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Milano Marittima cambio destinazione

La Colonia Montecatini di Milano Marittima diventerà una super struttura o finirà tutto a tarallucci e vino come sempre?

Una sbarra, una semplice sbarra di plastica, più che un dentro ed un fuori a me personalmente segna un prima ed un dopo in quel lussureggiante giardino della contessa G. simile a tanti altri delle vecchie ville di Milano Marittima.

milano marittima cambio destinazione

Oggi è destinato a mero parcheggio di hotel e magari la villa stessa sarà destinata come tante altre, anche più prestigiose ed in vendita a prezzi da Montecarlo, a pernottamento del personale di servizio.

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Ma di cosa stupirsi, ormai, in una città che vede i suoi stessi monumenti identitari diventare bar e ristoranti, come i Magazzini del Sale e la storica pescheria, e con il canale porto ridotto ad un muraglione di cemento.

LA COLONIA MONTECATINI IN VENDITA

Un altro impatto visivo sono i cartelli vendesi alla Colonia Montecatini, come se ne vedono davanti agli appartamenti, e del resto la linea è quella.

Milano Marittima cambio destinazione colonia montecatini

La Colonia Montecatini in vendita

Ghiotto boccone neanche tanto caro, si vocifera di circa 25 milioni di euro, in una città che vede prezzi poco sotto o poco sopra alla milionata per singoli appartamenti neanche granché come tipologia e metratura. Da esperti del settore poi, pare che la immobiliare in carico sia molto speculativa, in linea quindi con l’andazzo degli ultimi 20 anni di Milano Marittima Bauhaus.

La memoria personale della Colonia Montecatini torna a quel mercoledì 10 Settembre del 2014, quando per 4 ore la troupe di RAI Storia, appoggiandosi al nostro blog con una gentilezza e simpatia pari alla grande professionalità, ha girato la seconda parte (qui il resoconto di quell’esperienza) di un servizio sulla colonia dopo la prima parte al Woodpecker del giorno avanti.

colonia montecatini milano marittima

La cappella interna della Colonia Montecatini

Più addietro ho altri ricordi più personali della mia Milano Marittima, vissuta davvero a 360 gradi, dalla decorazione commovente del tabernacolo della cappella interna, alla memoria del mio maestro di tennis Paolo Cortesi, che faceva lezioni nei vasti saloni durante gli inverni in cui al circolo non c’erano ancora i campi coperti disponibili.

colonia montecatini hotel 4 stelle

Per la storia, già nel 2012 la Montecatini era data come imminente e nuovo grande hotel con spa 4 stelle, come da reportage del Carlino del 26 Giugno 2012. Progettone poi abortito come quello dell’hotel 5 stelle con centri benessere vip alla colonia dei Camilliani (qui il nostro articolo sul progetto del 2021) annunciato dal Corriere del 15 Luglio 2013.

STRANE SCELTE A MILANO MARITTIMA

Viene quasi da ridere se si pensa che invece di potenziare le Terme di Cervia a livello annuale, con evidente beneficio turistico, e già negli anni ’60 presentate addirittura come le più moderne d’Europa, ci si abbandona a questi miraggi. Un boccone ghiotto la Monopoli, costruita dal fascismo, con l’allora podestà Bedeschi che nei suoi atti ribadiva in maniera quasi ossessiva di costruire senza abbattere neanche un pino in più dello stretto necessario. Davvero un altro mondo, davvero un’altra visione dell’architettura e della bellezza.

Sarà la volta buona per riattare la Monopoli in appartamenti o in un grande albergo multifunzionale? Quando vedi hotel storici e blasonati di Milano Marittima, che da 4 stelle con fior di clientela della grande borghesia e nobiltà internazionale, essersi abbassati a family hotel per famiglie iperproletarie e caciarone, c’è da aspettarsi di tutto, ormai, la strada è quella.

Il Conte Ottavio Ausiello Mazzi

Future Colonie (Seconda Parte)

In questa seconda parte di Future Colonie il Conte fa notare come tutti i progetti legati a Milano Marittima finiscano sempre e solo in appartamenti.

