Senza che ce ne accorgiamo sta nascendo una nuova Milano Marittima fatta di casermoni cubici simili a bunker e tutti di colore nero o marrone.
Zitti zitti… Zitti zitti più che altro perché nella maggior parte dei casi sono nelle strade dove non c’è passaggio di tanta gente, ma stanno facendo davvero una intera nuova Milano Marittima, che è del tutto decontestualizzata dall’ambiente circostante ma perfettamente contestualizzata nell’andazzo del “costruisco secondo la moda del momento”.
LA NUOVA FRONTIERA DI MILANO MARITTIMA: IL CASERMONE
Più che altro si trovano nelle strade comprese fra Viale Dante e Viale dei Pini, e fra Viale Verdi e Viale Leopardi. Casermoni anonimi, senza un vero disegno che renda uno stile, una personalità, molto simili invece a roba standard come i prefabbricati dei terremotati, talvolta dei veri bunker tanto mancano di luce e per le finestre a feritoia.
Ad essere buoni, mucchi di scatole e scatoloni come quello davanti ai tabaccai il giorno della leva o sotto l’albero a natale, se non fosse che proprio gli alberi sono sempre i primi a farne le spese quando si tirano su i fabbricati.
Masse di cemento che poi, non contenti, si dipingono con colori estivi e marini tipici come il nero il grigio il marrone. Addirittura nera talvolta pure la ghiaia dei giardini o cortiletti, roba che non trovi neanche nei cimiteri, uno stile insomma necrofilo più che fashion e marino.
Ma non solo case nere, anche nuovi negozi e nuovi hotel tutti neri, e dire che un tempo ridevamo della casa della famiglia Addams.
Come ho detto, non uno stile ma una moda di chi a Milano Marittima vuole solo la moda per dimostrare di avere i soldi ma non ha per niente gusto e stile, va benissimo così.
Commoventi le vecchie villette limitrofe che resistono a testimonianza di ben altre vision di architettura e di vita.
Ma non solo case, anche ruderi come l’Hotel Terminus in viale Gramsci, un vero mistero di Milano marittima. Da anni preda del degrado, nessuno che ci metta mano e stranamente nessuno che ci abbia ancora speculato. Hai voglia in un angolo così, ed in una posizione così, di fare negozi e appartamenti, davvero molto strano che resti così.
Restano i ricordi di anni gloriosi, di un’altra civiltà, di un altro sistema turistico, ma che a ben guardare non sono solo nostalgia fatiscente come fatiscente è il Terminus.
Quel mondo è stato la solida base di tanti patrimoni di famiglia e la base su cui si è fatto il mito di Milano marittima che oggi permette a chi costruisce, vende e affitta i nuovi casermoni di chiedere cifre ancora iperboliche. Quei ricordi fanno fare ancora cassa e tanta, ricordatelo bene, benissimo e siate grati alla vecchia Milano Marittima, voi fenomeni.
I veri ricchi, per non dire dei veri signori, venivano in quella Milano Marittima. Il resto è illusione da giornalini patinati come fanno adesso.
Il Conte Ottavio Ausiello Mazzi
I casermoni o baracconi come viene di chiamarli a me…..sono ORRENDI e totalmente decontestualizzati.
Vorrei sapere se e che cosa è stato costruito al posto dell’albergo VERDE MARE in viale Romagna. E se si prevede la sua apertura per la prossima estate. Grazie