Se le famiglie nobili esponessero sul frontone di casa lo stemma gentilizio, ancora oggi se ne vedrebbero tanti a Milano Marittima, e molti di più se ne sarebbero visti un tempo.

Queste famiglie nobili hanno diverse posizioni socio economiche, spesso assai lontane da quelle degli avi. La famiglia nobile di oggi è più che mai lontana dagli stupidi stereotipi correnti, e tutte sono integrate pienamente nel tessuto cittadino locale o in quello di origine.

LE FAMIGLIE NOBILI

Attualmente le famiglie aristocratiche presenti a Milano Marittima, più o meno in pianta stabile, sono i conti Guidelli-Guidi, conti Drei-Donà, conti Baldi, conti Ginanni-Fantuzzi, marchesi Paulucci di Calboli-Ginnasi, conti Rinaldi-Ceroni, conti Ausiello-Mazzi, conti Zanotti-Cavazzoni, marchesi Mazzoni-Albicini, conti Degli Oddi, conti Guarini, conti Raffi, conti Lajolo, conti Pullè, nobili Baratelli, conti Baracca, nobili Prestinenzi, marchesi Bargagli-Petrucci, conti Porcelli, marchesi Luti-De Sere, nobili Marmo, principi Hercolani, marchesi Merlini-Paladini, nobili Mazzolani e i conti Folicaldi. Altri cognomi nobili e storici, che però non abitano più a Milano Marittima ma vicino o sono rappresentati da discendenza femminile, sono i marchesi Bartolini-Salimbeni, conti Bernabei ed i baroni Apperti.

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Stemma Mazzi di Verona Signori di Lugagnano

In una cittadina a vocazione turistica non sono mancati i nobili che hanno investito negli hotel dagli esordi come gli Zanotti-Cavazzoni, al commercio come i Mazzolani ed Ausiello-Mazzi, per non dire dei baroni fotografi Apperti che hanno immortalato tanta Milano Marittima. La famiglia Baratelli, legatissima al fondatore Palanti, si onora di avere fra le antenate suor Paola Donati, morta nel 1975, la quale usò il suo ingente patrimonio per invitare, nel 1947 nella sua villa in Viale Matteotti, i bimbi poveri a fare colonia marina gratis assieme al più noto padre Cavalli. La famiglia Mazzolani risale al secolo dodicesimo ed è rimasta l’unica a rappresentare altresì il vecchio patriziato storico di Cervia. Alla famiglia Rinaldi-Ceroni appartiene il professore Augusto, pioniere dell’erboristeria italiana, mentre un ramo degli Zanotti-Cavazzoni, che a Cervia diedero anche la biblioteca comunale, è emigrato in Sud America dove Luigi fondò l’università di medicina del Paraguay.

Legatissimi alla storia della parrocchia di Milano Marittima sono i conti Bernabei patriziati di Ancona. I Ginanni ebbero parecchie proprietà nella nostra campagna e si unirono al casato dei Fantuzzi discendenti da Fantuccio conte di Polcenigo nel 973. Il conte Felice Pullè, la cui famiglia è ancora più legata allo sviluppo di Riccione, fu un noto medico e tra i suoi assistiti vi era Mussolini. Grazie ai suoi studi, dal Dopoguerra in Romagna si ridussero di due terzi i casi di Leishmaniosi. Caterina Baratelli, invece, fu promettente artista pupilla di Palanti ed è proprio lei che troviamo sulla copertina del catalogo della mostra del Centenario tenutasi nel 2012.

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Stemma Ausiello

La famiglia Ausiello è di origine catalana, con capostipite Arnaldo nel 1235. Nel 992 Giovanni era visconte di Traietto e duca di Fondi, mentre un altro Giovanni fu fatto Cardinale da Papa Benedetto XII. Il 19 Gennaio 1520 Carlo V concesse il titolo di conti palatini. Alla famiglia, imparentato con Vittorio Emanuele Orlando ed Enrico De Nicola, appartenne monsignor Renato Ausiello-Lanteri, morto nel 1983, grande amico e fidatissimo collaboratore di Papa Roncalli. La nobile famiglia Mazzi di Verona ha origine a Varenna e nell’Isola Comacina con un Guglielmo nel 1114, e furono esiliati da Federico Barbarossa nel 1169.

Dei famosissimi Guidi inutile parlare, furono dominatori della Romagna Toscana dove ebbero feudo anche i Guarini di Castelfalcino. Così come i Ceroni dominavano la valle del Lamone, mentre i Petrucci erano i famosi principi di Siena. I Paulucci sono una altra grandissima casata legatissimi a Forlì e come i Baracca vantano eroi della Prima Guerra Mondiale. Infine, fra le più vecchie famiglie di Milano Marittima troviamo i nobili Chertizza della Dalmazia, tuttora presenti.

Da tempo è radicato a Milano il ramo di Cesena dei famosi conti Rasponi ed i discendenti dei nobili Ripa di Verucchio.