Continua da: Future Colonie (Prima Parte)

Con buona pace dei proprietari di castelli, anche storici, come per esempio mio cugino il marchese Ligresti Tenerelli a Colloredo, un grande articolo del Sole 24 Ore del 9 Gennaio 2010 notava che i nuovi ricchi snobbano ormai le dimore di lusso storiche per nuovi attici ed appartamenti e l’esame comprendeva la notizia che l’asta dell’agenzia del Demanio, che nel 2009 si chiuse con l’offerta più alta in assoluto, riguardava un lotto di 2.950mq proprio a Milano Marittima, dove c’era un acquascivolo e dove erano consentiti interventi di nuova costruzione, anche residenziale.

Future Colonie (Seconda Parte)

La Colonia Montecatini interessata dal progetto Città delle Colonie

Aggiudicato con un rialzo del 32%, il bene situato sul lungomare di Milano Marittima era occupato fino al 31 ottobre 2010 e poi… e poi oggi 2021 stanno finendo di costruire le palazzine. Non più anche residenziale, ma solo residenziale. Come avviene ormai di regola a Milano Marittima da tanto tempo. Ci hanno fatto balenare tanti progetti per Milano Marittima, ma poi si finiva e si finisce sempre solo nel fare appartamenti. Ecco un altro motivo per cui il piano colonie a Milano Marittima non è mai decollato. Se non si finisce in appartamenti non interessa.

IL PIANO UNITARIO DELLA CITTÀ DELLE COLONIE

Già nella prima parte vi ho ampiamente spiegato quanti personaggi importanti volevano investire nelle colonie di Milano marittima negli anni ’80. Sempre il Sole 24 Ore del 18 Gennaio 2012 accennava alla vendita della Colonia Varese per aiutare le casse della regione e anche “Cervia il giornale della città” dell’Aprile 2013, dando conto del Piano Unitario della Città delle Colonie, scriveva che ben 25 colonie su 33 della zona, da Milano Marittima a Tagliata, erano interessate al progetto di rinnovamento.

Scriveva testualmente “Il fatto che nonostante il periodo di difficoltà economica ci sia interesse da parte dei privati proprietari delle aree inserite nel Piano della Città delle Colonie a formulare proposte, consente ragionevolmente di presumere che si possa intervenire entro breve alla riqualificazione delle aree”. Sono passati quasi 10 anni, non si è visto nulla. Solo una mostra ai Magazzini del Sale fatta di progetti bellissimi, in alcuni casi, e soprattutto per Pinarella.

Il piano Per la Città delle Colonie era stato approvato dal Comune il 16 Settembre 2008 ed in tale ambito era prevista la cessione del 25% di ogni superficie territoriale interessata al Comune per essere destinata ad uso pubblico. Due o più piani urbanistici approvati, uno dei quali per la Colonia Balducci in Viale Matteotti e poi… e poi niente. Sono state invece fior di aree pubbliche ad essere cedute dal Comune per farci appartamenti privati, cioè è stato fatto il contrario.

Basta l’esempio dei vari lotti di pineta, tanta pineta, fra Matteotti e Due giugno fra la 14a traversa e la 16a traversa, tutti cementificati, tranne uno tuttora in vendita ma col prezzo che viene continuamente ribassato ad ogni proposta così che andrà via finalmente per una penna ed una cannetta…

LA PROPOSTA DEL CONTE

E dire che io proposi per esempio una cosa utile e fattibilissima, convertire la Colonia Montecatini in Centro Congressi di Milano Marittima, ma mi risero in faccia durante la riunione. Un personaggio altolocato mi disse pure che io di queste cose non capivo nulla.

Per fortuna che ne capiva lui e soci e infatti vediamo come siamo ancora messi nel 2021, dopo oltre 15 anni dai fatti…

Il Conte Ottavio Ausiello-Mazzi

 

Se sei un fan del nostro Conte, leggi tutti i suoi articoli qui

 

Ciak si gira al Woodpecker

Il blog Cervia e Milano Marittima collabora con la Rai nella realizzazione del documentario sulla Colonia Montecatini e il Woodpecker.

In memoria di Giuseppe Ausiello che suonò all’inaugurazione del Woodpecker nel 1968 e partecipò con entusiasmo alle riprese del documentario.

