Per anni si è cercato di nascondere il problema della movida a Milano Marittima ma in questi giorni tutti i nodi stanno venendo al pettine.
Adesso saranno contenti. Chi? Tutti quelli che da 20 anni ad oggi hanno chiuso gli occhi sulla escalation di degrado e violenza a Milano Marittima e, non contenti, hanno fatto di tutto per mettere il bavaglio a chi invece cercava di far notare che iniziava un cancro e che questo cancro andava amputato, non lasciato espandere. Quelli del non dite nulla, perché altrimenti è parlare male di Milano Marittima. Certo, dire la verità è parlare male, nelle zone vige la mentalità omertosa, però. Altro che acqua di Milano Marittima o profumo di Cervia, da 20 anni si respira profumo di omertà diffusa, salvo svegliarsi tutti e tutti in una volta quando non si può più metterci la pezza o la censura.
Come in tanti altri articoli, la prima cosa è un abbraccio solidale ai carabinieri feriti anche nell’ultimo weekend come riporta il Carlino di oggi 8.6.2021. A chi chiede dove sono e cosa fanno i carabinieri la risposta è qui, vanno all’ospedale per fare il proprio lavoro. Il lavoro delle famiglie, invece, cari nonni e genitori, sarebbe educare i ragazzi, ma dal 1968 in poi, complici certe mentalità, avete smesso ed oggi vediamo i risultati.
Il prefetto Caterino, sempre sul Carlino di oggi, col suo appello alle famiglie ha assolutamente centrato il problema. Tutto nasce dal fatto che questi ragazzi non ricevono più dalle famiglie regole, disciplina, valori morali e di rispetto. Ricevono solo soldi, cellulari, vizietti, giustificazione e protezione.
Oggi, leggo sul Corriere, c’è una raccolta firme dei residenti per arginare il Far West. Appunto. fintanto che il bordello molesto si scaricava nei rientri dei ragazzi per viali, traverse, case e hotel fra le 3 e le 7 del mattino, praticamente nessuno ci ha mai tutelati. Subite e state zitti, vecchi rincoglioniti o classisti nostalgici del turismo normale. Adesso che il bordello scoppia in centro, allora scatta il problema, tutti ne parlano, e leggi sul Carlino di oggi che la località va tutelata. Grazie! E prima no? Io non dormo tutta estate da 20 anni perché ho il bordello anche degli hotel vicini, dove per farli smettere non servirebbe un ordinanza del Comune ma solo qualche gestore serio. Adesso hanno capito che era solo una questione di oggi a me domani a te.
Adesso finalmente leggo sul Carlino “Noi negozianti abbiamo paura”. Figurati i negozianti come i miei genitori che hanno chiuso definitivamente la loro attività (leggi qui la storia) perché tutta la vecchia clientela scappava già 10 anni fa e chiedeva perché si lasciava avanzare questo degrado.
A questo turismo, non certo alle famiglie normali, si riferiva Il Giornale del 1 Agosto 2019 qualificando Milano Marittima capoluogo nazional popolare del divertimentificio di massa e del peggiore proletariato vacanziero. Se penso che sul Carlino del 9 Settembre 2008 il primo allarme lo aveva dato Luca Goldoni… Ovviamente ignorato, anzi, addirittura sbeffeggiato! Adesso leggi sul Corriere di oggi di ben 12, ripeto, 12 risse in una sola notte e penso quando mi dicevano che ero io che dovevo andarmene da Milano Marittima perché non capivo nulla del nuovo turismo giovanile. Eccolo qui, e sicuramente vi piace.
Oggi leggo sul Corriere che questo mina la reputazione di quella che un tempo era conosciuta come località vip. No cari miei, eravamo una località signorile e normale. Proprio da quando è partito il baraccone dei vip, o sedicenti tali, è iniziato il degrado. Siamo lontani anni luce e sappiamo chi ringraziare, da altri ricordi, come quando i cervesi stessi non si sentivano all’altezza di sconfinare e lo facevano col vestito buono, un gelato e via.
Lontani anni luce dai ricordi di Vittorio Zucconi sul Venerdì di Repubblica del 28.7.2017 quando dice che poter venire a Milano Marittima era un traguardo sociale dopo una marcia mistica, arrivavano solo i fortunati, la casta, altro che i gruppi di addio al celibato/nubilato e baracconato vario che a pochi euro vanno ormai anche nei 4 stelle.
Anni luce dalla Milano Marittima bella ed impossibile dei ricordi del Console Touring Club su La Voce del 3.9.2012, pensavano di non essere mai abbastanza eleganti per frequentare i suoi viali. Adesso sembra l’ora d’aria della galera alla rovescia, la gente perbene che sta in casa, i delinquenti a fare il comodo loro e a menare pure i carabinieri fino all’alba.
P.S. C’è anche qualche operatore di Milano Marittima che nonostante tutto ha ancora il coraggio di scendere dalle nuvole e chiedere cosa sia successo perché non ha sentito nulla dei recenti disordini…
Il Conte Ottavio Ausiello-Mazzi