Il blog di Cervia e Milano Marittima

Come sta l’acqua del nostro mare? C’è davvero un divieto di balneazione in Romagna? Proviamo a rispondere a queste domande con dei dati oggettivi.

In questi ultimi giorni le notizie sull’alluvione si stanno concentrando sulla qualità delle acque in generale, sia quelle dell’entroterra che quelle del mare, e alcune di queste voci dicono che ci sia il divieto di balneazione in Romagna. Sarà vero? abbiamo provato a capirci qualcosa.

AGGIORNAMENTO: SONO USCITI IL 31 MAGGIO I DATI DELLE ANALISI CHE POTETE LEGGERE QUI

IL CAOS CON I NOSTRI POST

Ieri, venerdì 26 maggio, abbiamo pubblicato la foto che sta facendo il giro dei social e che ritrae il mare davanti a Marina Romea.

Divieto di balneazione in Romagna?
Marina Romea, le acque fangose del fiume in contrasto con quelle del mare. Foto: Vincenzo Langella

Si vede chiaramente come le acque fangose del fiume creino una divisione netta da quelle del mare e… Apriti cielo! Siamo stati invasi di messaggi che ce ne dicevano di tutti i colori perché, pubblicando la foto, stavamo dicendo ai turisti “Ehi non venite qua perché il mare pare si stia mescolando al fango”. Bene, visto il dissenso abbiamo deciso di togliere la foto.

Oggi siamo stati sul sito dell’ARPAE, l’agenzia che realizza le misurazioni sulla qualità dell’acqua del mare tra Lido di Volano e Cattolica. Nella mappa riportata (guardala qui) non viene espresso nessun divieto di balneazione in Romagna e, sulla base di questo (d’altronde se non lo sanno loro), abbiamo pubblicato un post dove dicevamo che non c’era nessun problema di balneazione nelle nostre acque e… Apriti cielo! Questa volta il pubblico si è spaccato tra chi difendeva le vacanze in Romagna, con l’opzione piscina, e chi invece diceva che era meglio non fare il bagno e che stavamo dando una falsa informazione. Insomma, alla fine non c’abbiamo preso in entrambi i casi. Ma allora, com’è realmente la situazione delle acque davanti alla nostra Romagna?

DIVIETO DI BALNEAZIONE IN ROMAGNA SI O NO?

Gli unici dati ufficiali sui quali possiamo basarci sono quelli del sito dell’ARPAE perché, come già detto, sono loro ad occuparsi dei rilevamenti del nostro mare. Effettivamente, oggi 27 maggio 2023, la loro mappa afferma che non c’è “Nessun divieto temporaneo in corso”.

Peccato però che, guardando più attentamente nel sito, ci sia scritto anche “La Delibera di Giunta Regionale n. 757 del 15/05/2023 stabilisce che la stagione balneareintesa come il periodo di tempo in cui vengono effettuati i controlli a tutela della salute dei bagnanti, è compresa tra il 27 maggio e il 30 settembre 2023.” Da qui si evince che la mappa non sia aggiornata perché i controlli non sono ancora partiti.

Ci sembrava comunque impossibile che, vista l’emergenza alluvione e i primi turisti nelle nostre spiagge, non vi fosse un controllo delle acque a tutela delle persone. E infatti il controllo delle acque c’è anche nel periodo antecedente l’inizio della stagione balneare. Sono infatti effettuati in ogni punto dei prelievi di campioni pre-stagione per verificare le condizioni igienico-sanitarie a garanzia della tutela del bagnante sin dall’inizio dell’attività balneare (ricordiamo spostata per alluvione al 2 giugno anziché 27 maggio).

IL RESPONSO DELL’ARPAE

Divieto di balneazione in Romagna

Il bollettino ARPAE N°7 del 22,23 e 24 maggio 2023 (scaricalo qui) riporta che “L’area marina antistante la costa dell’Emilia Romagna è interessata da un esteso processo di eutrofizzazione (…) La fioritura microalgale che sottende tale condizione raggiunge livelli di biomassa in alcune stazioni pari a 2-3 volte il limite eutrofico e si estende su tutta la costa investendo anche le aree al largo”.

COS’È L’EUTROFIZZAZIONE

Si legge sul sito dell’ARPAE che “L’eutrofizzazione è un processo degenerativo delle acque indotto da eccessivi apporti di sostanze ad effetto fertilizzante (azoto, fosforo ed altre sostanze fitostimolanti) trasportate a mare dai fiumi e dagli insediamenti costieri (L’alluvione ha senz’altro aiutato ndr). Il fenomeno si manifesta con alterazione del colore e della trasparenza delle acque per le alte concentrazione di microalghe (il cosiddetto fitoplancton) in sospensione“.
È bene specificare che l‘eutrofizzazione del nostro mare non è una novità dell’alluvione ma interessa le acque costiere emiliano-romagnole da almeno la metà degli anni ’60. Si manifesta in molti altri mari nel mondo (Chesapeake Bay – USA, Mare del Nord e Mar Baltico, Baia di Tokio, ed altre aree). La condizione che accomuna questi casi è legata da un lato alla forte antropizzazione del territorio conseguente ad un rilevante sviluppo economico e sociale, dall’altro al fatto che i bacini idrografici che attraversano queste aree scaricano le loro acque in mari semichiusi. É in sostanza un fenomeno che noi ben conosciamo in Adriatico e che è totalmente attribuibile alla pesante presenza dell’uomo sul territorio.

CONCLUSIONI

Quindi, in conclusione, le nostre acque sono balneabili oppure no? Noi questo non lo sappiamo, perché la mappa dice una cosa e il bollettino riporta un dato che non sembra proprio quello di piena salute delle nostre acque. Io, personalmente, verrei in vacanza in Romagna perché abbiamo tante altre belle cose da fare e da vedere oltre al mare, ma prima di farmi un bagno aspetterei una comunicazione ufficiale da parte dell’ARPAE che, verosimilmente, dovrebbe arrivare attorno al 2 giugno con l’inizio della stagione balneare.

Nel frattempo, se qualcuno che lavora in ARPAE ci volesse contattare per dei chiarimenti noi siamo qua per dargli voce.

Thomas Venturi

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