Si sono concluse mercoledì sera, 10 Settembre 2014, le riprese Rai al Woodpecker e alla Colonia Montecatini (ex Monopoli di Stato). Una collaborazione molto piacevole nata più di un mese fa, quando siamo stati contattati dalla regista Marzia Marzolla che stava raccogliendo materiale per un documentario sui luoghi oggi abbandonati ma che un tempo erano simbolo di giovialità e divertimento.

Woodpecker thomas venturi

L’intervista a Thomas venturi durante il programma

In questo mese e mezzo abbiamo passato alla Rai tutte le nostre foto e informazioni raccolte negli anni e abbiamo iniziato a contattare tutte quelle persone che potevano raccontare la loro esperienza in questi due luoghi da sogno. Non è stato facile perché sono passati molti anni, ma il lavoro ha dato i suoi frutti.

LE RIPRESE AL WOODPECKER ALLA COLONIA MONTECATINI

woodpecker

I coniugi Ausiello-Mazzi intervistati dalla RAI sotto alla cupola del Woodpecker

I giorni delle riprese sono stati due, il primo al Woodpecker, con una splendida intervista ai coniugi Ausiello-Mazzi. Il secondo giorno lo abbiamo passato dentro alla Colonia Montecatini dove la pioggia ci ha risparmiati giusto il tempo delle riprese. In particolare questa giornata è stata molto interessante perché abbiamo avuto la possibilità di esplorare la struttura in ogni suo angolo riuscendo ad integrare le nostre ricerche.

colonia montecatini

Le riprese dentro alla Colonia Montecatini

GLI SVILUPPI DOPO LA COLLABORAZIONE CON LA RAI

Siamo molto felici che dopo le nostre ricerche e il documentario si sia tornati a parlare del Woodpecker e che finalmente ci sia da parte del Comune la volontà di riportare a nuova vita questa splendida struttura.

Aggiornamento 2023: A seguito di un bando il Woodpecker è attualmente in fase di restauro e l’apertura è prevista nel corso del 2023. Ne parliamo in dettaglio nell’articolo che potete raggiungere seguendo questo link. Essendo passati molti anni dalla messa in onda, il documentario non è più visibile sul sito della Rai.

Torre della Colonia Montecatini: tra mito e realtà

torre colonia montecatini milano marittimaPuò capitare che una leggenda o una diceria popolare finisca per diventare talmente credibile da finire sui libri. Ne è un esempio concreto la storia che riguarda il crollo della torre di 55 metri della Colonia Montecatini in Viale Matteotti. Francamente, da ricercatore, non ho mai creduto alla tanto sbandierata affermazione che la torre fosse stata abbattuta dai tedeschi in ritirata. Certo è che i tedeschi erano famosi per far saltare le torri e i ponti durante le loro ritirate per rallentare l’avanzata degli Alleati, ma non capivo come alcuni storici fossero arrivati a concludere la medesima fine per questa torre senza una foto o uno straccio di documentazione ufficiale. Di contro, in questi giorni abbiamo trovato diverse immagini aeree in alta risoluzione riguardanti alcune zone di Milano Marittima durante l’occupazione tedesca. La foto qui sotto riporta la data 27 Marzo 1944 e mostra le due più famose colonie della nostra città. Si può notare fin da subito che la torre della Montecatini in questa data era già stata abbattuta! Ben 7 mesi prima della ritirata tedesca, che è avvenuta a Ottobre durante la liberazione di Cervia, Milano Marittima fu liberata il giorno dopo. A confermare l’abbattimento della torre c’è la testimonianza di Emilio Sartini, classe 1939, che all’età di 5 anni era presente quel giorno:

Ricordo quella mattina, ero in spiaggia a Milano Marittima con il marinaio Torino, quando ad un tratto ci girammo per una violenta esplosione alle nostre spalle e vedemmo una colonna di polvere e fumo salire, la torre non c’era più”.

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A sinistra la Colonia Montecatini con la torre distrutta. A destra la Varese con le tre croci sul tetto

Per quanto riguarda la Colonia Varese è interessante notare come il 27 Marzo 1944 le scale del corpo centrale fossero ancora al loro posto e non distrutte come poi accadrà nei mesi successivi. Grazie all’uso di Photoshop siamo riusciti ad applicare alcuni filtri di contrasto che ci hanno permesso di individuare anche le 3 grandi croci sul tetto di cui 2 sono ben distinte. Questa colonia durante la Seconda Guerra Mondiale venne usata come carcere e ospedale delle truppe tedesche che vi dipinsero, oltre a quelle sul tetto, anche 2 grandi croci laterali ancora oggi visibili dal mare.

Testo e grafiche di Thomas Venturi

Colonia Montecatini

Abbandonata dal 1998, con la sua torre di 55 metri la Colonia Montecatini fu una delle più affascinanti del Ventennio.

Inizialmente la Colonia Montecatini doveva sorgere a Marina di Ravenna tramite un concorso di progettazione nel quale vennero invitati alcuni fra i migliori architetti dell’epoca. Fu l’ingegnoso Eugenio Faludi ad avere la meglio e a vedere il suo progetto diventare realtà. Per motivi sconosciuti la società Montecatini cambiò il sito di costruzione scegliendo questa volta Milano Marittima.

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I lavori iniziarono nel Marzo del 1938 e terminarono nel 1939. Venne inaugurata il 24 Agosto e inizialmente poteva ospitare dai 500 ai 1500 bambini e 300 persone di servizio.

Colonia Montecatini

24 Agosto 1939, inaugurazione della colonia Montecatini foto Casadio Ravenna

Faludi non mancò di progettare un grande arco all’ingresso, eretto per emulare quello costruito da Adalberto Libera per l’Esposizione universale di Roma. Il progetto originale prevedeva inoltre una lunga passerella di collegamento tra la colonia e il mare che però non fu mai costruita.

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Il progetto della passerella

LA TORRE DELLA COLONIA MONTECATINI

Inizialmente la Montecatini aveva una torre di 55 metri creata esclusivamente per bellezza e per mettere in mostra le doti atletiche dei giovani fascisti che la percorrevano di corsa.

La colonia in costruzione

In cima c’era un serbatoio piezometrico per l’acqua che in realtà non era indispensabile perché la colonia veniva rifornita da altri due pozzi scavati appositamente.

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La base della torre con i fasci littori

Le voci popolari raccontano che durante la Seconda Guerra Mondiale la torre venne abbattuta con mine marine dai tedeschi in ritirata, ma al contrario in questo articolo spieghiamo perché ciò non può essere stato possibile.

Colonia Montecatini Milano Marittima

Meccanici del 450° Squadron RAAF al lavoro su di un Kittyhawk

Questa foto ci ha fatto scoprire che la Montecatini era parte dell’aeroporto degli Alleati nella pineta.

IL DOPOGUERRA

Dopo gli avvenimenti della II Guerra Mondiale la colonia passò di proprietà ai Monopoli di Stato che la ristrutturarono nel 1952 ricostruendo parzialmente la torre che questa volta rimane a livello dell’ultimo piano. Altre ristrutturazioni furono operate dalla CMC di Ravenna nel 1954 e nel 1987.

Molti furono i custodi della colonia Montecatini, come ad esempio Emilio Giorgi, che dal 1961 al 1998 (anno di chiusura) insieme alla moglie e ai due figli se ne prese cura. Emilio ricorda come la vita all’interno di quel colossale edificio fosse allegra e divertente, ricorda inoltre che quando si ammalò il prete, i bambini erano talmente tanti che quando andavano alla Stella Maris i primi erano davanti alla Terza Traversa e gli ultimi dovevano ancora uscire dalla colonia.

Ci viene riferito, che il primo custode, presente ancor prima della guerra fu il suocero di Emilio, un certo Michele Valentini originario di Bellaria, che ricoprì il ruolo per moltissimi anni. Altre testimonianze della vita nella colonia sono state raccontare dal Sig. Oscar Turroni che ci lavorò per oltre 25 anni come manutentore.

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Racconti dalla stampa locale

LE FOTO D’EPOCA CON I BAMBINI

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L’ambulatorio del dentista

La cucina

La cucina

Uno dei refettori

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LA COLONIA MONTECATINI OGGI

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Il Conte Ottavio Ausiello-Mazzi e Thomas Venturi