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Caffè Siesta, il caffè di Cervia

Tutti avrete bevuto almeno una volta il Caffè Siesta, ma forse non tutti siete a conoscenza che proviene dall’unica torrefazione cervese che sia mai esistita, vero?

La storia che vi raccontiamo oggi è perlopiù sconosciuta a chi non è del settore, e molti di voi probabilmente non immaginano che Cervia ha una propria torrefazione, la Torrefazione Caffè Siesta, che da più di 40 anni rifornisce bar, alberghi e ristoranti con le sue miscele realizzate con chicchi selezionati provenienti dai più svariati paesi del mondo.

caffè siesta castiglione di cervia ravenna

Siamo andati a scoprire la sua storia e ci siamo fatti raccontare direttamente dai torrefattori come avviene la produzione che ancora oggi è realizzata in modo completamente artigianale come si faceva una volta.

Ah, non dimentichiamoci un dettaglio non da poco ai giorni nostri: stiamo parlando di una piccola impresa a conduzione familiare che resiste e lotta ogni giorno contro la grande distribuzione.

LE ORIGINI DEL CAFFÈ DI CERVIA

Iniziamo questo viaggio dagli albori, ovvero quando nel 1982 il cervese Daniele Lucchi, all’età di 34 anni, riesce finalmente a coronare il sogno coltivato fin dall’adolescenza: fondare una sua torrefazione di caffè. Il suo principale obiettivo era quello di ricercare miscele di qualità che potessero essere gustate anche da chi, come sua mamma, aveva uno “stomaco delicato”. Con l’aiuto della figlia Simona, Daniele Lucchi, da più di quarant’anni, porta avanti la sua passione in un angolo remoto di Castiglione di Cervia.

Ad oggi la Torrefazione Caffè Siesta continua a produrre quelle miscele studiate e testate con meticolosità e grande impegno conservando da allora la stessa lavorazione semplice e naturale.

COME SI FA IL CAFFÈ

Immaginate di vedere una grande lavatrice dove sotto al cilindro rotante vi è posizionato un fuoco alimentato a gas. Davanti ad essa, pronto ad accogliere il caffè cotto, si trova un cestello con una griglia dove un’aspirazione ad aria permette al caffè di raffreddarsi in maniera spontanea grazie a delle pale meccaniche che muovono i chicchi di caffè.

torrefazione caffè siesta castiglione di cervia ravenna

Questa macchina si chiama tostatrice e a lei spetta, assieme al torrefattore, il ruolo più importante: trasformare le qualità di caffè grezzo nel caffè pronto per essere miscelato.

torrefazione caffè siesta castiglione di cervia

Ogni qualità di caffè lavorata nella Torrefazione Caffè Siesta è lavata e selezionata e viene tostata singolarmente per rispettarne i tempi di cottura. In un secondo momento, una volta che il caffè tostato si è raffreddato, viene mischiato per creare le varie miscele. Quando si parla di miscela di caffè, infatti, si intende l’unione di più qualità di caffè provenienti da piante coltivate in vari paesi del mondo.

IL CAFFÈ SIESTA È UNA REALTÀ CHE VI INVITIAMO A SCOPRIRE CON I VOSTRI OCCHI E… CON IL VOSTRO PALATO!

torrefazione caffè siesta castiglione di cervia ravenna daniele e simona lucchi

Simona e Daniele Lucchi nella sede del Caffè Siesta a Castiglione di Cervia

Non capita tutti i giorni di entrare in una vera torrefazione di caffè ed è facile immaginare che possiate essere curiosi di scoprire questa affascinante realtà del nostro territorio proprio come lo siamo stati noi, per questo motivo vi invitiamo ad andare a trovare Simona e Daniele a Castiglione di Cervia in Via Pozzetto 31, assaggiare il loro caffè e, perché no, portarvi a casa anche una confezione di vero caffè cervese.

Per orari di apertura e informazioni potete andare sul loro sito internet cliccando qui e non dimenticate di seguirli sui social Facebook e Instagram per scoprire tutti i segreti di uno dei prodotti italiani più amati al mondo.

