Si parla tanto a sproposito dei calciatori a Milano Marittima, ma nessuno ricorda due storiche partite che altrove hanno addirittura ispirato film leggendari.

Quante volte ho sentito, e purtroppo sento ancora, che “Milano Marittima l’hanno fatta i calciatori”, una cazzata colossale che è frutto di quel deleterio bombardamento mediatico distorto che ha ammorbato non poco la storia e l’immagine della mia Milano Marittima negli ultimi anni. Calciatori famosi, a Milano Marittima, ne venivano da molto prima, e che nomi! Uno fra tutti, che veniva in un hotel dietro casa mia, Antonio Valentin Angelillo, e scusate se è poco.

IL DERBY CON FINALE A SORPRESA

Sono passati 40 anni da quella partita di fine Agosto 1984 che vi ho raccontato in un vecchio articolo intitolato La Perla VS Sporting 1-1, dove parlavo della partita fra i camerieri delle mitiche gelaterie che si sfidarono a calcio occupando, con un blitz in piena notte, il campo di Villamarina di Cesenatico con l’arrivo poi anche dei Carabinieri. Un derby singolare, forse non il primo, ma neanche l’ultimo, io ricordo quello in particolare perché nel 1984 mio padre aveva la boutique di fianco allo Sporting e difronte alla Perla e quei ragazzi li conoscevo tutti.

Un episodio che ricorda solo chi c’era e nessun altro perché, come al solito, quando non è una storia da mettere a rendita, com’è ormai loro costume, ai cervesi non importa, non se ne parla, chi se ne frega, eppure su una storia così ci hanno fatto uno dei film più famosi di tutti i tempi, anzi 4 film, ma “Fuga per la vittoria” è l’unico dei 4 che conoscono davvero tutti.

Ispirato ad una vicenda del 1942, detta “La partita della morte” dove anche lì in realtà non si verificò nessun episodio della leggenda diffusa, niente soldati armati, niente minacce ai giocatori, niente rappresaglie dopo la sconfitta, niente.

LA CHICCA STORICA CHE NESSUNO CONOSCE

Lo Stadio dei Pini di Milano Marittima (oggi Germano Todoli) ospitò due partite fra i rappresentanti locali e i soldati della Wehrmacht. La partita dell’agosto 1943 vide i soldati tedeschi di Germania perdere addirittura due a zero. La successiva partita del gennaio 1944 vide i soldati tedeschi di Cecoslovacchia pareggiare con la rappresentanza locale giallo blu.

Visto che, come detto poc’anzi, a Cervia la storia interessa solo se spendibile a livello turistico-commerciale per mettere su uno dei soliti baracconi, si potrebbe incentivare un trofeo dell’amicizia fra i popoli (negli ultimi anni di globalizzazione questo argomento va molto forte) organizzando un torneo calcistico che porterebbe ulteriori presenze e speriamo relativi fatturati.

Il Conte Ottavio Ausiello Mazzi