Il blog di Cervia e Milano Marittima

 La pineta di Milano Marittima è la più bella perchè è un territorio unico e isolato da altre realtà. Un territorio da tutelare prima di tutto. La parola al Conte.

No amici lettori, non sono scivolato in uno slogan campanilistico o di quella propaganda cara a ben altra gente. Non è neanche l’età che avanza e le ormai 47 primavere, tutte passate qui, 365 giorni all’anno, con pochi episodi extra territoriali, Cervia compresa.

LA DICHIARAZIONE DEL SINDACO DI RAVENNA

Sul periodico Ravenna & Dintorni numero 897 del 4 Marzo 2021 a pagina 11 trovo un’intervista al sindaco uscente di Ravenna, il cui nonno aveva il bagno dietro casa mia. Se verrà rieletto, assicura che cercherà di ricreare ettari di bosco e pinete persi negli anni e aggiunge:

“Le pinete ravennati erano storicamente un tutt’uno da nord fino a Cervia, poi la prima guerra mondiale, l’agricoltura ed il deforestamento hanno ridotto le aree pinetali a un quarto”.

La pineta di Milano Marittima è la più bella
La pineta di Milano Marittima

PERCHÉ LA PINETA DI MILANO MARITTIMA É LA PIÙ BELLA: LA REALTÀ DEI FATTI

Non è proprio così. Il deforestamento in realtà si chiama cementificazione sistematica e progressiva. Meno ancora le pinete erano un tutt’uno storicamente! Chi davvero vuol intervenire deve capire su cosa sta ragionando. Vi consiglio la lettura di alcune pagine di un libro scritto nel 1998 da Elio Gasperoni ed Oriana Maroni cioè “Cervia, luoghi e memorie di una città”, Guide Verdi Maggioli. A pagina 98 si legge:

“ai visitatori della pineta di Cervia (che poi è tutta in territorio di Milano Marittima ndr) non è forse inopportuno ricordare 2 particolarità (…) il territorio cervese rispetto a quello ravennate ha un origine più antica. In secondo luogo rispetto ai boschi ravennati, quello di Cervia è l’unico cresciuto a ridosso del mare, in ragione del fatto che in questa area confluivano antichi cordoni litoranei, la cui origine era data dall’accumularsi di materiali trasportati dalle correnti marine.  La pineta cervese ha ospitato piante tipiche di climi più miti del tutto assenti nei boschi ravennati“.

Altro che un tutt’uno. Due zone diverse, eccome! A pagina 94 e 95 ci sono altre considerazioni illuminanti:

“È indubbio che il nuovo stabilimento termale trae beneficio dalla sua vicinanza con la attigua pineta (…) chi osserva oggi la pineta può essere colpito dalla sua piacevole integrazione con l’abitato che si sviluppa verso il mare (la cementificazione nel 1998 a Milano Marittima era partita ma in sordina ndr) del resto è proprio la presenza della pineta che rende le due città, Cervia e Milano Marittima, diverse da gran parte delle stazioni balneari della Riviera Romagnola“.

E qui non solo si sottolinea un primato, per esempio su Riccione, detta Perla verde, ma come ho più volte detto in questo blog, Milano Marittima non è un quartiere o una frazione di Cervia come Pinarella, Borgo Malva o Castiglione, ma Milano Marittima è una città a sé nonostante abbia perso tanti residenti veri e annuali insieme a tanti negozi di prima necessità e presidi di socialità.

NO AL CEMENTO E AI PARCHI

Una città green pianta alberi e fiori non fa parchi giochi al posto della pineta. Non c’è nulla che possa far meglio ad un bambino che avere la possibilità di fare delle passeggiate in un bosco, a livello emotivo e spirituale in primis. È facile fare gli spot e la propaganda. Ma se non siete cresciuti come me in simbiosi con la pineta o un altro bosco, non capirete mai abbastanza cosa voglia dire. Vedere nei rami davanti alla finestra gli uccellini che tubano, passeggiate scandite dal loro cinguettare, vedere scoiattolini che vanno da un pino all’altro come nei disegni dei libri di favole.

Purtroppo più nessuno, e non è stata colpa dell’ultimo tornado, potrà capire la magia dei viali di Milano Marittima immersi nella neve, coi pini con gli ombrelli bianchi che creavano paesaggi da non aver niente da invidiare ai boschi innevati del Trentino.

Il Conte Ottavio Ausiello-Mazzi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *