Il blog di Cervia e Milano Marittima

A leggere certe cose davvero mi viene da piangere. Con un occhio dal ridere, con l’altro per la rabbia.

Frasi del tipo “Milano Marittima si conferma la più cara, segno che Milano Marittima non perde lo smalto di un tempo quando si tratta di sceglierla come località glamour”. Davvero è dura non piangerci su e quasi rimpiango le sparate più discrete della dispersa Donna Letizia.

È il solito mantra che va inculcato nella testa della gente di fuori. Dai e dai entra, anzi, è entrato ormai, specie nelle nuove generazioni, tipo quella di chi magari scrive queste cose senza avere nessuna esperienza personale o familiare pregressa riguardo non tanto al glamour ma a cosa fosse la vita sociale di Milano Marittima del passato, specialmente della sua élite, che era numerosa e molto auto referenziale. Giorni fa, davanti ad un nuovo cantiere di appartamenti, ero con un membro della vecchia élite come me, ma con villa già nel 1956 e la prima cosa che mi ha detto è “Hanno ucciso lo spirito di Milano Marittima”, appunto.

A MILANO MARITTIMA LE CASE PIÙ COSTOSE

Secondo uno studio immobiliare del 2021 Milano Marittima è la località più cara della zona rivierasca, tanto per compravendite che affitti. Stato a quanto riporta FIMAA, il prezzo oscilla fra 3750 e 6600 euro al mq.

Milano Marittima è la più cara
Fonte: Il Resto del Carlino

Personalmente, proprio giorni fa, ho visto una trasmissione sul canale “Cielo” che proponeva due appartamenti a Milano Marittima: uno in Viale Dante, l’altro in Viale Ravenna, con prezzi calcolabili, invece, fra i 7700 ed i 100000 euro al mq. Per avere poi più che altro dei gran terrazzi, angoli cottura in stile casa di ringhiera, camerette simili a corridoi ecc.

SI VENDONO CASE O SOGNI?

La mia ammirazione totale ed incondizionata va alla dipendente dell’agenzia che presentava le case: praticamente le case erano più che altro nel suo modo di proporle, come si raccontano le favole ai bambini, che sanno bene che non c’è praticamente nulla di vero ma gli piace sentirle e crederci. Tanto l’importante è avere la casa a Milano Marittima, come status, il resto non conta. Uno che dice alla moglie “guarda che bel muro a righe” capisci subito chi sia e cosa capisce di architettura.

Leggo che il boom delle richieste delle case sarebbe spinto dalla situazione sanitaria che viviamo, quindi, voglia di spazi verdi, spazi ampi, e qualità della vita. Se davvero la qualità della vita a Milano Marittima fosse migliorata, lo capirebbe anche un idiota che noi residenti veri e storici dovremmo essere i primi a riconoscerlo e ad esserne contenti, dato che noi abbiamo l’esperienza anche del passato e possiamo fare un onesto paragone. Invece, guarda te, siamo tutti scontenti e spesso pure incazzati, proprio perché di qualità ne abbiamo persa non solo di vita, ma anche di tanto altro, anche di turismo.

Quanto agli ampi spazi, fanno fede le stesse planimetrie delle case e si vede che sono spesso dei buchi. E non parlo del verde che, quando fanno proprio le nuove case, è il primo che fanno fuori per poi mettere qualche pianta sui tetti e davanzali che sembrano più i giardini pensili dei poveri di Babilonia, piuttosto che case vip di Milano Marittima. Tutti noi sappiamo quanto verde pubblico e privato è scomparso a Milano Marittima e non certo a causa di tornado vari di comodo. Dove abito io, il 90% degli alberi li avevano già fatti fuori, e ve l’ho spiegato tante volte come è perché. Stranamente in certe traverse non hanno più ripiantato neanche un pino dopo averne fatti fuori una ventina con una scusa o un altra. Chissà come mai.

IL PASSATO CHE VENDE IL PRESENTE

Del resto, proprio il passato elitario e aristocratico di Milano Marittima serve per vendere le nuove case, o buchi. Come il condominio dietro casa mia, uno dei primi esempi di come si possa buttare giù una casetta anni ’50, con tanti pini e grande giardino, per poi farci 16 appartamenti in stile bassi napoletani, con le camere direttamente sulla sede stradale.

Perché queste meraviglie edilizie non le fate a Pisignano o a Castiglione? Se questi appartamenti sono un valore di per sé, dovrebbero averlo dappertutto.

Invece il valore è dato proprio dal nome di Milano Marittima, o meglio dalla sua vecchia immagine elitaria, quella che qualcuno mi dice che devo smettere di ricordare perché i tempi cambiano, ma poi magari è proprio uno di quelli che le nuove belle case le fa o le vende e allora il passato gli fa comodo per attirare clientela.

I tempi sono sempre quelli del glamour che non perde lo smalto. Quante cose strane nella Milano Marittima del 2021. Ovviamente, non mancheranno i soliti commenti di chi ama Milano Marittima anche d’inverno, peccato lo abbia scoperto solo adesso, grazie ad un altro mantra venuto di moda, perché prima non c’era il mare, non c’era l’inverno, e forse neanche Milano Marittima? E non mancheranno quelli che qui stanno tanto bene e che non dicono che in realtà qua stanno solo meno peggio che nelle loro città ormai disastrate a più livelli.

Venghino siori venghino, il circo continua lo spettacolo!

Il Conte Ottavio Ausiello Mazzi

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