Milano Marittima Archivi - Pagina 3 di 80 - Il blog di Cervia e Milano Marittima

A Milano Marittima non si nasce e non si muore

Pare che a Milano Marittima non sia più possibile fare un funerale o un battesimo, anche e soprattutto se si è residenti storici.

Milano Marittima non è più parrocchia, e già è stata una mazzata, ma c’è ancora di peggio, pare che a Milano Marittima si possa più fare il funerale o il battesimo della prole, bisogna rivolgersi a quella che è diventata la sede parrocchiale: la Malva.

parrocchia

E addirittura pare che per noi veri marmilanesi sia difficile avere la dispensa per poter continuare a ricevere i sacramenti basilari. Perché è un fatto, questo non pare ma è sicuro, che gli allogeni abbiano sempre libero accesso. Anche la scorsa estate 2022 abbiamo visto alla Stella Maris parecchi matrimoni di gente di fuori provincia e fuori regione, addirittura si sa di altri già prenotati dagli USA.

CRESIME E COMUNIONI

Ovviamente questo accade anche per cresime e comunioni, dove da anni la prole di Cervia, Pinarella, Savio e non solo affolla la scuola Mazzini e il catechismo della Stella Maris, arrivando a cifre iperboliche di oltre 200 iscritti, il 99% di altre parrocchie.

cresima milano marittima

2013

prima comunione milano marittima

2013

E quando già 10 anni fa scrissi delle brutta e pericolosa moda di mettere in teneri cervelli l’idea che fa vip frequentare la parrocchia di Milano Marittima piuttosto che la propria, apriti cielo! E le parole che mi furono dette non furono certo angeliche, perché toccavo un nervo sensibile. Ormai è diventata così una prassi quella di venire a ricevere i sacramenti a Milano Marittima da Tagliata, Pinarella, Cannuzzo, Savio e Malva che, per esempio nel 2009, quando andai dal parroco per una modifica dei miei documenti religiosi, mi chiese di quale parrocchia fossi originario! Gli risposi di controllare uno dei faldoni che aveva nella libreria alle sue spalle.

FINITI I FUNERALI A MILANO MARITTIMA?

In questi ultimi mesi, a cavallo fra il 2022 e il 2023, sono mancati diversi volti noti di Milano Marittima, compreso mio padre che è deceduto 5 mesi fa. E mi ha stupito che persone legate alla storia sociale, economica e pure parrocchiale di Milano Marittima hanno avuto il funerale non a Milano Marittima ma alla Malva. Qualcuno mi ha fatto notare che non era una casualità ma ormai una regola. Idem per chi chiede il battesimo. So di un mio vicino che si sarebbe sentito chiedere come mai questa fissa di volere i sacramenti alla Stella Maris di Milano Marittima. Beh, innanzitutto perché lui e tutta la sua storica famiglia di residenti ed imprenditori li hanno sempre ricevuti lì e fra l’altro abitano a pochi passi.

Sembra la storia del bue che chiama cornuto l’asino, ma non sono il bue e l’asinello del presepio, che detto per inciso da tanti anni è il sacrificio di pochi bravi parrocchiani, perché quando alla Stella Maris c’era e c’è da fare, tolto il piccolo meritevole manipolo di marmilanesi, tutti i genitori e parenti delle centinaia dei pretesi bimbi di Milano Marittima non si fanno mai vedere.

milano marittima

Gli stessi che dopo il mio articolo del 2013 fecero sparire subito tutte le copie, ed erano tante, dello scomodo opuscolo “DI CHE PARROCCHIA SEI?” dove in varie pagine si spiegava ed invitava a frequentare la propria parrocchia e non, come succedeva e succede ancora a Milano Marittima, ad andare in altre più belle o prestigiose.

stella maris

Milano Marittima è una chiesa di San Francesco il paladino per eccellenza dell’umiltà, ma è diventata un palcoscenico di pretesa vipperia. Lo stesso Vangelo Mt 6,6 recita “quando preghi entra nella tua stanza, per avere più intimità con Dio” e non dice “entra nella chiesa dei Vip“, come sempre più spesso è chiamata anche sui giornali.

chiesa stella maris

Noi, e le nostre famiglie, abbiamo fatto tanto per avere una nostra parrocchia, per mantenerla viva, quando non era questione di moda ma di cuore e di Fede. Abbiamo dato tanto contributo, che va dall’impegno personale nel fare le pulizie o la guardia in momenti di emergenza, passando a donazioni di arredi, di documenti, di abbigliamento sacro, non solo di denaro insomma. Non ci siamo battezzati, comunicati, cresimati, sposati a Milano Marittima per fare le belle foto o farci passare per vip. Semplicemente perché era (esatto, era!) casa nostra, e la chiesa la casa di Nostro Signore, non un set glamour.

