piacentino, che dichiara forte e netto “Questa non è una spiaggia schierata politicamente”. E dire che pochi giorni fa proprio il padrone del Papeete, Massimo Casanova, in una mega intervista a La Repubblica del 13 Agosto ripeteva frasi tipo “Nel mio lido vip e operai, per questo il Papeete è la Lega” per ripetere più avanti “Non è un caso, la Lega è il Papeete ed il Papeete è la Lega, è un posto democratico, il Papeete è il posto leghista per eccellenza”. Vabe’, decidetevi…

Sul Corriere del 23 Agosto 2019 ecco che a bacchettare Milano Marittima sono i turisti, gli aficionados, capitanati da tale signor Scalabrino, che fa la lista ad uso e consumo del Sindaco, e se la prende con le multe, le biciclette, le auto, addirittura con le troppe fontanelle chiuse. Per carità, tutto condivisibile, però ad alimentare la faccenda siete voialtri, che non vi comportate con la stessa educazione, e in tanti casi decenza dei nostri turisti di un tempo, e quanto alle fontanelle, vada Scalabrino a quelle tuttora aperte come quella davanti ai Carabinieri alla Diciannovesima Traversa, dove gentaglia arrogante e sprezzante apre il rubinetto a tutta randa con spreco criminale di acqua potabile, e se ti permetti di eccepire com’è successo anche ieri a me, rischi le botte oltre una valanga di offese, ed i peggiori sono i campagnoli in trasferta, che il valore della acqua dovrebbero saperlo, massimamente cafoni e cattivi i ciclisti alla Pantani, che si distinguono per violenza verbale.

La riprova che qui a Milano Marittima tutti possono parlare, anche chi non c’entra nulla, anzi soprattutto quelli. E’ stato palese nello stupefacente articolo del Carlino del 23 Agosto 2019 dove c’erano alcune interviste riguardo il tornado del 10 Luglio ecc. La logica avrebbe voluto che a parlare fossero stato chiamati quelli che dal tifone hanno avuto danni o sono con casa o attività nel centro del dramma, cioè piazzale Genova e le traverse dalla Quinta alla Decima. Invece no! Ti trovi alcuni noti commercianti di viale Gramsci, a ridosso della Rotonda Don Minzoni, che tirano addirittura fuori che loro sono pure residenti e frasi tipo “Ci siamo sollevati ma il governo ci deve aiutare”… Aiutare chi? Da che cosa vi sareste sollevati voi? Quel maledetto giorno non eravate mica voialtri a piangere sulla devastazione, a rimboccarsi le maniche per iniziare a rimettersi in sesto prima ancora del arrivo di pompieri ed operai comunali o privati? Siamo al punto che non solo certe persone si arrogano la prerogativa di parlare a nome di Milano Marittima, ma addirittura di parlare dei cavoli amari di gente che a Milano Marittima ha pianto lacrime di sangue miste a sudore, tipo chi in mezza giornata ha impregnato, come un mocio Vileda, quattro paia di pantaloni…

La decenza per favore, finché si tratta di cazzate, ok, ma poi si deve avere un limite, perché qua passa sempre la favola che noi di Milano Marittima viviamo nel lusso, nel privilegio, poi non solo non siamo ascoltati nelle nostre esigenze, ma addirittura altre persone fanno loro, oltre che la nostra storia, pure il nostro dolore, e questo mi fa girare le palle. E non sono quelle dello stemma.

Il Conte

Negato lo stato di calamità naturale a Milano Marittima

Il governo Conte (ormai ex a dir la verità) ha negato la richiesta di stato di calamità naturale a Milano Marittima. La notizia arriva dall’assessore regionale al turismo Andrea Corsini che su Facebook non le manda certo a dire a quel Salvini che a Milano Marittima ha pensato più a divertirsi che a dare una mano.

Ecco il post apparso Mercoledì 21 Agosto 2019:

negato lo stato di calamità naturale a milano marittima andrea corsini

Il post di Andrea Corsini su Facebook

La richiesta era stata inoltrata a seguito del violento tornado che il 10 Luglio 2019 ha colpito duramente Milano Marittima provocando ingenti danni a privati e beni pubblici. L’aver negato lo stato di calamità naturale a Milano Marittima è un duro colpo per la nostra città che dovrà, anche in questa occasione, cavarsela da sola.

