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Le regole da seguire in spiaggia a Milano Marittima

Un breve prontuario delle regole da seguire in spiaggia a Milano Marittima e Cervia nella prima estate Covid.

Nessuno se lo aspettava, perlomeno non così presto, ma è di ieri la notizia della riapertura delle spiagge il 18 Maggio, con almeno 12 giorni di anticipo rispetto alla data del 1 Giugno che era stata ipotizzata. Per dovere di cronaca, le spiagge non saranno le uniche attività riaperte, vi saranno ad esempio bar, ristoranti e parrucchieri ma è sulle spiagge che andremo a concentrarci in questo articolo.

Ce lo chiedevamo ormai da settimane: come staremo in spiaggia a Milano Marittima e Cervia? Finalmente c’è una risposta, una prima risposta, perché non è detto che le regole possano variare col passare dei giorni e delle settimane, anzi, sicuramente assisteremo a delle varianti nel corso dell’estate. Ma intanto andiamo ad analizzare quelle che sono le direttive odierne, ovvero quelle in vigore dal 18 Maggio per chi vorrà andare al mare.

LE REGOLE DA RISPETTARE IN SPIAGGIA: NO HAPPY HOUR E ASSEMBRAMENTI

E’ bene precisare che, c’era da immaginarselo, saranno vietati gli happy hour e tutte le forme di assembramento musicali e non. Ma andiamo alla questione più importante, ovvero le distanze da mantenere tra chi prende il sole o semplicemente si fa una camminata in riva al mare. Come per quando si va a fare la spesa, per accedere allo stabilimento balneare si dovrà mantenere la distanza di almeno un metro con percorsi differenziati per chi dovrà entrare o uscire. Va da sé  che, in caso di alto afflusso, i bagni potranno rendere obbligatoria la prenotazione attraverso il sito internet o una App. Il personale dovrà essere munito di ogni dispositivo atto a contenere il contagio, come mascherine, guanti e disinfettanti; proprio quesi ultimi andranno utilizzati più volte al giorno in ogni area comune come docce e bagni.

Veniamo alla parte più “importante” se così si può dire, il distanziamento tra gli ombrelloni. In spiaggia gli ombrelloni andranno posizionati in modo da avere una superficie di almeno 12 metri quadrati, basteranno invece 1,5 metri tra i singoli lettini o teli da mare appoggiati a terra. Come per tutti gli altri luoghi pubblici vale la regola di indossare sempre la mascherina laddove ci sia un certo numero di persone e non si riesca a garantire il famoso metro. Ovviamente chi andrà al mare con famiglia al seguito potrà stare entro questi limiti e varrà la responsabilità individuale.

Insomma, alla fine non ci saranno cabinotti in plexiglass a proteggerci, per fortuna oseremmo dire, ma delle semplice regole di distanziamento sociale. Siete pronti a prendere finalmente il sole? Cosa ne pensate di queste prime norme? Fatecelo sapere nei commenti!

Per conoscere tutto quello che c’è da sapere sul Coronavirus nel comune di Cervia, anche in diverse lingue, ti invitiamo a consultare la pagina del Comune (qui)

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In spiaggia col Coronavirus, la soluzione?

Come trascorreremo le vacanze in spiaggia col Coronavirus? Un’azienda modenese ha immaginato una soluzione che non sappiamo se sarà fattibile.

Con la stagione estiva alle porte e con lo spettro sempre più concreto che questo Coronavirus ce lo porteremo dietro ancora per molto tempo, bisogna iniziare fin da subito a pensare ad un piano per salvare il salvabile.

Un’idea interessante è stata lanciata da un’azienda modenese, la Nuova Neon Group 2, che ha provato ad immaginare come sarà il ritorno sotto l’ombrellone.

in spiaggia col coronavirus

L’azienda ha progettato, su una ipotetica spiaggia della riviera romagnola, dei box trasparenti in plexiglass e profili di alluminio con un’apertura laterale in grado di garantire il massimo dell’isolamento.

in spiaggia col coronavirus

in spiaggia col coronavirus 1

Non sappiamo se questa idea verrà effettivamente presa in considerazione dai nostri bagnini perché forse potrebbe bastare mantenere una certa distanza tra i lettini a fronte di una spesa probabilmente non economica come l’installazione di tali strutture. Voi cosa ne pensate, vi piace questa soluzione?

Certamente una soluzione andrà cercata e trovata con la speranza che si ricorra prima di tutto al buonsenso.

EDIT GENNAIO 2021: riprendiamo in mano questo post per aggiornarlo dopo un’estate che ha visto tante persone accalcarsi in spiaggia: uno spettacolo davvero indecente se pensiamo a tutti i morti che abbiamo avuto in tutto il 2020.

Certamente il diritto al lavoro deve essere salvaguardato ma allo stesso modo potevano essere messi in campo controlli più stringenti ed efficaci: siamo passati dal liberi tutti e andiamo pure in spiaggia coL Coronavirus ad essere reclusi per i mesi autunnali e invernali.

Ci auguriamo che per la stagione estiva 2021 ci saranno i vaccini, il buonsenso e il rispetto delle regole.

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