Quotidiani profumati e pensioni con coperte di cashmere sono solo alcuni dei fatti incredibili della Milano Marittima di una volta.
Ci credereste se vi dicessi che neanche la regina Elisabetta riceveva ogni mattina la rassegna stampa profumata e invece noi a Milano Marittima si? E c’era chi veniva da lontano a comprare il quotidiano profumato all’edicola di Neddo Cicognani. E che profumo! Tabacco di Harar, che ai tempi costava 80.000 lire e tuttora la boccetta da 50ml costa circa 100 euro. Questo era essere davvero glamour, pirla di oggi che sfogliate come oro colato la boiate di Fantasy Life…
CI CREDERESTE SE VI DICESSI…
…che un notissimo ristorante, negli anni ’80 era considerato una normalissima pizzeria senza tante pretese e fantasie? …che pensioni familiari come la Lucciola, di fianco al Bar Riviera, avevano una cucina straordinaria da far invidia ai ristoranti di Borghese e Barbieri? Fra l’altro quest’ultimo ha iniziato all’hotel Michelangelo di Milano Marittima.
…che una notissima boutique, su cui tanto poi si è ricamato a fine anni ’70, era poco più di una semplice stockista che vendeva Benetton e jeans West? …che negli anni ’60 c’erano pensioni con le costose coperte di cashmere? …che all’hotel Geranio alla Settimana Traversa, gestito assai signorilmente dalla storica famiglia Focaccia, si pagava più che al Mare Pineta?
…che la zona più “in” di Milano Marittima eravamo noi del “Piccolo Parioli” e non certo il centro? …che eravamo un paese abitatissimo in inverno e con tanti negozi aperti di ogni genere, Coop compresa?
LA VERITÀ SU MILANO MARITTIMA
Da anni vi stanno raccontando solo balle su Milano Marittima e questo blog è qui proprio per raccontare la realtà che fu e che è oggi la nostra località, anche se ad alcuni dà parecchio fastidio e spesso ci attaccano o cercano di screditarci. Essendo famiglie storiche, che ben conoscono Milano Marittima e i suoi personaggi fin dalla fondazione nel lontano 1912, sappiamo perfettamente ciò che diciamo e documentiamo con prove alla mano. Ma è solo raccontando la verità, e non nascondendosi dietro a favole raccontate ai turisti, che potremo rimettere in piedi la nostra località e farla tornare allo splendore di un tempo.
In araldica si dice che “chi più ha meno ha e viceversa”, cioè chi sfoggia stemmi complicati e sovraccarichi di figure come rebus e sciarade, in realtà è di fresca nobiltà e come tutti gli arrivisti cerca di mascherare le sue origini. Mentre le antiche casate hanno tutte stemmi semplicissimi. Così a Milano Marittima, dopo gli anni ’80 hanno iniziato a costruire una certa mitologia, ovviamente di comodo per alcuni, che purtroppo ha avuto molta fortuna a scapito della realtà pregressa.
Il Conte Ottavio Ausiello Mazzi