Il Conte Ottavio Ausiello Mazzi

Milano Marittima, la street bar

Alle traverse di Milano Marittima c’era una compresenza diffusa di bar attivi, 18 per essere precisi, 16 dei quali su Viale Matteotti.

Da quando hanno trasformato il bellissimo Viale Matteotti da viale principale di Milano Marittima, viale-tunnel di pini affacciato su tanti bei negozi, in viale dei cassonetti e dei suk pakistani, è difficile spiegare e far capire che qui c’era fior di movida, tanto per usare un termine moderno che per quei tempi è inappropriato ma serve a dare l’idea, specie a chi, oggi, crede che bar e localini della vita di Milano Marittima siano una prerogativa di un fazzoletto di terra limitrofo alla discoteca Pineta.

milano marittima

Bar Birreria Spaten

Non iniziamo con l’obiezione cretina che tira in ballo Cluny, Sporting, Perla e Nuovo Fiore, locali che conosco meglio del 99% di chi oggi frequenta Milano Marittima e che in questo discorso non c’entrano nulla. Senza, ovviamente, nulla togliere al loro prestigio ed importanza.

bar centrale

Central Bar (Bar Centrale)

bar tiffany milano marittima

Io e mia mamma davanti al Bar Tiffany

Il discorso è che, soprattutto fra anni ’70 e ’80, alle traverse c’era una compresenza diffusa di bar attivi, 18 per essere precisi, 16 dei quali proprio su Viale Matteotti, il vero street bar di Milano Marittima. Lavoravano tutti e anche tantissimo.

I BAR CHE DAVANO VITA A MILANO MARITTIMA

Tolta la coppia sul 2 Giugno, ovvero il bar Spaten all’angolo della Prima Traversa accanto alle Poste e il bar Woodpecker all’angolo Terza Traversa davanti all’hotel Vela, i 16 sul Matteotti erano: Bar Rossi 19a Traversa, Bar Cacciatore 17a Traversa, Bar Jimmy 15a Traversa, Bar Micaela 9a Traversa, Bar Tiffany 9a Traversa, Bar Kiss 8a Traversa, Bar Royal 7a Traversa, Bar Riviera 5a Traversa, Bar Aurelia 5a Traversa, Bar Gazzelle 4a Traversa, Bar Tritone 3a Traversa, Bar Barbanti 3a Traversa, Bar Bridge al Canalino, Bar Centrale al Canalino, Bar Cinema Arena Mare, Bar Griglia D’Oro angolo Vialetto Ortigara.

Kiss Bar

Kiss Bar

Bar Riviera Milano Marittima

Il Bar Riviera

Se il fenomeno successivo degli street bar di Viale Milano ha totalmente stravolto la way of life e l’immagine di Milano Marittima, i bar del Matteotti, come tanti altri a Milano Marittima, erano invece perfettamente partecipi di quel sistema turistico di alto livello che era l’imprinting dalla fondazione, oltre a dare vita a tutta la località in maniera diffusa. La clientela di allora si affezionava molto a quei bar e a chi li gestiva. Non contavano assolutamente né la posizione (non c’era l’ossessione contadina del centro) ne tantomeno il fattore moda (cioè “sono” perché frequento il tal posto). Insomma era un paese normale.

LA CONDANNA A MORTE

Insistendo col far passare l’idea che tutto ciò che non si trova nel cosiddetto centro non conta, ecco che praticamente tutti questi bar, ma anche negozi, hanno chiuso perché la clientela veniva dirottata verso il centro, non solo psicologicamente ma anche materialmente con la creazione del famoso trenino che prelevando i turisti davanti agli hotel fa saltare tutta la classica passeggiata sul Matteotti. Addirittura il treno passa in Viale 2 Giugno e al ritorno nel Matteotti non fa fermate.

Oggi restano il bar Centrale sul Canalino, il bar Jimmy, il bar Cacciatore dei fratelli Catalano e soprattutto il bar Riviera dei cugini Giorgi che, aperto tutto l’anno, è il maggior punto di riferimento e di ritrovo per tanta gente.

