Il blog di Cervia e Milano Marittima

Altro che sviluppo verticale, la Milano Marittima degli ultimi anni sta consumando orizzontalmente tutto il territorio verde.

Di cretinate su Milano Marittima se ne leggono tante, ma tante davvero, talune anche ben confezionate su apposite riviste patinate. Tipico vizio italiano di cambiare la forma sperando di cambiare anche la sostanza. Di boiate, però, ne scrivevano anche nel passato i soliti giornalisti che si credono intelligenti e lungimiranti, invece…

Milano Marittima villa leone pancaldi
La villa firmata dal noto architetto Leone Pancaldi si trovava in Viale Michelangelo e fu abbattuta per costruirvi alcuni moderni villini.

Ieri sera, parlando con la signora Elisabetta G., anche lei membro della vecchia pregiatissima e pure blasonata élite di Milano Marittima, riguardo la sua bellissima villa degli anni ’60 realizzata da Leone Pancaldi, mi dicevo quanto fosse assurdo un articolo del 1959 su quella che pareva essere allora l’evoluzione di Milano Marittima.

articolo 1959 milano marittima
L’articolo del 1959

LE INESATTEZZE SU MILANO MARITTIMA

A parte le boiate secondo le quali i gerarchi fascisti avrebbero costituito la prima colonia bagnante e i milanesi come Palanti sarebbero venuti dopo, sul resto tanto c’è da dire oggi nel 2022.

Secondo l’autore i grattacieli avrebbero preso il posto di villette e pensioni, invece l’esperienza ci dice che non fu così, per fortuna. Il terzo grattacielo fu cassato. Purtroppo non mancano strutture comunque alte, troppo alte, come edifici mastodontici che hanno preso il posto di singole case, e qui si vede che la Milano Marittima orizzontale, coi suoi complessi di appartamenti pollaio a schiera, ha vinto su quella verticale che pareva essere il futuro. Basta girare e si vedrà come il cemento avanzi senza freni. 

pensione verde mare milano marittima
La pensione Verde Mare prima…
pensione verde mare milano marittima
…dopo

Nell’articolo si dice che “Milano nel toponimo doveva solo servire a ricordare l’origine degli imprenditori e non ad invogliare pericolose somiglianze di muri e asfalti con la lontana città”. Purtroppo invece tanti muri, tanti asfalti, tanti pini tombati senza più radici che cadono al primo peto di un passante. Cassata anche la precisa norma che “ogni lotto di terreno era edificabile soltanto per un quarto della sua superficie”, legge mai trasgredita… Favole!

Addirittura l’accenno al fatto che per non turbare la pace bucolica di Milano Marittima sarebbe stato convenuto (chissà se c’è qualcosa di vero) di non costruire ponti sul porto canale per tenerci ben distinti da Cervia. Di sicuro c’è che fino agli anni poco precedenti la mia nascita, non c’erano ancora ponti per esempio a fine Viale Leopardi e a metà Viale Milano, sul Canale Madonna del Pino, che è appunto il vero confine fra Cervia e Milano Marittima. Il Viale dei Pini Giuseppe Palanti c’era eccome e assicurava il collegamento, quindi il giornalista Candido, così si firmava, aveva un bel po’ romanzato.

Comunque la differenza ambientale, sociale e turistica fra Cervia e Milano Marittima era abissale, una distanza spaziale minima, una differenza siderale per tutto il resto e che oggi fa comodo non ricordare… Purtroppo le tante vere ville e le tante pensioni sparite non hanno dato luogo a grattacieli ma a pollai in batteria dove spesso e non volentieri si vedono panni stesi sulla strada.

panni stesi

panni stesi

Fra l’altro parliamo di caseggiati tutti uguali come i prefabbricati o i mattoncini Lego, senza un vero disegno distintivo e soprattutto avulsi dal contesto, segno di carenza di idee, di gusto e anche altro…

Più che Milano stiamo sempre più diventando Cinisello Balsamo o Sesto San Giovanni, caro Candido…

Fra l’altro devo capire perché io e la mia famiglia, e così anche altri, che viviamo a Milano Marittima tutto l’anno da oltre mezzo secolo, dobbiamo vederci distruggere il patrimonio arboreo per le mire speculative di gente estranea o il capriccio di chi viene si e no nel weekend o pochi giorni in estate nella seconda casa.

Il Conte Ottavio Ausiello Mazzi

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