Il blog di Cervia e Milano Marittima

Italia Nostra tuona sull’abbattimento a Milano Marittima di pini secolari e si domanda cosa ne sarà della Città Giardino.

Finalmente! Era ora che noi del blog Cervia e Milano Marittima, dopo anni di sensibilizzazione attraverso articoli e foto, trovassimo un appoggio in questa lunga e difficile battaglia contro gli abbattimenti indiscriminati del verde, avevamo ormai perso la speranza. Perché c’è un concetto che deve entrare nel cervello, e dopo oltre 100 anni pare che troppi ancora non lo capiscano, o non vogliano capire: non esiste una Milano Marittima affiancata o accessoriata da una pineta, Milano Marittima è la pineta, Milano Marittima è più una frazione della pineta che una frazione di Cervia.

Italia Nostra taglio pini milano marittima
Milano Marittima è la pineta

Non siano come New York, che ha a parte Central Park, o per venire a noi Forlì che ha un Parco Urbano. Milano Marittima è, o meglio era, un parco urbano nel vero senso della parola. Oggi fanno le passeggiate in pineta, ma fino a qualche anno fa passeggiare per Milano Marittima era già di per sé passeggiare dentro la pineta. Sentire che a Milano Marittima bisogna tutelare la pineta, e poi non dire un’acca per il progressivo smantellamento in atto da anni del verde, è assurdo.

ANCHE ITALIA NOSTRA CONTRO L’ABBATTIMENTO DEI PINI

Ieri, 16 Novembre 2023, finalmente abbiamo letto un’importante comunicato di Italia Nostra al riguardo, peccato non sia arrivato anni fa, quando si poteva ancora salvare se non tutto perlomeno moltissimo. Su Ravennatoday leggiamo “abbattimenti di alberi secolari a Milano Marittima, che ne sarà della Città Giardino?” Effettivamente la Città Giardino non c’è più da tempo, ma abbiamo ancora una quantità di verde talmente superiore alla media di tante località che chi non è di Milano Marittima non capisce quanto è andato perso, anzi gli pare pure troppo. Troppo anche perché manutenere il verde è una spesa inutile quando si deve cementificare…

Italia Nostra taglio pini milano marittima
Milano Marittima, abbattimento pini per la linea antincendio

Nell’articolo leggiamo che “ancora una volta la pineta di Milano Marittima è stata presa d’assalto da ruspe per l’abbattimento di numerosi splendidi alberi, motivazione addotta dal Comune la realizzazione della linea antincendio antistante le abitazioni vicine alla pineta come obbligo di legge”. Mi permetto di ricordare a tutti che se un incendio è un pericolo, lo è stato pure dieci, venti o trent’anni fa, non credo bisognasse aspettare una legge per tutelare le abitazioni vicine alla pineta, che allora erano davvero abitazioni perché ci abitavano parecchie famiglie di veri residenti tutto l’anno. Abbiamo scoperto il potenziale pericolo solo nel 2023 quando, fra l’altro, qua ormai non abita più nessuno?

fai contro abbattimento alberi
Anche il Fai si scaglia contro l’abbattimento degli alberi

Torniamo sul documento di Italia Nostra Pini secolari in perfetto stato di salute sono stati abbattuti dalle motoseghe, davvero non erano possibili soluzioni meno drastiche? Si teme fortemente, causa la cattiva informazione ed il panico che ormai ha assalito molti cittadini a seguito dell’alluvione e trombe d’aria, che la scure contro gli alberi venga brandita sempre più spesso senza criterio e senza reale necessità (…) e così anche Milan0 Marittima, che ha sempre vissuto in mezzo al verde, rischia di diventare sempre più povera e spoglia”.

Italia Nostra taglio pini milano marittima
Milano Marittima, abbattimento pini per la linea antincendio

Milano Marittima, cari amici di Italia Nostra, lo è già spoglia, è addirittura irriconoscibile! Noi residenti storici abbiamo sempre vissuto e convissuto col verde e con i pini senza problemi, chi invece ha portato la mania segaiola è chi non è di Milano Marittima ma ci è appena arrivato o ci vive pochi giorni all’anno, e soprattutto chi ci deve speculare. Altro che cattiva informazione, a questa gente non interessa Milano Marittima in quanto tale, la città pineta, a questa gente interessa Milano Marittima come brand commerciale o come status symbol di arrivismo sociale. Punto e basta. Non raccontiamo balle, altrimenti vivremmo una situazione ben diversa!

Dedico questo articolo a Terzo Foschi, detto Giolo, che quando venne ad abitare e ad aprire bottega in Piazzale Napoli a Milano Marittima, la prima cosa che fece fu piantare un albero, e a quei tempi di certo non mancavano.

Il Conte Ottavio Ausiello Mazzi

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