Il Conte Ottavio Ausiello Mazzi

Milano Marittima ricchi e poveri

Cervia, il comune più povero del ravennate che attrae la riccanza forestiera. Un caso più unico che raro.

Quando i feticisti del centro di Milano Marittima, che guai a chi glielo lo tocca, hanno visto affacciarsi sulle sacre sponde della Rotonda Primo Maggio una mensa aziendale peschereccia da pochi euro, non si sono fatti una domanda? Quando, poco distante, un luogo cult della Milano Marittima storica come La Perla si è convertita da gelato blasonato a chiosco proletario della piadina, non si sono fatti una domanda? Quando distruggono ville con giardini per farci cumuli di appartamenti pollaio, non si fanno una domanda? Quando illustri hotel 4 stelle superior diventano family hotel, non si fanno una domanda? C’è bisogno che continui l’elenco?

milano marittima

Quando La Perla si convertì a piadineria

CERVIA È LA CITTA PIÙ POVERA DELLA PROVINCIA DI RAVENNA

milano marittima

Il Corriere Romagna del 1 febbraio 2023

“Le persone facoltose scelgono ancora questa località” leggevo il primo febbraio 2023 nell’articolo del Corriere intitolato “La regina del mattone resiste”. Se regina del mattone è nel senso che è certamente la località dove si impiegano più mattoni, allora siamo d’accordo, altrimenti ho seri dubbi. Primo perché i ricchi da che mondo è mondo vogliono stare fra loro e secondo, da fonti ufficiali, tipo un articolo del Carlino datato 28 agosto 2018, Cervia è una città di poveracci, la città più povera addirittura dell’intera provincia di Ravenna.

milano marittima

Il Resto del Carlino del 28 agosto 2018

Per esempio Cotignola, che ha un quinto degli abitanti di Cervia e non ha certamente fra i contribuenti bagnini fashion, albergatori glamour e famosi vip, risulta più ricca della nostra località balneare.

Correre a prendere casa per stare in mezzo alle classi proletarie, che a Milano Marittima vengono alloggiate da parecchi datori di lavoro in tanti condomini, se non addirittura ville, pare un controsenso. Bisogna poi vedere non solo cosa offre una località, ma cosa compri: case con giardini grandi come fazzoletti e appartamenti che hanno davanti alle finestre le scale per accedere a quelli di sopra, per esempio. Basti per tutte una mia amica che si è vista proporre un appartamento da 650.000€ che apre su una delle tante strade che sembrano percorsi di guerra del 1945 e non strade di una pretesa località di élite.

milano marittima

Nello stesso articolo del Corriere, per esempio, si dava in vendita una nota villa storica per 2.850.000€. Villa che fra l’altro conosco benissimo perché da bambino andavo a giocarci coi nipoti di una contessa milanese, adesso sarebbe impossibile, poiché è circondata a ciambella da una massa di appartamenti che fanno tanto pollaio. L’articolo dice anche che abbiamo tante case in vendita da un minimo di 230.000€ ad un massimo di 2.500.000€. Difficile trovare qualcosa sotto il milione, ma senti un po’!

LA STAMPA NAZIONALE CONTRO MILANO MARITTIMA

A leggere invece la stampa nazionale di tutte le colorature, Milano Marittima è ben altro e non certo Gstaad o Monte Carlo. Il Giornale l’ha più volte etichettata come lido popolare, al massimo per l’uomo medio (31.7.2018), capoluogo nazionalpopolare del divertimentificio di massa e del peggior proletariato vacanziero (1.8.2019). La solita spocchia di La Repubblica ci ha tacciato di “piccola frazione balneare” (1.8.2019) mortificando anni di propaganda vip, glamour e fashion internazionale o sedicente tale. Libero del 6.8.2019 sfotteva la “panza proletaria” dei nostri turisti. Ma il peggio fu una martellante campagna del Fatto Quotidiano che il 31.7.2019 definiva Milano Marittima “nuova capitale immorale d’Italia”.

P.S. Allora fui l’unica voce tramite questo blog a difendere il nome di Milano Marittima, nessuno disse nulla, neanche il nostro sindaco che a mio avviso due paroline alla redazione del Fatto Quotidiano poteva e doveva dirle… tutti zitti quelli che dicono di amare Milano Marittima.