Il Conte Ottavio Ausiello Mazzi

12 risposte

  1. Riguardo Cervia degna di nota il volume scientifico storia delle pinete ravennate di Francesco Ginanni (1716-1766),
    I Ginanni, stabiliti per secoli a Ravenna, hanno posseduto, oltre a terreni e relative tenute e ampie ville secolari a Ravenna, Forlì e Rimini, anche un’ulteriore villino a Milano Marittima fatto costruire negli anni ’30
    dal conte Pietro Ginanni (tra l’altro realizzatore del noto dancing ristorante Paradiso di Rimini nei primi anni ’50 poi trasformato in discoteca da Gianni Fabbri figlio della compagna del Ginanni stesso) tanto da poter essere annoverati come probabile prima famiglia nobile in quel di Cervia MilanoMarittima. Il villino con ampio giardino sorgeva all’altezza dell’attuale 3^ traversa, poi venduto sul finire degli anni ’70 (e sul terreno è stata realizzata una villa quadrifamiliare) per acquistare comunque un’altra nuova abitazione adiacenze Hotel Mare Pineta per la comodità dei campi da tennis (sport che la famiglia Ginanni ha sempre praticato essendo stata anche tra i fondatori storici del circolo tennis di Rimini adiacente il Grand Hotel e una loro ulteriore villa oggi non più esistente). La figlia dello scomparso conte Pietro Ginanni, la novantasettenne contessa, è tutt’oggi ancora stabile residente a Milano Marittima.

    1. Il Conte ci tiene a specificare che, essendo la novantasettenne una sua cara amica, la villa era alla Settima Traversa ed è esistita fino al 1980. Saluti

      1. Gentile Conte e redazione tutta, ogni tanto riproponete il bel post e così mi imbatto nella mio passato commento e vostra risposta che confermo: è esatto, era alla 7^, trattasi di mio mero errore di battitura. Riguardo Susi mi fa piacere sapere dell’amicizia tra voi residenti e che conoscevo bene anche io perché era la mia bisnonna! ..e che mi raccontava ancora all’ultima estate di quando giocava a tennis. Tanti aneddoti e amarcord su MiMa me li ha pure raccontati mia mamma (..figlia di Susi e sorella di Isabella..) che mi parla ancora spesso di quando da bambina negli Anni 40 c’erano le dune e i pesciolini fino a riva in un mare all’epoca cristallino, così come tanti ricordi di MilanoMarittima degli Anni ’50 dove conobbe mio papà lì in villeggiatura teenerg con i familiari all’hotel Deanna/Benzi appunto adiacente alla villa di famiglia di allora. Di ricordi di momenti di vacanze estive a Mima ne ho anch’io, classe ’71 e lì fin da neonato; i più belli quelli nei fantastici Anni ’80 e inizi ’90 non solo perché si era giovani, ma proprio perché anni d’oro tra boom delle discoteche e le escursioni alla nascente Aquafan. Erano gli anni da paninaro e proprio sul giornalino Paninaro (all’epoca diffusissimo tra i teenegers) venne pubblicato un mio reportage su MiMa, con tanto di elenco locali e negozi. Movida a parte, i ricordi personali più belli sono quelli legati, sempre in quel periodo, alla semplicità e genuinità della vita che si faceva in spiaggia nei bagni, tra interminabili partite a ping-pong e beachvolley, i concorsi di miss e mr.bagno, i gavettoni a Ferrogosto (..al mio bagno Oreste 50 ricordo battaglie a secchiate con Tomba e Colombari..c’era ancora lo sterrato antistante) così come girare in gruppo sempre in due sulle biciclette e darsi il cambio, ballare insieme la breakdance in rotonda la sera con gli applausi dal pubblico perfino dai bar gelateria nel tempo cambiati o chiusi come locali, negozi, pizzerie e sale giochi con videogames che non ci sono più, come ad esempio non c’è più il Bagno Dino inglobato nell’hotel, ma fino a poco tempo fa esisteva ancora il suo tavolo da ping-pong in pietra. Oggigiorno in epoca di selfie i Social, tanto bistrattati, ci permettono invece di far rivivere questi ricordi legati a MiMa, spesso con foto, così come raccontare la cittadina odierna, informare sul presente con un occhio al passato come avviene coi vostri racconti ben documentati e quelli dei tanti followers con le loro testimonianze e ricordi. Saluti e ancora complimenti per il sito e i social e ovviamente W MilanoMarittima.

  2. Resoconto interessante e preciso. Chissà se qualcno ha notizie sui nobili CELLONI di Cesena, il cui stemma compare nel Blasonario cesenate?
    Grazie

    1. Buongiorno. Dei Celloni di Cesena, di cui ho visionato lo stemma, non so nulla. Sarei anch’io interessata a saperne di più visto che la famiglia di mia nonna paterna ha come cognome CELLONI, era di Cuneo dove si erano trasferiti da Padona verso la fine del 1800. Ho fatto qualche ricerca sull’origine del cognome: parrebbe friulano o istriano / dalmata, ma penso che solo ricerche d’archivio potrebbero dare qualche risposta.
      Vittoria

  3. Sono interessato alla storia della famiglia Ausiello chiamandomi anche io così. In effetti risulta anche a me che vi sia un legame con il Presidente Vittorio Emanuele Orlando, la cui sorella aveva sposato Bernardo Ausiello, magistrato ,e mio lontano antenato. Partendo da questo dato , mi piacerebbe avere informazioni maggiori sugli altri dati che sono contenuti nell’articolo per verificare i rapporti tra la mia famiglia, l’ascendenza e l’autore dell’articolo.
    Cordiali saluti.

  4. Io sono interessato ad avere notizie sui conti Baldi che avevano appezzamenti di terreni a Marina di Ravenna, chi può darmi notizie a proposito, grazie per eventuali informazioni

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