A Milano Marittima in questi giorni sembra esserci un po’ di confusione e il Conte sta assistendo a misteriose apparizioni e sparizioni.
La nuova viabilità della zona traverse di Milano Marittima è una viabilità davvero moderna, degna della tanto decantata smart city e garden city. Adesso, infatti, per compiere gli stessi tratti di prima, non solo fai giri più larghi e quindi impieghi più tempo, molto smart, ma facendo più strada usi più benzina e quindi inquini di più, che fa tanto Green.
Per non parlare del fatto che, per esempio, in piazzale Genova grazie a tutta la nuova segnaletica hanno piantato più pali (14 contati) che pini dopo il disastro del tornado. Ma la particolarità davvero fashion è che è una segnaletica dinamica, non statica. Oggi vedi un segnale, magari domani ne vedi uno contrario al suo posto.
MILANO MARITTIMA E IL MISTERO DEI CARTELLI
Per farvi un esempio, la Decima Traversa è sempre stata a doppio senso di marcia. Domenica 7 marzo 2021 era passata a senso unico dal Matteotti verso il mare, con tanto di stop sul 2 Giugno davanti alla villa dei cari signori Majani Gardoni. Oplà, dopo pochi giorni ripasso e trovo ripristinato il senso doppio! Cosa sarà successo? Non solo nessuno ci spiega perché abbiamo questa nuova viabilità, quali benefici ci porti, ma non capiamo più neanche tutte queste modifiche che pare tradiscano una mancanza di visione comprensiva.
In questi giorni è magicamente tornata al vecchio senso di marcia la Quinta Traversa, che un giorno non troppo lontano, chissà perché avevamo trovato col senso invertito, cioè dal Matteotti verso il mare. Stesso vale per la famigerata Terza Traversa. Sempre stata a doppio senso. Ad un certo punto era diventata a senso unico dal 2 Giugno verso il Matteotti. Qualcuno disse che era per renderla meno trafficata e giù a far fuori anche un bel po’ di grandi e splendidi pini. Strano perché da sempre nessuno si era mai lamentato né dei pini, né del doppio senso, addirittura c’era anche una pompa di benzina.
NON IMPARIAMO NULLA DALLA STORIA
È storia che tutte le nuove trovate di variazioni della viabilità a Milano Marittima sono state solo fallimentari. Fare il Matteotti a senso unico era già stato provato e bocciato a furor di popolo negli anni ’70. Poi, in epoca più recente, fra il 2004 e il 2005 ci fu un’altra assurdità: la piccola circonvallazione nel rettangolo di Viale Romagna lato cinema, Viale Forlì, Viale 2 Giugno, Terza Traversa, Viale Matteotti, Prima Traversa. Almeno lì poi ci fu un sondaggio con tanto di scheda da ritagliare sul periodico “Riviera di Cervia” dell’Ascom.
IL GIRO DELL’OCA
Per capire, per esempio chi veniva dal viale Matteotti e voleva raggiungere il cosiddetto centro, una volta giunto davanti al Caminetto non poteva più proseguire fino alla Rotonda ma doveva per forza girare nella Prima Traversa, girare a destra nel 2 Giugno, arrivare al semaforo del grattacielo Royal Palace, girare a destra in Viale Forlì e Viale Romagna e sbucare praticamente davanti alla boutique Julian per poter riprendere il Matteotti e arrivare alla Rotonda Primo Maggio.
Questa estate 2021 a Milano Marittima venite con la mappa di guerra più che lo stradario, ogni volta sarà da fare il piano strategico prima di salire in auto o in bicicletta.
Il Conte Ottavio Ausiello-Mazzi