Il Conte Ottavio Ausiello Mazzi

Posizionato il ponte sul Canalino di Milano Marittima

Fra ritardi e polemiche è stato posizionato il ponte sul Canalino di Milano Marittima.

Il ponte sul Canalino di Milano Marittima è stato posizionato ieri mattina, giovedì 9 novembre, dopo alcuni mesi di ritardo; doveva infatti essere pronto agli inizi di dicembre ma il reperimento dei materiali ha fatto slittare la data e lievitare il prezzo che da 270.000€ inizialmente preventivati pare sia arrivato a 300.000€.

ponte sul canalino milano marittima

Il posizionamento del ponte

LE POLEMICHE DEL PONTE SUL CANALINO

Dopo il nostro post di ieri (puoi vederlo qui) dove avevamo dato notizia dell’avvenuto posizionamento, non sono mancate le critiche. C’è chi ha detto che è brutto, c’è chi ha detto che è troppo stretto e chi ha fatto notare che è già pieno di ruggine. Al di là della bellezza, che è soggettiva, rimane la questione oggettiva della ruggine. C’è chi ha affermato che sia acciaio Cor-Ten ma ci sembra strano possa esserlo, perché la ruggine di questo particolare tipo di acciaio funge come pellicola protettiva contro la corrosione degli agenti atmosferici solo in determinate condizioni, che non sembrano essere proprio quelle alle quali il ponte è sottoposto.

A riguardo riportiamo il testo di Wikipedia, ma si trova la stessa spiegazione anche su altri siti che trattano l’argomento, ovvero che:

Di solito il film protettivo non si forma quando si hanno determinate condizioni ambientali quali:

  • ristagni di acqua;
  • ambienti con cloruri o in presenza di acqua di mare. I cloruri tendono a non formare un film protettivo;
  • schermature;
  • applicazioni di pitture o cere protettive subito dopo l’esposizione del Corten all’atmosfera, cioè prima della formazione e crescita del film passivante. Tali rivestimenti impediscono la formazione del film.

Ci auguriamo, ed è ragionevole pensarlo, che anche se non dovesse essere Cor-Ten il ponte verrà sottoposto ad un trattamento che eliminerà la ruggine e lo preserverà dal deterioramento. Vedremo, siamo fiduciosi.

QUANDO SARÀ PRONTO?

I lavori, salvo maltempo, saranno completati entro la fine di febbraio e l’apertura è prevista ai primi di marzo. Con tale opera saranno finalmente collegati i due tratti del lungomare di Milano Marittima finora realizzati.

ponte canalino milano marittima

Le assi del camminamento appena posate

La prossima settimana, inoltre, inizieranno il lavori del lungomare di Milano Marittima dalla X alla XIX traversa che si completeranno all’inizio del 2024. Al termine di questi si potrà percorrere la passeggiata dal Porto Canale fino alla fine di Milano Marittima.

Hanno ucciso Milano Marittima

Un semplice post e il re è nudo, anzi la regina, Milano Marittima, o meglio la cosiddetta regina, perché è decaduta e anche molto.

Un semplice post fotografico pubblicato domenica sui nostri social (puoi vederlo qui), visto da 90.000 persone, e si scopre la realtà di Milano Marittima, una realtà che va avanti da anni ormai e che non si vuole vedere. A qualcuno basta mettere una toppa col servizio propaganda, basta mettere in foto una bella valigia griffata in mezzo alla Rotonda e voilà, Milano Marittima, anzi MiMa, è a posto, tutto bene, benissimo, siamo sempre al top. Balle, fumo negli occhi.

milano marittima vuota di domenica viale gramsci

Viale Gramsci, Milano Marittima, domenica 5 febbraio ore 18.00

UNA NORMALE DOMENICA DI SOLE A MILANO MARITTIMA

Una domenica di sole, orario aperitivo, ed è il deserto. Ed è il deserto anche fra settimana, ed è il deserto come tante altre volte. Ma ecco che scattano commenti assurdi, colpa della crisi (ma non dite sempre che siamo la città dei ricchi?) colpa del freddo (evidentemente solo a Milano Marittima visto che altrove doveva essere molto caldo perché era pieno di gente) e si potrebbe continuare.

