Dentro al bunker di Cervia
In questo articolo vi porteremo in esclusiva all’interno del grande bunker tedesco ancora presente davanti all’Hotel Viamare a Cervia. Questo bunker, come tutti gli altri presenti tra Cervia e Lido di Savio, venne costruito dalla Organizzazione TODT. Entreremo dentro ad un tipico modello di bunker dal nome Regelbau 668 che poteva contenere fino a sei soldati e che aveva al suo interno tutto l’occorrente per la vita quotidiana. Purtroppo la postazione della mitragliatrice non è visitabile perché è stato murato l’ingresso al corridoio che porta alla sezione, ma quanto rimane del resto della struttura è in perfette condizioni.

L’ingresso del bunker nel 2014 dopo la pulizia eseguita dal Comune in seguito alla nostra richiesta. La parte più bassa a sinistra è il corridoio che porta alla postazione con la mitragliatrice che però è stata murata.

La didascalia delle prossime foto sarà seguita da una lettera per orientarvi nella mappa

(A) La trave nel muro d’ingresso ha incisa una scritta in gotico che sembra riportare il nome Erica Clas, questo è probabilmente il nome che i soldati diedero al bunker

(B) I bunker venivano costruiti in loco come prefabbricati, ognuno di essi derivava da un determinato modello a seconda del bisogno. In questo caso il modello è il 668 R dove la R che ormai non si legge quasi più è l’abbreviazione di Regelbau. Questa scritta è presente in due travi

(A) L’ingresso con le scale che portano dentro al bunker. Gli incassi sulla sinistra erano quelli del telefono e della luce per l’illuminazione dell’entrata

(B) Incasso per l’apparecchiatura radio

(B) I legni venivano inseriti nel cemento per attaccarci con i chiodi determinati oggetti

(B) Incasso per l’impianto radio, l’antenna telescopica decorreva fin sopra al tetto del bunker. Sono ancora presenti nell’intonaco alcuni numeri identificativi

(B) Tubo per l’aerazione

(B) Una pigna finita nell’impasto del cemento del soffitto

(D) La zona del bagno chimico, a destra c’era il water

(E) L’ingresso della stanza principale del bunker, a sinistra i tubi dell’aerazione e alcune travi che sorreggevano le brande

(E) La stanza principale del bunker che poteva contenere fino a sei soldati. In questa stanza siamo a prova di bomba, protetti dal metro e mezzo di cemento armato dei muri e del tetto. Le strisce verticali sono assi di legno sulle quali venivano inchiodati (vedi a destra) i supporti delle brande

(E) In questa foto possiamo vedere l’uscita d’emergenza del bunker. Era costruita in modo da poter essere aperta solo dall’interno in caso di fuga

(E) Questo murales è autentico della II Guerra Mondiale ed è rimasto pressoché intatto in questi 70 anni. A sinistra è presente un gatto che fa la gobba e a destra un cane che gli abbaia contro

(E) E’ una frase del poeta tedesco Schiller che nell’originale parla di un leone e una tigre mentre i militari tedeschi cambiarono questi due animali con un cane e un gatto e la traduzione è la seguente “È pericoloso svegliare il gatto, il dente del cane è fatale, ma la cosa più spaventosa di tutte è l’uomo nella sua follia”.

(E) Ingrandimento della corona disegnata nel murales. Notate come siano ancora ben visibili sulla destra i segni della matita

Scritte straniere ritrovate nell’intonaco, potrebbero essere dei soldati inglesi che hanno liberato Cervia

Seconda scritta trovata dentro al bunker
Salve sono Christian Baldini di Ravenna e vi ringrazio del vostro lavoro.
Non sapevo dell’esistenza del dipinto dentro al bunker, quindi grazie per le informazioni e per le foto, sarei curioso di vedere l’interno.
Molti anni fa avevo visitato, in alcuni casi anche rilevato, alcuni bunker Tobruk e postazioni ottagonali per cannoni nella pineta tra Punta Marina e Marina di Ravenna.
Ma ammetto che non sapevo di quelli in spiaggia a Lido di Savio ecc.
Nel caso organizzaste visite o altro, come ho letto avete fatto in passato, mi farebbe piacere sapere quando.
Vi ringrazio in anticipo
Saluto
Christian