Matteo Salvini a Milano Marittima

Matteo Salvini a Milano Marittima

Matteo Salvini a Milano Marittima con l’avvocato Chiesa

Estate di due anni fa, praticamente la stessa ora in cui sto scrivendo adesso, cioè l’ora di pranzo, l’ora in cui andavo in spiaggia per evitare la turba molesta. Sul Canalino un uomo, solo, sta guardando la statua della Madonna messa lì nel 2009 dal Cardinale Tonini. Vi guardo e vedo che è Salvini, il Matteo, come avrebbero detto i nostri tanti turisti Lombardi di una volta, quelli della mia infanzia, anzi gli chiedo se sia lui perché mi stupisce che sia lì da solo senza scorta. Un accenno alla Romagna e finisce lì. In questi giorni molti hanno messo in discussione la vera fede di Matteo Salvini, per carità sono fatti suoi, però una foto rubata davanti alla nostra Madonna sarebbe entrata nella nostra storia, come ci è entrato il Cardinale Tonini che quando eravamo a tavola, in Seminario a Ravenna, e può testimoniarlo la nipote di un ministro della Repubblica che ci andava con me, era molto ma molto meno conciliante burro e sorrisi di come poi si proponeva, all’ora di cena in tv nelle interviste da Enzo Biagi e soci…

Matteo Salvini a Milano Marittima

Matteo Salvini a Milano Marittima il 30 Luglio 2019

Chi legge i miei articoli sa che non lecco nessuno, anzi, e ho anche rifiutato più di un invito ad andarci, da Salvini, come quella volta che non volli accompagnare al Papeete, per un colloquio molto Romagnolista, l’onorevole Sergio Castellaneta ed il mio grande amico Riccardo Chiesa, l’avvocato della Romagna. Quindi, I soliti non facciano finta di non capire quanto segue. Che “Il fatto quotidiano” si sia messo di punta a Maoler denigrare Salvini e con lui Milano Marittima non è tanto simpatico. L’ultimo articolo datato 25 Giugno 2019 a pagina 9 è volendo ben confezionato, peccato che la confezione sia vuota, vuota proprio di contenuti… A partire dal povero reporter che viene in spiaggia a Milano Marittima per “Interpellare il Vate che prende il Sole in piedi a petto ignudo” (…) “come fosse stato sorpreso in un momento privato” è già una becerata, perché è evidente che Salvini sulla battigia non è in un momento istituzionale, e volerlo accostare a Mussolini ai bagni di Riccione è una puerilità che sfocia nel cretinesco col paragone con Aldo Moro sulla spiaggia di Ostia con scarpe e completo, come modello di passate eleganze marine smarrite.

Che a Milano Marittima venisse gente più chic lo sappiamo benissimo, noi vecchia élite, ma mai nessuno si è presentato sulla battigia in completo, con le scarpe lucide e addirittura il soprabito, neanche dopo un colpo di sole Agostano. Come abbiamo letto su Repubblica, questo era dovuto ad un complesso di Aldo Moro, non a Moda Mare… Quanto alle “bischerate” di Matteo Salvini, non credo siano più delle bischerate di tanti politici a partire proprio da Aldo Moro, che forse tutto vestito come era avrà davvero preso un colpo di sole pesante per esprimere quella enorme stronzata delle “Convergenze Parallele”… Stronzata politica e stronzata semantica.

Due passaggi mi hanno urtato, uno parte dal titolo “Il Capo d’Italia col Daspo al decoro” che chiederebbe decoro agli altri senza praticarlo lui: chi ha scritto evidentemente parla di rispetto ma è il primo a non darlo agli altri, perché non è corretto chiamare un ministro della Repubblica, per di più vice presidente, “Capo d’Italia” per sminuirlo e offenderlo. Piaccia o meno Salvini ha un ruolo e va rispettato, andate a leggervi la Costituzione della Repubblica a partire dal articolo 54, e questo ve lo dico da pronipote di 2 estensori, evidentemente a tempi loro altrettanti Capi d’Italia visto che si chiamavano Enrico De Nicola e Vittorio Emanuele Orlando…

Lo squallido si rasenta quando si sfotte, anzi si offende, facendo riferimento alla “Ostensione del ventre atomico di una collanina col crocefisso di legno di quelle che danno sui pullman delle gite ad Assisi”. Ora, premesso che davanti al Papeete c’è proprio il nostro Santuario Francescano Stella Maris (per fortuna il “Il fatto Quotidiano” non sa che la Chiesa di Milano Marittima nacque grazie al Duce sennò giù ascrivere che Salvini viene per questo) cosa c’è di spregevole in siffatta collanina, che rappresenta la Fede più semplice del popolo italiano da 800 anni? Avesse ostentato una catena col crocifisso in oro la battuta sarebbe stata è un regalo di un boss… Io stesso sul mio atomico petto di uomo di 57 kg ho portato in spiaggia, e non solo, proprio un piccolo crocifisso così, benedetto anche dal priore di Assisi ospite qui alla Ottava Traversa da una mia amica, anche perché dal 2012 ero il Cerimoniere della chiesa. Dov’è il becero? Dov’è il ridicolo? Come dice il primo articolo della Costituzione, lo stato italiano si fonda sul lavoro, Milano Marittima da un ventennio è diventata la spiaggia dei lavoratori e dei proletari, è normale che un politico nazional-popolare venga qui, è marketing ragazzi, il resto sono solo chiacchiere…

Il Conte