commenti milano marittima vuota

Solo alcuni dei messaggi che ci avete lasciato

A Milano Marittima abbiamo avuto fior di inverni gelidi, addirittura Pasque con la neve e, Milano Marittima, era viva più che mai, perché? Innanzitutto perché era un paese, non un ipermercato di abbigliamento stile Center Gross di Bologna, e lo dico io che appartengo ad una storica famiglia di negozianti di alta gamma e proprio nel settore abbigliamento. Ma quando un paese perde il 99% dei suoi residenti annuali, perde anche il 99% dei negozi di tutte le tipologie e logicamente muore, non può restare vivo per una ipotetica passeggiata della Domenica, ne di avere vita fra settimana, perché non credo che tutti i giorni ci sia la ressa di gente che deve comprare solo vestiti. È impressionante vedere quante attività aperte tutto l’anno, fossero fioristi, macellai, lattai, ferramenta, casalinghi, agenzie viaggi, elettricisti, bar, lavanderie, edicole, siano diventati tutti solo boutique di abbigliamento. E quindi cosa vieni a fare a Milano marittima? Non fosse per la presenza, utilissima, della farmacia Morgagni e di due banche che stimolano un certo via vai di gente, sarebbe il cimitero totale. Pensateci.

milano marittima vuota di domenica viale matteotti

Viale Matteotti ore 18.00

Possibile che uno entra a Milano Marittima e in Viale Matteotti trova solo la tabaccheria Sedioli all’Ottava Traversa, il Bar Riviera alla Quinta ed il minimarket della Quarta? Anni fa la sera nel tratto davanti ai campeggi c’erano anche le battone, ma per fortuna quei servizi sono durati poco. Ma lo sapete che negli anni ’80 era pieno di negozi aperti sulle traverse? Cervia è viva perché è rimasta un paese normale dove la gente ed i turisti possono vivere a 360 gradi. A Milano Marittima no, noi residenti per primi sappiamo che ci hanno privato del 99% dei servizi e comodità che avevamo e c’è chi vuole toglierne ancora come le poste o la stazione dei carabinieri. Hanno trasformato Milano Marittima in una periferia invernale ed in un casinificio estivo, e fatto alla meno peggio il pieno estivo col turismo sempre più di massa, qualche cazzata spacciata per evento e amen. Tanto ci pensa l’ufficio propaganda a pompare la facciata di comodo.

milano marittima vuota di domenica viale gramsci

Viale Gramsci e Rotonda Primo Maggio ore 18.00

Voglio gli eventi, ma quali? Posto che ogni evento porta in paese la gente che con l’evento fa il paio, l’evento è appunto un evento, quindi anche nel caso di grande riuscita il beneficio risulta limitato nel tempo ed è impensabile creare eventi a catena tutto l’anno come è stupido credere che solo certi eventi, come a Natale per esempio, anche se riescono bene possono essere salvifici.

QUELLO CHE QUESTO BLOG HA FATTO MA NESSUNO VI DICE

Qualcuno, qualche imbecille (si contano sulle dita di una mano), scrive che qui si fanno solo critiche e mai proposte. FALSO e adesso vi spiego il perché. A livello di blog, ma anche personalmente per altri canali, di proposte ne abbiamo fatte eccome negli anni. Per esempio nessuno vi dirà mai che è solo grazie al blog che il Woodpecker, il Vialetto degli Artisti, il ponte Bailey e i bunker tedeschi sono tornati in auge. Abbiamo anche proposto, visto che l’abbiamo trovato, di far tornare il trenino Santa Fe’ (quello che girava in pineta) a Milano Marittima dove è nato e di non lasciarlo marcire in una rotonda a Pietracuta (RN).

E comunque, cari imbecilli di turno, trovare soluzioni ai problemi cittadini spetta a chi il paese lo dirige e lo governa, perché sono lì pagati apposta. Chi ha la pretesa, l’arroganza, la presunzione o la speranza di dirigere una comunità deve prendersi la sua responsabilità non solo lo stipendio e le belle foto suo giornali. Fra l’altro abbiamo contezza di come da anni sia già tutto deciso, il resto è mero pro forma di facciata per salvare le apparenze. Non ricordo per esempio una sola occasione, e dico una sola, in cui sia stata raccolta ed esaudita la richiesta, non dico la lamentela, dei cittadini scaturita nelle riunioni dove si viene regolarmente messi solo davanti alle decisioni già prese e punto.

Il Conte Ottavio Ausiello Mazzi