Da Cervia a Ravenna in bicicletta

Da Cervia a Ravenna in bicicletta attraverso la pineta, la campagna e la splendida riserva naturale della Foce del Bevano.

In tanti fra residenti e turisti non hanno idea del meraviglioso territorio che si estende al di là delle nostre località e, per questo motivo, non hanno mai affrontato quella che viene chiamata la traversata da Cervia a Ravenna in bicicletta.

UN TERRITORIO QUASI INCONTAMINATO

Si, avete letto bene, tutta la parte di pineta e valli che si estendono fra Cervia e Ravenna sono quanto di più selvaggio si possa trovare in Emilia Romagna.

foce del bevano Ravenna

La Foce del Bevano. Foto: Fabrizio Zani

Non che la presenza dell’uomo non ci sia, ovvio, ma gli interventi sono esclusivamente mirati a preservare i luoghi apportando il minor impatto ambientale possibile. Per capire il livello di attenzione vi basti sapere che tutto il tratto costiero della Foce del Bevano è chiuso tutto l’anno da cancelli e recinzioni per preservare il delicato ecosistema e non farlo entrare a contatto diretto con l’uomo.

Da Cervia a Ravenna in bicicletta

Veduta su Ortazzo e Ortazzino

Altrettanto magnifiche sono le due valli retrostanti la foce, denominate Ortazzo e Ortazzino, che si possono visitare approfittando anche degli appositi capanni per il bird watching. La zona umida dell’Ortazzino è un’area salmastra contigua al litorale che alterna stagni, canneti, dune con vegetazione mediterranea e pinete costiere; la valle dell’Ortazzo, invece, è un’ampia valle d’acqua dolce originata dalla riconversione delle vecchie risaie. Entrambe le valli dipingono un quadro d’altri tempi dove la pineta arriva sull’acqua per cedere il posto ad un incantevole panorama animato da cigni, fenicotteri e anatre.

DA CERVIA A RAVENNA IN BICICLETTA

Il territorio è talmente vasto che è molto facile perdersi perché sono innumerevoli le deviazioni che si possono prendere. Di seguito vi spiegherò il tragitto, circa 40km tra andata e ritorno, che vi consiglio di fare la prima volta. Successivamente, quando sarete padroni dell’area, potrete spingervi nelle varie biforcazioni che vi faranno vedere scorci differenti sulle valli, sulle campagne e, ovviamente, della pineta fino ad arrivare anche al mare.

IL TRAGITTO IN DETTAGLIO

Partendo da Cervia (ma anche da Milano Marittima) attraversiamo tutta la pineta fino ad arrivare alla Via Nullo Baldini. A questo punto entriamo a Lido di Savio e percorriamo Viale Romagna approfittando della ciclabile sulla sinistra che ci accompagnerà fino a Via Bagnacavallo. Percorriamo la via per poche centinaia di metri e saliamo sul ponte del fiume Savio che ci troviamo a destra. Appena finito il ponte giriamo sulla strada sterrata a sinistra e la percorriamo fino al primo incrocio nel quale dobbiamo svoltare a destra in Via Canale Pergami (attenzione il cartello non c’è). Ora non dovremo fare altro che pedalare fino a Viale dei Lombardi. Lo attraversiamo continuando su Via Canale Pergami.

Da Cervia a Ravenna in bicicletta

Un campo nei pressi del Viale dei Lombardi

È a questo punto che iniziamo ad entrare nel meraviglioso territorio della riserva naturale Duna costiera ravennate e foce torrente Bevano. Percorriamo la via sterrata fino ad arrivare al centro visite Cubo Magico Bevanella dal quale, se guardate verso destra ai margini della pineta, spesso è possibile avvistare alcuni daini al pascolo. Passate sulla stradina che scende a sinistra dell’edificio e percorretela fino a quando non sale. A questo punto seguite l’unica via possibile, l’argine del Torrente Bevano che, con i suoi capanni da pesca, è uno dei luoghi dal quale si più godere di una delle viste più vaste su tutta l’area. Da qui, infatti, è possibile vedere i due grattacieli di Milano Marittima e più in lontananza il monte Titano, quello di San Marino.

