parcheggio Archivi - Il blog di Cervia e Milano Marittima

Parcheggio Marittima

Tra un parcheggio e l’altro, a pagamento o ricavato dalla fantasia del turista, Milano Marittima si sta imbattendo in una problematica senza precedenti.

Pare proprio che arrivi a Milano Marittima un altro parcheggio a pagamento e pare che prenderà il posto di una struttura storica che è nella memoria di molti, o comunque in area adiacente, ovvero la Piscina Guidazzi (qui la sua storia) alla Seconda Traversa.

Del resto l’ossessione dei parcheggi ormai è arrivata a livelli paradossali, anzi, ad esigenze mai conosciute prima, quando Milano Marittima era pur sempre una località a vocazione turistica e frequentata. Il primo step fu il palazzone all’angolo fra Viale Ravenna e Viale Leopardi, ex Hotel Tritone, evidentemente considerato troppo distante dal centro del centro del cuore del salotto della località fashion..

Per il momento il sogno di fare un parcheggio sotto la fontana della Rotonda Primo Maggio è ancora lontano. Eppure, pubblico e privati, si sono messi di buzzo buono e come una bacchetta magica ecco che parecchie strutture hanno cambiato volto per diventare parking.

parcheggio contessa G

La villa della contessa G.

La più sconvolgente trasformazione, almeno per me, il giardino della villa della contessa G., rasato per ospitare le auto dei clienti di due hotel, la casa adibita a dormitorio del personale con stendini in evidenza, tutto decisamente glamour. Trasformato in parcheggio ad uso clienti lo storico Garage Europa alla Prima Traversa, dove mio padre teneva in inverno le sue auto storiche iscritte all’ASI. Parcheggio clienti in fieri alla ex Colonia Balducci davanti alla Colonia Varese.

Ma batte tutti, a livello dell’arte della arrangiarsi, la mia adorata chiesa Stella Maris.

parcheggio chiesa hotel miami

Per non fare figli e figliastri, con salomonica decisione, è proprio il caso di dirlo, il nostro campetto da calcio è stato diviso in due settori dalle transenne, una parte pro fedeli delle messe, l’altra pro clienti di un family della stessa traversa. L’hotel a fianco alla chiesa è diventato un dormitorio del personale di un famosissimo albergo storico.

stella maris

parcheggi alla stella maris

parcheggio

E poi dite che a Milano Marittima non ci si fa in 4 per l’accoglienza. Perché poi quando il parcheggio non lo trovi, te lo fai.

milano marittima cartello abbattuto

Un minuto di silenzio per il divieto di sosta abbattuto a favore della sosta

Parcheggi magari sulle aiuole davanti alle scuole Mazzini, dove difficilmente vedi multe sui cruscotti, oppure butti a terra la segnaletica stradale e amen.

parcheggio

Per qualche centimetro in più…

Quando non parcheggi con nonchalance da vero vip nei cortiletti interni dei condomini o case private e poi via al mare o al ristorante. Idem sulle strisce gialle tipo quelle per carico e scarico merci.

parcheggi selvaggi

Parcheggi selvaggi per…

…evitare le strisce blu

Un mio amico alcune sere fa ha fatto notare la cosa ad un gentile turista bolognese e si è sentito dire che: primo, sabato sera chi deve lavorare a Milano marittima? Secondo, la sua era un auto da 150 mila euro e ne aveva anche una in garage a Bologna da 250 mila, quindi aveva i soldi per pagare qualsiasi multa. Dulcis in fundo: che a lui si doveva rispetto essendo un professionista, mentre il mio amico doveva stare zitto essendo un operaio.

Su un punto però aveva pienamente ragione, lui e tanti altri come lui che ultimamente allignano in auto a Milano Marittima, specie di grossa cilindrata, sono dei grandi professionisti… Si, della cafonaggine!

P.S. Veramente sarebbe più giusta un’altra definizione, ma io sono un signore, un vero signore di Milano Marittima, ed eravamo tanti anni fa…

Il Conte Ottavio Ausiello Mazzi

L’erba del vicino è sempre più parcheggiabile

L’erba del vicino sarà anche quella più verde, ma potrebbe diventare anche quella più parcheggiabile.

Non facciamo in tempo a pubblicare l’ultimo articolo del Conte riguardo alla macchia verde scomparsa nell’area dove sorgerà il nuovo lungomare di Milano Marittima, che già ci arriva tra capa e collo l’ultima, ennesima, fantastica trovata cementizia.

Devo ammettere, quando un mio carissimo amico d’infanzia mi ha dato la notizia, per un attimo ho stentato a crederci, speravo di aver capito male. Invece no, è bastato andare sul posto per avere la conferma che, ahimè, avevo capito benissimo.

erba

Il parco adiacente al Circolo Tennis di Milano Marittima prima del tornado

Sicuramente vi ricorderete del tornado che il 10 Luglio 2019 ha colpito duramente Milano Marittima devastando, fra le tante cose, una buona fetta della nostra pineta. Forse non tutti, però, vi ricorderete che un luogo particolarmente colpito fu il Circolo Tennis in Via Jelenia Gora. Ma forse ancora in meno vi ricorderete che rimasero in piedi una decina di pini in quel parco (una fonte attendibile ci segnala che furono almeno 9).

Bene, io ora non vi suggerisco nulla, ma fate 2+2 e provate ad immaginare cosa sta, già in queste ore, sorgendo al posto di quel parco.

Prima di leggere la risposta guardate le foto e spremete le meningi, non è difficile…

erba

Nooo non sono villette, almeno non ancora, magari più avanti.

erba

Si! Giusto! Un bel parcheggio (è stato facile dai, era nel titolo) e le fonti ci dicono essere addirittura a pagamento!

L’equazione è stata questa: tornado butta giù i pini + quelli rimasti vengono abbattuti + l’erba viene tolta + il cemento viene steso = et voilà un nuovo parcheggio eccolo qua!

L’equazione invece doveva essere questa, a rigor di logica: tornado butta giù i pini + quelli rimasti vengono tutelati + altri ne vengono piantati = il verde è stato tutelato e tra 20 o 30 anni ci sarà di nuovo il bel parco nel quale potranno giocare e raccogliere funghi i bambini. Come facevo io da piccolo, del resto.

Ma no! Da noi appena si vede uno spiraglio libero si asfalta subito. Per poi cosa? Per fare un parcheggio in cui ci staranno si e no 50 macchine? Cosa risolviamo con 50 posti auto in più? In un luogo poi, abbastanza lontano dall’attuale fulcro turistico, il cosiddetto centro.

Arriveremo al punto che ad ogni tempesta noi cittadini dovremo correre con delle assi di legno sotto i pini per puntellarli e fare in modo che non cadano. Già mi ci vedo, io e il Conte, sdraiati con delle coperte sopra alle siepi per evitare che vengano divelte dai venti e che il giorno dopo ci salti fuori uno stallo blu.

Purtroppo è così, sono anni ormai che battagliamo. Cosa volete che vi dica, se non di guardare l’erba del vostro vicino con meno invidia; sarà anche quella più verde, ma potrebbe diventare anche quella più parcheggiabile!

Thomas Venturi