Il nuovo Parco Urbano di Milano Marittima è stato presentato il 30 Giugno 2021. A che punto siamo oggi?
Da quando si è iniziato a parlare di un fantomatico Parco Urbano di Milano Marittima, c’è stata sempre molta confusione da parte degli enti preposti alla comunicazione del progetto su ciò che realmente sarebbe stato, soprattutto per quanto riguarda il luogo dove sarebbe sorto. Infatti, l’amministrazione comunale ha sempre parlato del parco come una soluzione atta a valorizzare l’area colpita dal tornado del 10 Luglio 2019 ma, da quanto mostrato, scopriamo invece che il progetto è molto ampio e che l’area colpita dal tornado è solo marginale, nel bene e nel male, al progetto.

Progetto del Parco Urbano di Milano Marittima
Come si può vedere dall’immagine, il progetto si estende nell’area conosciuta come “Bassona” ed abbraccia per intero l’Adriatic Golf Club Cervia, la storica Casa delle Aie e il celebre Woodpecker del quale abbiamo spesso parlato fino a portarlo alla ribalta, contribuendo così a fare in modo che gli venisse data una seconda possibilità (diamo a Cesare quel che è di Cesare).
COME SARÀ IL PARCO URBANO DI MILANO MARITTIMA
Sarà completo di spazi e manufatti con funzioni ricreative, percorsi ciclabili e pedonali interni al parco e di collegamento con l’abitato di Milano Marittima, con le Terme e con il Parco Naturale. Vi saranno spazi dedicati all’attività sportiva all’aria aperta tra cui percorsi running, campi da basket, pallavolo, percorsi vita, palestre all’aperto e non mancheranno spazi dedicati alla socializzazione, all’intrattenimento, alle attività ricreative e didattiche.
Tutto questo sarà possibile anche recuperando i fabbricati presenti, a riguardo si è fatto menzione del casolare abbandonato dietro al Woodpecker che potrebbe essere riconvertito in una struttura atta alla ristorazione.

Esempio di recupero del casolare
Il progetto promette inoltre di essere all’avanguardia per quanto concerne la biodiversità con aree appositamente dedicate. Particolare attenzione verrà data alla pineta che si cercherà di ampliare con delle opere di rimboschimento, come quelle già in atto nell’area colpita da tornado. Impossibile, durante la presentazione, non aver fatto caso ai due laghi previsti nell’area dietro alla Casa delle Aie e al Woodpecker.
Fra le varie ipotesi c’è il Centro Congressi che dovrebbe diventare il museo della civiltà contadina con una vasta esposizione di attrezzi agricoli di vario genere e dove all’entrata saranno dislocati laboratori didattici, caffetteria, bookshop e aule multimediali. Nell’ex magazzino comunale dovrebbe, invece, vedere la luce una piscina a due vasche (non olimpioniche per quanto ne sappiamo) e un ristorante panoramico. L’ex vivaio comunale dovrebbe diventare il centro informazioni del parco urbano di Milano Marittima.
A CHE PUNTO SIAMO NEL GENNAIO DEL 2022?
Il Sindaco Massimo Medri fa sapere che stanno lavorando allo sviluppo progettuale degli accessi e che il suo personale obiettivo è quello di vedere, entro il 2024, già le prime realizzazioni. Ovviamente, il progetto del Parco Urbano di Milano Marittima richiederà anni per essere completato, ma il primo cittadino vorrebbe darne un assaggio prima della fine della sua legislatura.
Thomas Venturi