Da Cervia a Ravenna in bicicletta

Le valli Ortazzo e Ortazzino con la pineta al limitare dell’acqua

Appena trovate il ponte sulla destra percorretelo fino in fondo e girate al primo e stretto viottolo sulla sinistra. Da questo punto avrete la vista migliore sulle valli Ortazzo e Ortazzino dove la pineta incontra l’acqua. Percorrete lo stretto ponte in legno, girate a sinistra e poi subito a destra senza proseguire lungo l’argine ma entrando in pineta. Ora dovete andare dritto per diversi chilometri attraverso la “divina foresta spessa e viva” citata da Dante. Già è proprio in questa porzione di pineta, quella nei pressi di Classe, che Dante passeggiava. Qui, sulla destra, troverete prima una torretta d’avvistamento e poco dopo, più nascosto, un capanno da bird watching con tanto di feritoie per macchine fotografiche e binocoli. Fate attenzione a quando arriverete davanti ad una sbarra di ferro perché qui è facile prendere vie completamente diverse: attraversatela continuando a puntare dritto a nord davanti a voi, mi raccomando!

Da Cervia a Ravenna in bicicletta

Una delle torrente per bird watching

Se avete fatto tutto come vi ho detto dovreste giungere ad uno slargo con un ponte: siete arrivati a Fosso Ghiaia. Attraversate il ponte, andate a sinistra e subito a destra passando una sbarra di ferro. Sempre dritto fino al prossimo ponte e poi ancora dritto per alcuni chilometri fino ad arrivare a lato di una casa isolata alla fine della pineta. Passate la sbarra, attraversate il ponte girando sulla ciclabile in ghiaia sulla destra. Percorretela fino a quando non arrivate ad un passaggio a livello. Oltrepassatelo e svoltate subito a destra nella ciclabile asfaltata. Finita la ciclabile arriverete in un centro abitato, svoltate a destra e continuate fino ad arrivare ad un incrocio dove potrete svoltare a destra o a sinistra: girate a sinistra fino ad arrivare davanti alla Basilica di Sant’Apollinare in Classe, il monumento più visitato di tutta l’Emilia Romagna. Adesso potete dire di essere arrivati a Ravenna! Buon rientro…

Guide Turistiche cercasi

Il blog Cervia e Milano Marittima e Riviera Experience sono alla ricerca di guide turistiche abilitate da formare per i Bunker Tour.

È partito con una serie di tutto esaurito il 2022 dei Bunker Tour organizzati dal blog Cervia e Milano Marittima e Riviera Experience, ed è iniziata in questi giorni la caccia alle guide turistiche per sostenere la fitta programmazione di tour che si terranno nel corso della stagione estiva ormai alle porte.

guide turistiche cercasi bunker tour

La partecipazione ai Bunker Tour è stata fino ad oggi superiore alle più rosee aspettative e per la stagione estiva è stato programmato un fitto calendario di uscite che si terranno ogni weekend da maggio fino alla fine di agosto. Se ci sarà richiesta, non è da escludere che proseguiranno senza sosta anche per tutto settembre e oltre. Ci sono già all’attivo tre guide turistiche certificate ma c’è bisogno di più forza lavoro per sostenere al meglio tutti e 4 i mesi della stagione estiva.

guide turistiche cervia bunker tour

Si ricercano nello specifico guide turistiche appassionate o esperte di Seconda Guerra Mondiale che, visto la specificità dell’argomento, dovranno comunque seguire un periodo di formazione. È un’occasione davvero unica per entrare a far parte del team Bunker Tour che da 8 anni è in constante crescita e ha portato migliaia di turisti in visita ai bunker tedeschi ancora presenti a Cervia e nell’area dell’ex aeroporto alleato di Milano Marittima.

Se sei una guida turistica e vuoi entrare a far parte del team Bunker Tour, invia la tua candidatura a info@riviera-experience.it.

Per avere più informazioni sul progetto Bunker Tour visita il sito ufficiale bunkertour.it.

Le regole da seguire in spiaggia a Milano Marittima

Un breve prontuario delle regole da seguire in spiaggia a Milano Marittima e Cervia nella prima estate Covid.

