Il blog di Cervia e Milano Marittima

sicuramente Milano Marittima
Esempio di moda fashion e glam a Milano Marittima

“Benvenuti a Milano Marittima, zona di quiete e di riposo”, era scritto in grande, su di un altrettanto grande cartello posto all’angolo di viale Matteotti con il viale Nullo Baldini. E in verità non ce n’era neanche bisogno, perché non voleva significare che si entrava tutti in convento e ritiro spirituale a parlare sottovoce e sgranare rosari, poi tutti a letto alle 20 con gli ultimi lucori del tramonto, assolutamente! Allora c’era tanta gente e tanta vita, solo che era altra gente ed altra offerta turistica di svago, tutto qui. E quella gente sapeva come comportarsi, a Milano Marittima, e altrove, educazione, rispetto, allegria, oggi invece maleducazione, strafottenza, arroganza e bolgia. Quando spari’ il cartellone, mia madre presagì che qualcosa stava cambiando, non in meglio, io mi misi a ridere pensando “sta diventando vecchia e brontolona, mamma”. Da 20 anni non rido più. Giorni fa ridevano, e non era il weekend e non era davanti al noto bagno, bensì nella spiaggia davanti alle suore Orsoline dove ci sono i bambini, quei ragazzi che giocando a pallone mi avevano centrato alla testa facendomi cadere il berretto e gli occhiali, senza neanche chiedere scusa, e guai a dire qualcosa!

È difficile, anzi impossibile, oggi, far capire a chi non ha vissuto la Milano Marittima di metà anni ’90, come fosse, come addirittura quando ancora ero piccolo non ci venissero i cervesi per primi, non sentendosi a proprio agio in un ambiente anni luce dal loro. Adesso che siamo un appendice di Cervia, e più spesso di Pinarella o di Savio, si capisce la situazione. Non c’era nessun problema di degrado o sicurezza, perché la gente che veniva era gente perbene. Adesso che si è voluto ed incentivato questo turismo cosa si piange a fare? Pare che il problema parta dalla Terza Traversa e basta, quando sappiamo sia partito, e pure prima, da certi stupendi locali fra viale Gramsci e viale Milano, viale Milano che addirittura viene pedonalizzato a loro beneficio molto prima di tutto il resto del centro, un oasi protetta, insomma.

Non è dalla Terza Traversa che centinaia di ragazzi ubriachi fradici, barcollando, urlanti, piscianti, caganti, bestemmianti ecc, calano poi fra le 3 e le 7 del mattino per tornare negli hotel, anche 4 stelle superior, basta riempire stanze, durante tutta la settimana, non solo nel weekend, e lo sapete benissimo tutti. Nonostante certa gente abbia una vera ossessione per il cosiddetto “centro”, che pare l’unica parte della mia Milano Marittima che vada tutelata, nel resto chi se ne frega. I ragazzi molesti pare infastidiscano solo imprenditori e clienti del centro (Corriere 2.7.2019) alle traverse invece sono tutti marchesi e baroni usciti da Oxford… Quella accozzaglia, col resto dei ciabattoni e canottati, anche nella passeggiata serale, che qualcuno insiste a chiamare “turismo sempre più esigente” della mia Milano Marittima (corriere 3.7.2019) quando esigenti dovremmo essere noi con loro, perché almeno fossero decorosi, lasciando perdere glam e fashion. I nostri centri non sono curve da stadio, insiste qualcuno, eppure in tutti i bar e ristoranti, nel weekend i famosi gruppi di addio al celibato o nubilato urlano come invasati per ore e non risulta in tanti anni che nessun gestore abbia chiesto perlomeno di abbassare i toni a questi vip! Quindi, che favole ci raccontate?

E basta con la canzone che bisogna avere più controlli e più carabinieri e vigili in giro, non possiamo mica militarizzare la cittadina, ma che siamo Scampia? Beirut? Dite un po’, funziona che certa gente con questo bel turismo si riempie le tasche e se ne fotte se a farne invece le spese sono i residenti di Milano Marittima e le forze dell’ordine spesso anche loro aggredite non solo verbalmente?Innanzitutto questa gente non va incentivata con locali che la portano, questi locali e questa gente vanno pesantemente sanzionati invece che protetti, a partire dal fargli pagare tutto il suolo pubblico che sfruttano, altro che oasi protette… Fintanto che sarà mantenuto il circo, il bordello, Milano Marittima andrà sempre più verso il degrado definitivo, prova ne è il mercato immobiliare fermo, prezzi alti a parte, è finita la gente che pensava di venire e trovare ancora un posto signorile e non un orgia proletaria perenne, bastano una o due estati e ci si rende conto in che bolgia si è finiti… Ed il decoro, prima che da Salvini, dovremmo riaverlo non solo dai turisti, ma da troppi imprenditori che si presentano in dress code decisamente inopportuno per il loro ruolo, a partire da certe boutique del cosiddetto salotto buono, dove titolari e commessi stanno tutto il giorno in ciabatte da doccia, t shirt, calzoni corti ecc, manco fossero bagnini o squatter di periferia…

Chiudo come sempre ringraziando di cuore le forze dell’ordine, in primis i carabinieri di Milano Marittima, che fanno un lavoro meritorio e spesso anche più del dovuto, e per questo due anni fa con una lettera aperta al mio Sindaco chiesi per loro la cittadinanza onoraria.

Il Conte

Una risposta

  1. Buonasera.
    Certamente ogni località ha le proprie peculiarità e problematiche. Come affezionato turista di Milano M.ma, limitandomi a quanto in oggetto, posso solo dire che certa gente e certi spettacoli in Versilia storica (dove vado regolarmente da quand’ero bambino) non si vedono. Su questo credo che l’imprenditoria milanomarittimese dovrebbe riflettere. In ogni caso qualche domanda se la iniziano a porre i turisti. Ad esempio il sottoscritto, che si chiede perché un parmigiano debba guidare per due ore per arrivare all’odierna Milano M.ma, quando in soli 90 minuti arriverebbe al Forte.
    Cordiali saluti.

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