Il blog di Cervia e Milano Marittima

Lo stilista Roberto Cavalli si aggiudica la gestione del Pineta di Milano Marittima battendo nella gara altri 6 concorrenti.

Lascia o raddoppia? Era la celebre frase del quiz. Il pineta non lascia Milano Marittima e, a sentire le prime indiscrezioni, l’offerta di Roberto Cavalli per tenerlo aperto sarebbe addirittura schizzata non al doppio ma a sei volte la base d’asta. Dopo La Pineta Viscardi, La Pineta, il Pineta, il Pineta Luxury, adesso avremo il Pineta Cavalli?

roberto cavalli pineta milano marittima
Roberto Cavalli

ROBERTO CAVALLI TORNA A MILANO MARITTIMA

Roberto Cavalli, lo stilista che partì in sordina legato alla boutique Julian e che per anni ha avuto come manager degli eventi della sua Maison la mia amica di infanzia Marilù Benini, di Tagliata, figlia del noto fotografo Gabriele, attivo per tanti anni alla Ottava Traversa. La stessa traversa che oggi i pirla chiamano periferia ed invece già dagli anni ’30 era la zona più “in” di Milano Marittima, tanto da essere soprannominata il Piccolo Parioli.

Comunque, in questi ultimi giorni c’è stato un gran rosario di nomi e cognomi, tutti dovevano venire al Pineta, e poi niente, come anni fa la tanto attesa ospitata di Paris Hilton che rimase però solo nei manifesti pubblicitari.

paris hilton pineta milano marittima
Pubblicità Paris Hilton al Pineta di Milano Marittima

UN LIETO FINE FACILMENTE PREVEDIBILE

Fin dal principio, fin dal famoso sequestro del 3 Marzo 2023, ho avuto l’idea che comunque sarebbe finita così, che alla fine sarebbe arrivato il salvataggio in extremis e tanto valeva sfruttare la situazione per creare un costante battage mediatico che, in ogni caso, è pur sempre pubblicità. La faccenda giudiziaria è altra cosa.

Francamente mi hanno stupito, nei vari siti di notizie, i tanti commenti negativi sul locale che si vuole totemico di Milano Marittima, e forse vuol dire che tutto l’alone di leggenda che ultimamente si era creato, poi tanto leggenda non era e non è. Del resto da tempo ormai Milano Marittima vive solo di leggenda, di una nomea che è sempre più lontana nel tempo e nel confronto con la Milano Marittima di oggi.

Personalmente è tanto che ho smesso di andare al Pineta (già ci andava mia nonna, la baronessa Ligresti di Signorino classe 1909, e mio padre ci ha suonato spesso) dove avevo free entrance e addirittura mi volevano assumere perché spesso trascinavo gli altri nel ballo.

Fa anche un po’ ridere, per essere soft, che qualcuno dei piani alti scriva che “è una bellissima notizia per la nostra Milano Marittima“, forse dovrebbe ricordarsi che tutta Milano Marittima è nostra e ha bisogno non solo di nuovi gestori di locali ma anche di tanto altro, a partire dalle strade che sono una vergogna senza fine, tanto per dirne solo una, e la lista sappiamo tutti che è lunga.

milano marittima buche asfalto

Il Conte Ottavio Ausiello Mazzi

Una risposta

  1. Buonasera.
    Frequento questo genere di locali da quasi 40 anni. Andavo al Pineta periodicamente, in genere per tre – quattro serate all’anno. Da tanti anni. L’ultima volta a dicembre. Era il mio discoclub preferito, con le sue luci, le sue atmosfere, il suo affaccio su viale Gramsci.
    Qualche anno fa, parlando con un PR di un famoso locale di Milano, ebbi a dirgli: “In rete, su di voi, ho letto molti commenti negativi”. Mi rispose di botto: “Quei commenti sono degli sfigati che lasciamo fuori. Tu, non preoccuparti, starai da dio”. Tanta verità. Facile sputar veleno su imprenditori in difficoltà, quando magari, fino a ieri, si adulavano pure i baristi per una bevanda gratis. I voltagabbana saranno ora genuflessi agli emiri. Come semplicissimo avventore, ho un buon ricordo di Marco e del sig. Oriano, che ci hanno sempre ospitati con riguardo e gentilezza. Così come tutto il personale, in particolare Mario, che in generale ci serviva.
    Ho letto dell’inaugurazione. Due ospiti di livello, DJ Morri e Chicco MC, che seguo e apprezzo da anni.
    Spero Il Pineta non diventerà uno dei tanti anelli, tutti uguali, della catena Cavalli, com’è avvenuto – ahimé – all’Ostras Beach di Marina di Pietrasanta.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *