Il rilancio della discoteca Pineta risuona in questi giorni ma sembra l’ennesimo di una infinita lanciostory di Milano Marittima.
Novembre 2022, riapre la discoteca Pineta, leggo l’intervista di presentazione della nuova direttrice (alla quale en passant auguro tanta fortuna) e… mi pare di rileggere la stessa intervista rilasciata anni fa da un altro direttore del locale, e di rileggere, in generale, gli stessi concetti e le stesse parole chiave di tante altre interviste su Milano marittima e del suo “rilancio”.
IL RILANCIO DEL PINETA DI MILANO MARITTIMA
Sul Carlino del 16 novembre 2022 (qui l’articolo) leggiamo che la neo direttrice parla del piano di rilancio del locale “ecco come lo rilancerò, tornerà ad essere il regno del divertimento in Riviera” (…) “cura del fashion, i vip molti sono amici mi hanno detto che verranno” e si fanno i nomi del gieffino Luca Onestini (numero 273 nella classifica degli influencer italiani) e di Costantino Vitagliano (sti cazzi, anzi sticasting, hai detto poco?).
Sul Carlino dell’11 marzo 2019 l’intervista al neo direttore recitava pari pari “Pineta pronto a nuove sfide” (…) “torni ad essere punto di riferimento per Milano Marittima e per tutta la Riviera, è un brand di caratura internazionale”.
La nuova fashion direttrice parla del Pineta come di una casa e famiglia. Quanto a me posso dire che forse sono l’unico della mia generazione di marmilanesi (sono del 1974) che possa vantare una frequentazione del locale già con mia nonna (nata 1909) e con mio padre Giuseppe Ausiello (1945-2022), orchestrale in varie formazioni allora abbastanza note, come quella di Fony Garofalo e Tonino D’Ischia, tralasciando amici come i Ricchi e Poveri o Franco Califano.
Ma era un night club, altri professionisti, altro target di clienti. Nulla a che spartire, neanche il nome: La Pineta e non Il Pineta, come testimoniato anche nel retro di una mia cartolina…
…o in questa bellissima foto d’epoca.
MILANO MARITTIMA È IN UN VORTICE DI RILANCIO CONTINUO
Che palle, e non quelle del mio stemma 9 volte secolare, sta parola “rilancio”, che fa più bisca che glamour. Perché Milano Marittima è un disco rotto pure qui. Sulla Voce del 27 dicembre 2012 l’attuale sindaco di Ravenna proclamava “Milano Marittima la rilancio con la moda”, ideona ripresa anni dopo da altri imprenditori e politici, vedi Corriere del 24 settembre 2018 che recitava “Un festival della moda per rilanciare Milano Marittima”. Ancora la politica sul Corriere del 15 maggio 2019 “Progetto Cervia, un consorzio per il rilancio di Milano Marittima”. Rilancio variamente interpretato anche da altri, come l’apertura di nuove pizzerie che appariva sul Corriere del 5 novembre 2018 “per Milano Marittima questo potrebbe essere il locale del rilancio” oppure family hotel “la ricetta per il rilancio, hotel a misura di bambino” compariva sul Corriere del 3 novembre 2018.
Insomma, tutti rilanciano ma purtroppo nessuno raddoppia, e la mia povera Milano Marittima, regno del verde, dell’educazione, della bellezza e soprattutto dello stile, non della moda, continua a soffrire.
Il Conte Ottavio Ausiello Mazzi