I parcheggi gratuiti a Milano Marittima sono diventati un miraggio destinato a diventare un problema nella stagione estiva.
La stagione estiva 2022 si preannuncia particolarmente bollente, e non per le questioni di surriscaldamento del pianeta che ben tutti conosciamo, ma bensì per il discorso dei parcheggi gratuiti a Milano Marittima che stanno diventando un vero e proprio miraggio. Vedo già masse di turisti in macchina vagare come beduini nel deserto alla ricerca delle sacre righe bianche, diritto inalienabile di ogni città che si rispetti.
![Il miraggio dei parcheggi gratuiti a Milano Marittima](https://i0.wp.com/www.cerviaemilanomarittima.org/wp-content/uploads/2022/04/parcheggi-gratuiti-milano-marittima.jpg?resize=800%2C413&ssl=1)
In Comune non ci pensano, cosa vuoi, basta che arrivi il 27 del mese e sono contenti come bimbi davanti alle caramelle, ma con le ultime righe blu dipinte in questi giorni all’Anello del Pino, si è definitivamente tolta l’ultima speranza di avere un accesso gratuito al mare per i turisti e per tutte quelle persone che vengono a Milano Marittima dalle città limitrofe.
Se già la nostra località ha un problema di parcheggi selvaggi durante la stagione estiva, ora che per via del lungomare ne sono stati tolti a centinaia come andrà a finire questo aspetto? Anche volendo pagare, dove parcheggeranno i turisti? All’ex Tiro a Volo tanto sbandierato che è distante più di due chilometri dall’Anello del Pino?
![Il miraggio dei parcheggi gratuiti a Milano Marittima](https://i0.wp.com/www.cerviaemilanomarittima.org/wp-content/uploads/2022/04/righe-blu-anello-del-pino-milano-marittima.jpg?resize=800%2C600&ssl=1)
I PARCHEGGI GRATUITI A MILANO MARITTIMA DIVENTERANNO UN PROBLEMA
Signori, qui la situazione è grave, molti alberghi non hanno un parcheggio interno o se ce l’hanno non è in grado di accogliere tutte le macchine degli ospiti. I nostri turisti si ritroveranno a dover pagare, oltre alla tassa di soggiorno, il parcheggio tutto il giorno per tutta la durata della vacanza. E non parlatemi di abbonamenti, pure Netflix è in difficoltà con quelli! Fra l’altro è bene ribadire che tutti gli incassi dei parcheggi non sono mai tornati a beneficio della località come molti credono, infatti abbiamo ancora i marciapiedi di quando venne fondata Milano Marittima nel 1912.
In una Milano Marittima che avrebbe bisogno di aiuto per risollevare il turismo non possiamo permetterci certi colpi bassi a chi ci porta da mangiare. I parcheggi si pagano in tutto il mondo, sono d’accordo, ma ci deve essere anche una giusta proporzione fra parcheggi gratuiti e parcheggi a pagamento, e basta fare un giro per la nostra località per vedere che è dipinta di blu più del cielo cantato da Domenico Modugno.
A pagamento il grande parcheggio dello Stadio dei Pini, a pagamento il nuovo parcheggio (scempio naturalistico) al Circolo Tennis, a pagamento tutto il Viale 2 Giugno dalla Diciannovesima Traversa fino al Porto Canale, a pagamento quasi tutto il Matteotti fino alla Rotonda Primo Maggio, a pagamento le traverse che portano al mare (addirittura ZTL), a pagamento Il Viale Romagna eccetera, eccetera, eccetera: si fa prima a dire cosa rimane gratuito e mi viene in mente solo la parte della zona nei pressi del Viale Leopardi verso Cervia.
Sarà possibile che per non pagare il parcheggio una persona debba percorrere almeno un chilometro a piedi? Magari con borse, ombrelloni, lettini e passeggino. Vogliamo aiutare i turisti o vogliamo metterli in difficoltà?
LA GIUSTA PROPORZIONE FRA RIGHE BIANCHE E BLU
Il comma 8 dell’articolo 7 del Codice della strada stabilisce che se il Comune decide di predisporre delle aree da destinare a parcheggio con custodia o li da in concessione, oppure dispone l’installazione dei dispositivi di controllo di durata della sosta, deve riservare una adeguata area destinata a parcheggio rispettivamente senza custodia o senza dispositivi di controllo di durata della sosta.
Sulla questione della proporzione dei parcheggi gratis e parcheggi a pagamento è intervenuta una storica sentenza della Cassazione a Sezioni Unite [1]. Questa ha definito una serie di principi fondamentali della materia. La Corte ha ribadito l’illegittimità (per violazione del citato articolo 7 del Codice della strada) di tutte le delibere comunali e delle ordinanze sindacali che – ad eccezione dei quattro casi in cui la legge ammette le sole strisce blu (ossia: 1) aree pedonali, 2) Ztl, 3) aree del centro storico o di pregio ambientale; 4) zone di rilevanza urbanistica definite dal Comune) – istituiscono parcheggi a pagamento senza che su parte della stessa area o su altra nelle immediate vicinanze siano riservati spazi adeguati destinati alla libera sosta.
Thomas Venturi