Il blog di Cervia e Milano Marittima

Il verde a Milano Marittima è in costante diminuzione e dare dei numeri senza interpretarli può essere molto fuorviante.

Parafrasando il film del 1985 “Chi più spende più guadagna”, nella Milano Marittima 2024 potremmo dire che più segano pini e si cementificia più aumenta il patrimonio verde. E comunque non è affatto una questione di numeri, ma come ho già scritto e come capisce chiunque sia capace di una semplice riflessione, è una questione di prospettiva. Potrei tirare in ballo anche la famosa statistica dei polli.

IL GIOCO DEI NUMERI A MILANO MARITTIMA

Se a Cervia abbiamo 100 pini e a Milano Marittima ne abbiamo 200, logicamente abbiamo 300 pini totali. Ma se poi a Milano Marittima sego tutti i 200 pini e poi ne rimpianto 200 a Cervia, ovviamente il conto dei 300 pini totali sul territorio torna perfettamente, ma anche un imbecille capisce che i 300 pini li ha tutti Cervia e Milano Marittima nessuno, con totale stravolgimento del suo paesaggio, fra l’altro la sua caratteristica primaria che la rendeva una località unica in Italia e non solo in Riviera romagnola. Quindi, leggere certi articoli sull’aumento del nostro verde cittadino, apparsi nei giorni scorsi su siti istituzionali e stampa locale, lascia davvero stupefatti.

censimento del verde pubblico milano marittima 2024

REALTÀ CONTRO PROPAGANDA

Frasi tipo “incremento di 766 unità rispetto al quinquennio precedente” (cioè al quinquennio 2019/2023 in questione) quando a Milano Marittima sentiamo tutti motoseghe pubbliche e private ogni giorno per ore e ore, francamente ci si sente presi per i fondelli, a maggior ragione vedendo passare di continuo camion pieni di tronchi e rami che, come notano tanti, non sembra avessero né problemi di età né di altro.

abbattimento verde milano marittima camion

Non parliamo poi di frasi tipo “tangibile dimostrazione dell’impegno a tutelare ed incrementare il verde nonostante eventi meteo estremi e mille difficoltà”. Questo poteva essere semmai credibile anni fa quando esisteva la norma secondo cui tolto un pino, ed era difficilissimo farlo, bisognava poi ripiantarne 3, poi sono diventati 2, poi… nessuno! Anzi, si vuole addirittura scegliere nuove tipologie arboree che saranno un nuovo modo di stravolgere Milano Marittima (dopo averne stravolto tutto il resto).

Come si può scrivere di “continuare a credere e investire nella crescita di spazi verdi”, quando basta girare per Milano Marittima per vedere benissimo il contrario? E chi ha dubbi può sempre guardare le foto aeree di Milano Marittima degli anni passati, anche recenti, dove anche un occhio non esperto può notare come siano spariti interi lotti, intere strade sono state pelate tanto che ormai tolti Viale dei Pini e Viale Leopardi non esiste più una strada ombreggiata, specialmente d’estate. Ed eravamo famosi per i nostri “viali tunnel di verde”, che non solo fornivano refrigerio ma tanti altri benefici in termini di temperatura cittadina e umidità.

canalino Milano marittima
Un tipico tunnel di pini sul Canalino a Milano Marittima

Tanto per restare in ambito proverbiale, insomma si potrebbe riassumere il pippone propagandistico col famoso detto antico “Dimmi di cosa ti vanti e ti dirò di cosa manchi”.

Il Conte Ottavio Ausiello Mazzi

Una risposta

  1. Si candidi davvero, lei ha davvero a cuore la località ed il patrimonio che rappresenta (che poi, se qualcuno fosse un minimo lungimirante, è anche il futuro della località). Buona serata.

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