Nessuno se lo aspettava, perlomeno non così presto, ma è di ieri la notizia della riapertura delle spiagge il 18 Maggio, con almeno 12 giorni di anticipo rispetto alla data del 1 Giugno che era stata ipotizzata. Per dovere di cronaca, le spiagge non saranno le uniche attività riaperte, vi saranno ad esempio bar, ristoranti e parrucchieri ma è sulle spiagge che andremo a concentrarci in questo articolo.

Ce lo chiedevamo ormai da settimane: come staremo in spiaggia a Milano Marittima e Cervia? Finalmente c’è una risposta, una prima risposta, perché non è detto che le regole possano variare col passare dei giorni e delle settimane, anzi, sicuramente assisteremo a delle varianti nel corso dell’estate. Ma intanto andiamo ad analizzare quelle che sono le direttive odierne, ovvero quelle in vigore dal 18 Maggio per chi vorrà andare al mare.

LE REGOLE DA RISPETTARE IN SPIAGGIA: NO HAPPY HOUR E ASSEMBRAMENTI

E’ bene precisare che, c’era da immaginarselo, saranno vietati gli happy hour e tutte le forme di assembramento musicali e non. Ma andiamo alla questione più importante, ovvero le distanze da mantenere tra chi prende il sole o semplicemente si fa una camminata in riva al mare. Come per quando si va a fare la spesa, per accedere allo stabilimento balneare si dovrà mantenere la distanza di almeno un metro con percorsi differenziati per chi dovrà entrare o uscire. Va da sé  che, in caso di alto afflusso, i bagni potranno rendere obbligatoria la prenotazione attraverso il sito internet o una App. Il personale dovrà essere munito di ogni dispositivo atto a contenere il contagio, come mascherine, guanti e disinfettanti; proprio quesi ultimi andranno utilizzati più volte al giorno in ogni area comune come docce e bagni.

Veniamo alla parte più “importante” se così si può dire, il distanziamento tra gli ombrelloni. In spiaggia gli ombrelloni andranno posizionati in modo da avere una superficie di almeno 12 metri quadrati, basteranno invece 1,5 metri tra i singoli lettini o teli da mare appoggiati a terra. Come per tutti gli altri luoghi pubblici vale la regola di indossare sempre la mascherina laddove ci sia un certo numero di persone e non si riesca a garantire il famoso metro. Ovviamente chi andrà al mare con famiglia al seguito potrà stare entro questi limiti e varrà la responsabilità individuale.

Insomma, alla fine non ci saranno cabinotti in plexiglass a proteggerci, per fortuna oseremmo dire, ma delle semplice regole di distanziamento sociale. Siete pronti a prendere finalmente il sole? Cosa ne pensate di queste prime norme? Fatecelo sapere nei commenti!

Per conoscere tutto quello che c’è da sapere sul Coronavirus nel comune di Cervia, anche in diverse lingue, ti invitiamo a consultare la pagina del Comune (qui)

Se vuoi conoscere cosa succede a Cervia e Milano Marittima e rimanere aggiornato sulle notizie, visita la nostra sezione dedicata all’Attualità (qui)

Cassiopea Mediterranea

Una Cassiopea Mediterranea a Ravenna

Cassiopea Mediterranea. Foto: Matteo Casadei

È stato fotografato in questi giorni a Ravenna, a circa cento metri dalla riva, uno splendido esemplare di Cassiopea Mediterranea (Cothylorhiza tuberculata). Questa medusa è tanto grande e affascinante quanto completamente innocua, infatti soltanto i soggetti più sensibili possono avvertire un piccolo pizzicore quando vengono a contatto dei tentacoli. Questo tipo di medusa si può trovare sia nel Mar Mediterraneo che in quello Adriatico, in particolare nel periodo che va da Ottobre a Maggio. Il nostro consiglio è quello di non toccarle nonostante siano innocue e di non prenderle con i retini e lasciarle sulla spiaggia perché, forse non tutti lo sanno, è un reato perseguibile penalmente.

Se hai visto una Cassiopea Mediterranea in mare e l’hai fotografata, inviaci il tuo scatto, lo aggiungeremo a questo articolo!