Fra i nuovi reperti ritrovati nella pineta di Milano Marittima spunta anche qualcosa di decisamente “scottante”.
Certo, non ci si può aspettare di trovare solo fregi, frammenti aerei e anelli storici nella pineta di Milano Marittima, d’altronde era un aeroporto militare quello che vi si trovava all’interno e ultima testimonianza di quanto di oscuro ci sia ancora la sotto è stata la granata da mortaio inglese da due pollici e mezzo fatta esplodere dagli artificieri il 10 Marzo 2021.
A seguito del passaggio dei tedeschi prima e degli alleati poi, è possibile ritrovare numerosi oggetti di ogni genere riguardanti entrambe le fazioni, basta solo sapere dove cercare. Il reperto, o meglio, i reperti che vi mostreremo oggi sono davvero un classico della testimonianza del passaggio di un qualsiasi conflitto armato in grande scala. E’ quindi giunto il momento di parlarvi delle granate Mills, più comunemente conosciute come bombe a mano i cui resti sono stati ritrovati dal nostro nuovo e talentuoso collaboratore Filippo Lucchi.
LE GRANATE MILLS
Questo genere di bomba a mano fu impiegata dai britannici nella prima guerra mondiale per poi venire migliorata per essere ampiamente utilizzata anche nella seconda guerra mondiale. Le granate Mills non erano certo famose per il loro potere esplosivo ma piuttosto per la grande maneggevolezza data dal peso ridotto, solo 765g, che le rendeva particolarmente adatte negli scontri molto ravvicinati. Importante era la loro versatilità, infatti, pensate che grazie ad un foro nella parte posteriore, poteva venire applicata un’asta che permetteva di farla diventare un granata da fucile. Da queste cose è facile capire il perché fossero così largamente impiegate all’epoca.
Oltre ad una grande quantità di frammenti di carcassa principale sono stati ritrovati anche tappi, leve e meccanismi interni riconducibili alle Mills.
Questi reperti sono stati ritrovati da Filippo Lucchi sparpagliati in un’area ben circoscritta della pineta e qui si aprono due ipotesi. La prima è che in quella zona vi fosse stato uno scontro, la seconda è che quell’angolo di pineta venisse utilizzato come poligono per provare i lanci (per noi è la più probabile).
Continueremo a svelare ogni giorno un nuovo reperto ma, se te li sei persi, scopri quelli precedenti:
Thomas Venturi e Filippo Lucchi
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